27 febbraio 2008

@CoolJob n8

Il mio direttore mktg mi ha chiesto di spedirgli via mail la Job Description del mio posto.

Vorrà capire se ho il tempo di fargli anche da assistente.

Sgrunt.

26 febbraio 2008

Pianeta Chat chiama terra...

... C'è VITA SU QUESTO PIANETA!

Udite udite, sono fuori a Verona per un ape.

L'aggancio è il Motomeccanico e parte del Gruppo Vacanze Corsica della scorsa estate. Chiaramente è anche giornata palestra, così sono vestita malissimo, pettinata peggio e truccata al minimo... Ma niente paura, non rinuncerei mai ad un'occasione tanto ghiotta.

Infatti appena arrivo sulla piazza ne punto uno.

Schivando le battutine stizzite del motomeccanico ci ritroviamo in 4 davanti ad una birra. E questa new entry mi piace... Ha 36 anni, un'ex morosa di Liège e una voce baritonale che fa un sesso pazzesco... E non è un caso se è qui con me a bere a quest'ora.

Restiamo soli qualche minuto. Lui parla. Faccio un po' a cazzotti con la voglia di farlo stare zitto e stenderlo sul tavolo. Inspiegabilmente resisto e ci salutiamo cortesemente. Ho il suo numero e lui ne ha ben due miei.
Accompagnando il Motomeccanico a casa mi ricordo che abita vicino e gli invio la buonanotte. Richiama subito. Quello di domani mattina è un appuntamento importante, vero? Cioè, non ti invito a bere l'ultimo da me, vero?! Ok, allora beviamo un mojito con calma un'altra volta.

Un'altra volta QUANDO scusa? Sei uno che si lascia sfuggire le occasioni o che ne ha troppe da cogliere? Sei un tirapacchi?

Si accettano scommesse.

Però due sparizioni di fila non si sono mai viste...

25 febbraio 2008

Se sono già 2 volte che il mio Direttore Marketing se ne esce convinto di avermi detto cose che in realtà non mi ha mai detto... secondo voi sta cercando di convincermi del fatto che ha proprio bisogno di un'assistente?

21 febbraio 2008

Giornataccia - epilogo (speriamo)

Oggi ero per lavoro a Venezia ed incredibilmente alle 17.45 ero già a Vr.
Mi si è presentata il fatidico bivio: 1)vado a casa e mi metto subito a lavorare 2)cerco qualcuno per un ape in centro e poi vado a casa a lavorare con uno spirito almeno leggermente sollevato da una gradazione alcolica minima.
Quale avrò scelto?!

In attesa che S3 giungesse alla fine della sua prima giornata di lavoro nello studio nuovo (scusa perfetta per festeggiare) sono entrata nel mio negozio di scarpe preferito- Dovevo pur iniziare a sollevare lo spirito in qualche modo... Ho fatto di più: ho sollevato il mio intero essere uscendo con uno splendido paio di stivali verdi nuovi ai piedi e in spalla un sacchetto con delle spledide décolletéviolataccogrossoscollodritto.

Con uno stipendio da assistente potrò ancora cedere ai miei raptus di shopping?!

18 febbraio 2008

Dite che col mio nuovo ruolo da assistente del capo potrei finalmente trovare il tempo per iscrivermi ad un corso avanzato di uncinetto?!
Se dopo 5 mesi che mi vede fare la Responsabile Com il mio Dir Mktg:
1) prende un ufficio stampa esterno
2) ingaggia un'agenzia per sviluppare il concept per l'evento più importante dell'anno

è per de-congestionare me che sono oberata dal lavoro.

Ma se

3) mi propone di diventare la sua assistente

...c'è qualcosa che non va.

Da Responsabile Comunicazione ad Assistente del capo in neanche sei mesi. Una carriera fulminante.

Mai avrei pensato alla mia età di dover riesumare le ginocchiere.

@CoolJob n7

Direttore Mktg si gira verso Responsabile Com sorridendo, con sguardo complice e allusivo: Avrei proprio bisogno di una brava assistente!
Responsabile Com ignora e guarda oltre.

Passano 5 minuti ed evidentemente insoddisfatto della prima reazione ottenuta Direttore Mktg ci riprova: Se avessi una brava assistente riuscirei a gestirmi meglio questi impegni, daaaai Resp!

17 febbraio 2008

Giornataccia

Mi basta guardare le foto di Barcellona per entrare in crisi.
Mi basta ricevere una mail di Santiago per riprogrammare i miei impegni.
Mi basta sentire la mia voce amica al telefono per scoppiare a piangere.

