30 agosto 2007

Argentini, il lago e tango, dicevamo.

E' stato semplicemente bellissimo.

Parlare, ascoltare, sonnecchiare, fotografare. Sorridere e scopare. Allontanarsi, mangiare, camminare, nuotare. Riavvicinarsi. Ballare.

Alcune immagini voglio restino nella mia testa.
Il lago luminoso con te immerso nell'acqua limpida. L'affetto della tua mano appoggiata su di me mentre prendiamo il sole.
La colazione al baretto del borgo. I vecchietti che scrutano la trasparenza del mio vestitino bianco. Farti notare che non mi vuoi.
La cena e poi il pranzo sotto gli ulivi.
L'arco buio e l'azzurro prepotente del lago che ho voluto fotografare.

Alcune emozioni fortissime voglio restino nel mio cuore.
La milonga sul lago. La più bella che tu abbia mai visto. La tua mano che mi invita al nostro primo tango e quel sorriso curioso di scoprire come sarebbe stato. La stretta attorno al mio torace, alta e avvolgente. La fronte appoggiata d'istinto alla tua guancia. I passi che s'inseguono quasi da soli. La leggerezza del movimento.

E quel tango che gratta la puntina e scoppietta nell'aria. Suoni d'altrove che cancellano il nostro essere lontani, sentimentalmente scoordinati, in fondo forse sconosciuti.

Al ritorno verso il porticciolo, il cielo stellato e la solita, generosa luna piena.
Quello che mi manca di più di essere in coppia è il fatto di doversi sempre bastare, di doversi sempre prendere cura di sè stessi, da soli dico. Mi fermo, ti stringo.
Poi guardo in su. Quando faccio "così", è sempre e solo questo, non significa niente altro, niente di più. Sento di doverti rassicurare sul fatto che non ti voglio, per poterti avere, un istante.
Allora mi avvolgi con il braccio e sei più vicino, affettuoso. Come non ti ho mai sentito. Su quella panchina lasci cadere la testa sulla mia spalla.
E' un momento. Un piccolo, breve momento di te che mi regali.

E ancora tango.

Resurrecturi te salutant (lunedì, 24 settembre, ore 11.11)

No, nemmeno stavolta Santiago mi ha dichiarato il suo amore folle chiedendomi di seguirlo a Barcellona.
No, non sono rimasta sott'acqua in una delle immersioni fatte in Liguria col "Gruppo Vacanze".
No, non ho smarrito la via di casa nel marasma che c'è dentro la stessa e sì, il frigo vuoto ormai da settimane mi ha risparmiata rinunciando a fagocitarmi con tutta la confezione.
Non ho neanche subito un attacco mortale di Jessy, nè sbattuto la testa sul basculante del garage.

Solo sto VIVENDO.

Ho un nuovo lavoro che mi assorbe totalmente e mi lascia in una marea di gigantesche responsabilità. Sono costretta ad improvvisare, ma mi piace. E ogni giorno che passo nella nuova azienda mi stupisce per quanto, evidentemente, sono stata fortunata.

Di colpo sono diventata una RESPONSABILE Ufficio Stampa e Comunicazione. Ho dei bigliettini da visita FIGHISSIMI col mio nome e UN'ASSISTENTE (che chiaramente non capisce una mazza). In più ho una VILLA VENETA come sede, con tanto di BAGNO TURCO e PALESTRINA nel seminterrato, con degli interni bellissimi e, soprattutto, una serie di bagni incredibili, in mosaico, coloratissimi, tutti diversi e sempre puliti. Non sono nemmeno ancora riuscita a sceglire il mio preferito...
In più lavoro con tutte le lingue che conosco, sono già andata in trasferta 3 volte e mi hanno appena prospettato una visita alla sede di MIAMI a metà novembre.

Insomma, non può essere vero. Minimo minimo tra poco faccio una cappella immensa e mi mandano a casa. Tipo che scopro che è gravissimo usare il pc per scopi personali al 16° giorno di lavoro. O che ho scritto una cagata assurda in uno dei comunicati che ho spedito. O che fallisco miseramente la mia prima prova da PR a all'evento dei primi di ottobre non si presenta NESSUNO. O mi trovano con la droga in borsa, come Kate Moss (sì, lo so che lai l'hanno fotografata mentre pippava ma ricalibrate l'esempio sulla mia modesta persona).

Meglio non pensarci. Recuperole bozze dei post che ho scarabocchiato in questo ultimo mese e cerco di riprendere le fila del discorso.


