30 dicembre 2006

Prima di chiudere il bilancio

Direi che il 2006 ha deciso di farsi perdonare in corner.
Giovedì sera mi ha regalato il tradizionale raduno invernale della Comune, quest'anno eccezionalmente ospitato nella nuova casa della Fracy. Prosecchino a fiumi e aggiornamenti vari, su tutti i fronti. In particolare su quello degli affetti, visto che Lanaah ci ha comunicato che qualora ad aprile le dovessero offrire il tempo indeterminato... si sposa!
Incassata la notizia (è incredibile quanto, dal punto di vista affettivo, io sia rimasta al palo), e ammortizzate le dosi di spumante ingerite, sono partita alla volta di Verona, sorbendomi 200 km di nebbia fitta. Una volta arrivata a casa, poi, ho preparato la valigia per la trasferta di Capodanno. E prendere importanti decisioni come quelle della mise del 31 dicembre tra le 3 e le 4 di mattina è decisamente impegnativo...
Ancor più impegnativo alzarsi alle 9 la mattina seguente, onere affrontato grazie al servizio di sveglia telefonica gentilmente offerto dalla Clo. Stranamente non ho perso il treno, e il treno non è arrivato in ritardo. Nei dintorni di Arezzo mi sono ritrovata a cercare la stazione dove so vive il Nutella, ma le nuove canzoni scaricate sul mio cell sono riuscite presto a distrarmi.

E sono convinta che il mio arrivo a Roma sia stato il preludio di giorni da ricordare...

Soprattutto se penso che come benvenuto, ieri sera, ho passato una splendida serata a Bracciano in compagnia di ragazzi davvero simpatici con i quali mi sono sentita subito a mio agio. Abbiamo fatto chiusura nel pub in cui eravamo e... beh... ho finito per... imboscarmi con un Vigile Urbano! In macchina. Classica situazione in cui lui tira giù il sedile senza la minima esitazione, ha un modo di fare che mi fa semplicemente impazzire e dice cose fighissime. E pensare che se Clo non me l'avesse fatto notare, che lui per me non si teneva, non me ne sarei probabilmente nemmeno accorta... Con l'anno nuovo è il caso di togliere un po' di ruggine!

28 dicembre 2006

Verranno tempi migliori

Per esempio nel 2007.

27 dicembre 2006

And the winner is...





Però non vale perchè l'Arrotino ha barato.

25 dicembre 2006

Natale

Il Marcy si è alzato con la luna storta stamattina. Un po’ meno di ieri, ma pur sempre bella storta. Il programma della giornata prevede una pulizia totale di casa, l’allestimento dell’angolo Jessy in vista del suo arrivo, una visita alla nonna. La macchina resta a disposizione della Rina, che deve fare una scappata in ospedale a vedere di sua sorella. Sta messa proprio male… qua c’è poco da fare.

Sandro sta per vivere suo primo Natale in famiglia. La famiglia che ha inaugurato nemmeno due mesi fa, dopo tanto folleggiare. L’euforia dovuta al suo nuovo status gli fa considerare opzioni prima impensabili, come la messa di mezzanotte. Gli è giunta voce che sua sorella è finita in ospedale, ma ora è il suo momento di essere felice e per certe scocciature non c'è mica tempo. Del resto che ci si può fare, ormai quel che è successo è successo e lui non ci può fare un bel niente. Cos'era previsto nel pomeriggio? Già, lo shopping natalizio con la cara mogliettina. Che taglia hanno le sue nipoti?

La Rina si alza presto. Ieri notte si è presa uno spavento… Sua sorella sta veramente male, lei vorrebbe starle vicino di più… Ma del resto Adelina è sempre stata schiva e taciturna. Poca confidenza con chiunque, e quel segreto, celato caparbiamente per tutti questi anni… Poi c’è anche la nonna a cui pensare, la nonna che non si deve agitare, sennò in ospedale va a finire che prenotiamo la doppia. E in assenza di una spalla su cui appoggiarsi basta uno scambio di sguardi con la tenera Emma per sciogliersi in lacrime.

Nonute fa colazione e ripensa alla sera precedente. Le bizze dell’età le rendono difficile cogliere la situazione. Allora, c’era Adele, poi ad un certo punto si è sentita male che non riusciva a respirare e Marina l’ha accompagnata in Pronto Soccorso. Del resto quella tosse brutta che aveva... La nonna l'ha pensato subito che non le piaceva. Se avesse smesso di fumare prima! Comunque ora è in ospedale dove la cureranno per bene.

La Cugi non sa più cosa pensare. Sua mamma è andata in Friuli per festeggiare il Natale e… beh, può darsi che semplicemente non torni più. Troppi pensieri si confondono, nelle lunghe ore silenziose passate accanto a quel letto: il Gigio si sentirà solo nella casa vuota, senza nessuno a cui fare le fusa, c'è il trasloco da organizzare e tante spiegazioni da dare alle persone che non si è fatto in tempo a salutare... Invece le parole non escono. Solo lacrime, lente, discrete. Cariche di ricordi, rancori, affetto. Una terribile domanda. E il terrore soffocato di non avere mai risposte.