Ho avuto una giornata del cacchio e sono riuscita a spendere tra aeroporto e autogrill più di 50€. Il bottino di questo raptus di shopping compulsivo comprende:
- Agenzia Alfa e il numero 200 di Nathan Never (in onore dei vecchi tempi e perchè non ho ancora capito il motivo per cui ho smesso);
- Vanity Fair e Dove (sacro e profano);
- Alpha Dog, 8 Miles ed Era mio padre in dvd (che speravo di riuscire a vedere stasera, invece...);
- Twix, Duplo e Baci Perugina (per colmare la mia voragine emotiva).


E ho anche fatto questo patto assurdo con mia mamma di perdere 4 kg entro Pasqua. Peggio di così...

15 febbraio 2008

San Valentino

Oggi programma alternativo.
Non esco con uno, bensì con 3 uomini! Il mio direttore marketing (olè!), il direttore della promozione (olè!), il produttore (olè!).

Serata difficilissima dunque, per diversi motivi:

1) Io non sono ben accetta. Produttore era stato chiaro in merito: serata solo butei (per poter fare i ragazzini e dimenticare di avere quasi 50 anni sul groppone, a occhio).

2) Lo sguardo del mio diretto responsabile lì di fronte non mi fa essere proprio a mio agio.

3) E' San Valentino il chè vuol dire che come ne La notte dei morti viventi in città si aggirano minacciose coppiette redivive, alcune formatesi apposta, altre collaudate e decise a godersi l'unica botta di vita di tutto l'anno.

Ma io ho un paio di scarpe nuove STRE-PI-TO-SE e con quelle ai piedi posso andare ovunque, con chiunque, in qualsiasi circostanza.
In 3/4 d'ora arrivo a casa, faccio la doccia e la piega, mi cambio, mi trucco e raggiungo il centro. Chiaramente sono la prima (e sì che la nonna l'ha sempre detto di farsi attendere un pochino...) e quando Produttore mi raggiunge mi passa a due dita dal naso senza nemmeno notarmi (non dico riconoscermi). Un buon inizio, mi pare!
Infatti la serata continua dimmerda. Facciamo l'ape e per rivendicare la mia parità (sono anch'io una di voi! Non sono una femmina, sono un butel!) mi affretto a pagare alla cassa. Nessuno reagisce, tantomeno fa il gesto di pagare al posto mio (Daaaaai! Non crederete mica alla fregnaccia della parità?!).
Arriviamo al ristorante e semplicemente la serata non decolla. Non parliamo praticamente di niente. O, meglio, nessuno intavola uno degli argomenti che avremmo in comune: lavoro, sesso, pompini. Si finisce, ahimè, per parlare di film di cui non ho mai visto nemmeno il trailer (ai tempi di quei titoli i trailer ancora non esistevano), attori in bianco e nero di cui non conosco il viso, cortometraggi distribuiti evidentemente in circuiti segreti e clandestini quindi noti solo a pochi eletti e temerari.
Una gran serata, insomma.

Alle 23.30 riporto le mie STRE-PI-TO-SE décolleté di camoscino grigio a casa. Sulla via del ritorno incrocio solo annoiati sguardi di coppia.
Nemmeno un paio d'occhiali candidabili a sfilarmi queste IN-CRE-DI-BI-LI décolleté di camoscino grigio. Che spreco.

Happy Valantine's!

12 febbraio 2008

Rivelazione

MILANO.
Ecco quello che mi manca. Che le giornate si costruiscono da sole.
Basta esserci.

Nutella de noiantri

Il lunedì sera notoriamente non c'è niente da fare. Persino Milano offre meno del solito. Allora, cedendo a richieste insistenti, ho deciso di farmi ospitare dal Nutella.
Ve lo ricordate? Quello egocentrico, prevedibile e sentimentalmente pigro. L'Acquario Uomo per antonomasia, insomma.

Ebbene, nulla è cambiato da quei tot mesi fa che ancora ogni tanto ci vedevamo. Inquietante.
Arrivo in Centrale alle 21.50 e non fa neanche il gesto di venire a prendermi. Ha la scusa che la macchina è dal carrozziere.
Mi infilo in metro con la stessa rassegnazione con cui mi infila lui la lingua in bocca una volta sdraiata sul letto davanti alla tivvù. Sbuco al capolinea che saranno le 22.15 e non si è degnato di fare nemmeno quei due passi a piedi per venirmi incontro.
Starà preparando una gustosa cenetta! Penserete voi. Io no. E' dalla stazione di Peschiera che cerco di abituarmi all'idea tortellino/raviolo in quanto poco impegnativo ma un attimino più raffinato di pasta col tonno, quindi perfettamente in sintonia con l'essere in questione.

Il mio fido I.Pod mi aiuta col trolley.

Mentre cerco il campanello si apre una finestra. L'entusiasmo fuoriesce prepotente da tutti i pori.