***********************************


A riprova che sono proprio io, UNA E TRINA a scrivere e non un fan maniaco ossessionato dal mio inarrestabile successo, che mi tiene segregata in uno scantinato spacciandosi per me.










24 agosto 2007

40 minuti e sparisco dai radar

Vado a prendere Santiago in aeroporto. E non so ancora chi sarò. Entusiasta, romantica, audace, smarrita, infastidita.

So come vorrei fosse lui. Semplice. Spontaneo. Ricco. Come ho imparato a conoscerlo tanto, tanto tempo fa. Tutto il resto è noia.

E tango.

Ya està.

22 agosto 2007

Epilogo

2 Spritz Aperol e 3 Bombay Tonic più tardi.
Facevo lotta greco-romana su un letto sospeso del porto. Due stanze buie con un filo di luce e di aria che entravano da un oblò ricavato nella parete. Un misto di sfogo riso stupore divertimento e gioco.
Se fosse stato di giorno, se fosse stato in un caldo paesino del Sud, di quelli con la coppola sotto il sole di mezzogiorno, avrei sentito il sapore della polvere tra le labbra, un sudore appicicoso sulla pelle e il suono un po' stridulo, assordante dei grilli.
Soprattutto il sudore. Il sudore primitivo dell'istinto quando è anche un po' bisogno.

4 caffè e mezzo litro d'acqua dopo.
Apro la cartina sulle ginocchia. Dunque, dov'eravamo...

21 agosto 2007

Ed eccomi qua

In questi 8 giorni di vacanza diventati 11

ho riso tantissimo
ho fatto lezione di Veronese
ho scoperto nei miei compagni di viaggio 5 persone che mi sono piaciute tanto e una così così
sono andata sott'acqua 6 volte
ho fatto mille trasferte in gommone
ho provato a pescare
ho passato una giornata in un torrente
ho provato a fare il rutto libero con scarsissimi risultati
ho mangiato solo carboidrati
ho fatto tanta tanta cacca
mi sono lavata sempre i denti in compagnia
ho rubato in continuazione il bicchiere altrui
sono andata in culo con 2 sole birre piccole
ho visto una vagonata di stelle cadenti e la più bella è caduta proprio quando ho tirato fuori la testa dall'acqua dopo la notturna in cui ho visto per la prima volta il plancton luminescente
ho speso pochissimo
ho dimenticato di avere il cellulare
ho assistito al panico di una donna sposata che sente il marito innamorato di un'altra
ho flirtato con Crocodile Dundee versione francofona (l'omino delle canoe)
ho dato il 2 di picche al gestore del campeggio
ho dormito in tenda con 3 uomini e NON SONO STATA SFIORATA nemmeno con un dito.


Ferite di guerra riportate:
- taglio con corrispondente ematoma provocato dal gancio di metallo del motore del mitticco gommone a cui ero abbracciata all'andata
- sfregio sulla chiappa sinistra eroicamente conquistato con uno scivolone sulle rocce del torrente
- taglietti vari su mani e braccia dovuti allo sfregamento con il gommone in fase di risalita dalle immersioni
- ematomi sparsi per trasporto bombole, carico e scarico auto.

Unghie mangiate:
3, causa tensione sessuale irrisolta


Insomma, è stata proprio una vacanza bellissima. Di quelle ti fanno dimenticare tutti i giorni. Quelle che trovano un senso tutto loro che inizia sulla banchina di un porto e finisce sul traghetto del ritorno, mentre progetti altre vacanze. Quelle che ti fanno sentire un legame profondo con le persone con cui sei, anche se non ci starai mai più. Quelle che ti fanno trovare nuove consuetudini. Quelle che sai che ti stai perdendo e che il bello è proprio non conoscere la strada.


Mi sa che anche quando torno a casa straccio la cartina e navigo a vista per un po'... AAAISBEEEERG!

09 agosto 2007

Shhhh...

Diciamolo piano: tutto sembra girare di nuovo.

In più domani parto per la Corsica e... Fuori c'è tempesta. Chissà se anche stavolta...

02 agosto 2007

@CoolJob n.1

Nuovo direttore martketing ad Addetta Ufficio Stampa e Comunicazione:

Addetta, ti presento subito Ciavarina. Lei era l'assistente di chi occupava il tuo posto prima quindi... adesso sarà... la tua assistente.

Che parole soavi.

01 agosto 2007

Yesss!

L'ho fatto! Ho firmato! Cambio azienda! Ho un lavoro VERO!