Chatouche resta sola. Finalmente sola. La notte porta un po' di pace in una stanza dove quest'anno non riluce alcun albero di Natale. I pacchetti colorati aspettano di essere scartati, ma non tutti lo saranno. E mentre risuonano le campane della messa di mezzanotte, insolitamente lontane, arriva tutta la tristezza, tanta tristezza.

20 dicembre 2006

Inizio ad averne pieni i mar00ni

Vi sembra un'ora tollerabile, questa, per essere ancora in ufficio con una montagna di lavoro da fare?!

Sgrunt.

18 dicembre 2006

Ride bene chi ride delle sfighe altrui

Ridi, ridi, Sister impudente senza rispetto per la sorella maggiore.
Intanto, aver arricchito la collezione di targhe di quei *§°!# con il cimelio della Belgiomobile mi costerà un'immatricolazione nuova!

Nota informativa:
per conoscere gli effetti collaterali del mio venerdì sera leggere qui.


13 dicembre 2006

Totobomboniera

Al rientro dal fine settimana belga ho trovato ad attendermi questo simpatico pacchettino.

La caduta di stile sta nel fatto che appartiene al mio ex fidanzato, che il mio ex fidanzato ha troncato ogni rapporto con me, e che lo ha fatto perchè sua moglie mi detesta.

Assieme a lui anche la mia ex suocera ha pensato bene di dileguarsi.

Ma tutti e tre hanno evidentemente ritenuto opportuno invitare i miei genitori al felice evento, spedire a casa un bel santino degli sposi a ricordo del fatidico giorno ed omaggiarli dell'immancabile bomboniera.

Ora è chiaro che bisogna capire cosa contiene... Ed è qui che entrate in gioco voi!


Rilevamenti sul reperto
Altezza: 25cm circa
Larghezza: 23cm circa
Ampiezza: 5cm circa
Peso: 70gr circa
Al tatto il contenuto pare un oggetto di forma cilindrica, in materiale rigido. Se agitato produce un rumore sordo, lasciando supporre che contenga un componente interno mobile o semi-mobile.

Indizi ulteriori
La coppia è: classica, molto religiosa, affiatata e affettata, poco espansiva, formale.

Prima ipotesi
La bomboniera è in realtà un pacco bomba inviato a casa mia con l'esplicito intento di procurarmi menomazioni fisiche che segnino per sempre la mia permanenza sulla faccia della terra.

Cheeeese!

A dimostrazione della teoria che dice "Sorridi al mondo e il mondo ti sorriderà" (soprattutto se nel frattempo fai bella mostra di un nuovo, preziosissimo completino intimo) in questi giorni mi sono decisa ad aggiornare il book. Scrivere nero su bianco 'MisterX' fa un certo effetto... Nonostante tecnicamente non sia corretto, l'ho incluso lo stesso nella lista degli eletti, come gesto di buon auspicio per l'implementazione del nuovo 3YBP .

E infatti mi sono subito apparsi una serie di segni beneauguranti.

  1. Scambio di messaggi col ragazzetto vicentino con cui avevo 'festeggiato' il Ferragosto a Bibione, qualche anno fa. Data la sua carineria nel ricontattarmi dopo tanto tempo, gli ho rivelato che lavoro in zona e mi ha letteralmente sommersa di sms. Benedetta gioventù!
  2. Chattata col mio regista porno preferito, intenzionato a girare il secondo episodio del cortometraggio con il quale vuole consegnarmi alla storia della cinematografia di settore.
  3. Scambio di sms con Claudio (tesooorooo!) ed inserimento in agenda di una nota riguardante il nostro incontro (ma finchè non vedo io non credo).
  4. Scambio di sms col Lele, prontamente stroncato dalla sottoscritta.
  5. Ennesimo tentativo (fallito) di scambio di sms 'ngrifati con Lenny, che nonostante tutto non molla il colpo.

E' chiaro che, a confronto con questi svariati e piacevoli spunti, il messaggino in cui il Nutella mi mette al corrente del suo rientro dal Portogallo e la successiva telefonata 'di contatto' appaiono piuttosto sbiaditi.

11 dicembre 2006

Mai piangere sul latte versato (e i cocci sono tutti tuoi)

Consideriamo la situazione con raziocinio.

Premettendo che è oggettivamente inconfutabile che io necessiti di completini intimi all'altezza della mia immagine pubblica e che il mercato italiano della lingerie non è ancora sufficientemente maturo per soddisfare le esigenze di un segmento specifico come quello costituito da me medesima, sarà senz'altro evidente che la spesuccia che ho effettuato nel week-end è da considerarsi un investimento di medio-lungo termine più che un capriccio di stagione.

Da anni mi privo del sano piacere femminile dello shopping intimo. L'Italia non offre prodotti adeguati alle mie forme, così sono costretta a bandire catene gettonatissime dalla categoria, come Intimissimi, Tezenis, Infiore &Co. Il rituale dell'acquisto di un completino si è ormai trasformato in una sterile sequenza di fredde operazioni: individuo un punto vendita Lovable, entro, ordino quell'unico modello veramente comodo e allo stesso tempo sufficientemente carino nelle 3 varianti colore disponibili, lascio il mio numero di telefono e aspetto di andare a ritirare l'oggetto. Uno squallido mercimonio in cui il prodotto viene privato delle sue valenze estetiche, simboliche e d'interazione sociale.

Inutile a questo punto precisare che è a tale mortificazione della femminilità che si deve far risalire la mia ipersensibilità ad ogni stimolo riconducibile, anche lontanamente, al tema in questione... E in tal senso il Belgio è il mio personale paradiso fiscale.

All'Inno di City 2 il piano dedicato alla lingerie è una distesa di completini che si estende a perdita d'occhio. Pizzi, lycra, cotoni, neri, bianchi, fuxia, violetti, lisci, di pizzo, lisci con inserti di pizzo, infantili, sexy, contenitivi. Ma soprattutto tale abbondanza è disponibile in una serie pressochè infinita di taglie: n combinazioni di n coppe e n circonferenze.
Il valore del denaro diventa un dettaglio infimo se paragonato alla profonda, intima gioia di sentirmi chiedere Che colore le piace?, invece di limitarmi ad un'annichilente verifica dell'esistenza della taglia giusta. Autostima, amor proprio, sicurezza in sè stessi, positività alla vita e disponibilità verso gli altri non hanno prezzo.
Soprattutto la disponibilità verso gli altri, che mi permette di ammortizzare l'investimento e superare in tempi record il break-even point.

Che il mio nuovo 3 Years Business Plan abbia inizio!

Un minuto di silenzio

Ho appena scoperto che lo scherzetto della macchina mi costerà 350 eurini tondi tondi di franchigia.

E io, che per festeggiare l'inzio della mia nuova vita parsimoniosa sono rientrata dalla trasferta bruxellese con 289 euri di completini intimi...

Un po' di rispetto per il mio dolore. E quest'anno niente regali di Natale!

07 dicembre 2006

Quasi quasi

Ho quasi pianto.
Ho quasi lasciato cadere gli angoli della bocca. Ho quasi spermuto gli occhi fino a farne uscire una lacrima salata. Ho quasi lasciato scappar fuori un lamento dalla gola stretta.

Ho quasi inveito contro il Lele che mi ha tolto il mio ragazzo. Contro Anto che ha usato con un'altra il mio abito bianco. Contro il Xmas che si è preso gioco del mio concetto di "stare assieme". Contro Claudio che non ha avuto il coraggio di vivere qualcosa di grande e sincero. Contro Santiago che non ne è capace. Contro il Nutella che non ne vuole proprio sapere.

Ci ho quasi creduto. Poi mi sono ricordata che l'ho voluto io.

Quasi.

04 dicembre 2006

Bip ...... Bip ...... Biiiiiiiiiiiiiiiip

L'umidità mi pizzica il viso.
Nella penombra del mattino i miei passi veloci spezzano il silenzio surreale della periferia milanese, ancora insolitamente addormentata. Una pellicola scivolosa di foglie bagnate dissemina il porfido di trappole malefiche distogliendomi da un pensiero costante: Che cagata che ho fatto a venire fin qui.

La paura di arrivare in stazione troppo tardi incalza il mio incedere, mentre sprazzi delle ultime inutili ore si confondono con i ricordi: Mi ha fatto piacere che sei venuta; la prossima volta vengo io... L'eco delle sue parole si perde nella malinconia di un novembre tardivo.

Sulla banchina affollata cerco di riordinare le idee e l'operazione risulta alquanto semplice. Sono venuta a prendermi le mie risposte e ora le vedo lampeggiare a caratteri cubitali, impietose, tra i cristalli liquidi dello schermo sospeso sui binari. Nessun margine d'errore.

L'avvicinarsi della metro scuote il flusso del mio ragionare come un corto circuito che mi riporta indietro di una manciata di ore. Il colpo d'aria soffia via l'odore della notte e in un attimo il piccolo vuoto si riempie di altro.

Un altro sguardo sfuggente che mi ha imprigionata.
Un altro odore che mi ha accarezzato le narici.
Un altro corpo che mi si è avvinghiato addosso.
Altri imbarazzi, insicurezze, indecisioni.
Altre frasi inutili.

E' stato solo una notte fa. Un'altra notte in cerca di qualcos'altro.

E cado in un sonno profondo... Bip ... Bip ...... Bip .........