Scambiamo le prime parole da almeno 6 mesi a questa parte davanti... ad un piatto di tortellini col sugo. Un uomo una certezza. E' bello avere dei punti fermi nella vita!

Mentre faccio la scarpetta con i grissini artigianali mi accorgo che loro sarebbero buonissimi se io non mi ostinassi ad usarli per raccogliere il sugo rimasto nel piatto. Vanno mangiati così, da soli. Non bisogna accompagnarli a niente.
Pure la Nutella. Non va abbinata necessariamente ad una storia, nè a una qualche discussione, confidenza, scambio di vedute. Va usata così, da sola, per spalmarci un corpo, per infilare le dita in una bocca, per leccarsi le labbra.
Quello che ho capito oggi, in più, è che la Nutella non è divina, e in quanto terrena ha una data di scadenza. La mia poi era pure aperta da un pezzo...

Estirpazione

Occavoli... L'uomo pelo non si è più fatto vivo!

Sarò stata troppo diretta? Sarò stata troppo facile? Sarò stata troppo espansiva?

Lui è stato troppo coglione. Come tutti quelli che hanno l'occasione di conoscere una persona e la rifuggono. Tsè.

Lo SpargiPelo invece... Spontaneo, coccolone, goffo e senza peli sulla lingua. Si era creato un vero feeling. Lui sì mi mancherà...

05 febbraio 2008

From another point of you

Sei come un'auto in corsa lanciata al massimo. Le ruote girano così veloci da sembrare ferme.

Così non mi ero mai vista. Mi piace pensare che qualcuno veda meglio di me.

04 febbraio 2008

Cadeau Chapeau!


Non è possibile che alla tua età non ne abbia ancora mai avuto uno!


...oppure...


Vista la tua età, meglio che tu ne abbia uno...






















[Riconosco ognuno di voi due in questo nobile gesto. Grazie SisterSR!]

@CoolJob n6

Capa a Chatouche Responsabile:
Sistemati la maglia che si vede il tatuaggio.

...

Che fosse un velato rimprovero?!

Forse che sul lavoro io risulto scandalosa?!

...

Qualcuno glielo vuole far capire a quelle magrette lì che l'arenarsi della mia maglia ad altezza fianchi è dovuta ad un problema medico e non ad un atteggiamento sociale?!
Sono al mio peso massimo storico. E non intendo il massimo storico stagionale, bensì il massimo assoluto, totale globale. Quello di tutti i tempi.
Un po' di rispetto!

02 febbraio 2008

Chiù pilu pé tutti!

Propongo ape con Pilu Caninu.
Diventa subito un caffè casalingo sul lungadige.
Mi aspetta un portone alto, elegante, maestoso. Noto le palle di pietra, al di là dell'inferriata. Buon auspicio?
Poco più a sinistra un altro cancello mi accoglie aprendo le braccia. E' più piccolo, basso, anonimo. E niente palle. Ma un vialetto asfaltato grossolanamente che segue sul retro. Un triangolo di luce sfugge da una porticina discreta. Si stende fino alla punta delle mie décolleté di camoscino zero con zeppa. Un paio di passi e scorgo PalladiPelo che sventola vistosamente la sua coda sfrangiata.

La casa è carina. Molto carina. Cucina al piano zero con tavolo alto e sgabelli laccati rossi. Camino. Tazzine di caffè come bicchierini ma in vetro. Chic. Molto chic.
Però fa un freddo boia... Lo Spargipelo si vede che è caloroso.

Una scala sale al piano superiore. Sembra un soppalco anche se non lo è, con un grande divano letto non capisco se aperto o semplicemente king size. In perfetta sintonia con gli altri abitanti del luogo, peraltro.

Chiacchieriamo un sacco, e stavolta è più simpatico. Forse è perchè fa talmente freddo che continuo a tremare e a bere birra, giusto per non pensarci. Non è da me, ma finiamo a parlare di ex.
Alla terza pipì (che vuol dire terza scalinata, terzo attraversamento dell'era glaciale, terza rilettura della frase scritta in bagno ampiamente memorizzata già alla prima lettura e terzo scavalcamento dell'Orsocanide in fase di discesa) decido che è più saggio togliere le décolleté di camoscino zero con zeppa.

E' un attimo che il piede parta a cercare le sue ginocchia, e un po' di calore umano.

Quarta immancabile pipì. Stavolta mi segue. Il divano king size dell'Ikea ci impedisce di tornare giù. Io, ormai in stato avanzato di ibernazione, vengo omaggiata di una copertina di lana mérinos. E la sua mano ci si infila.
Credo di resistere sì e no 40 secondi. Poi gli fermo la mano. La sfila da lì sotto guardandomi, con aria divertita e un po' di disappunto.
Se mi lasciassi fare scopriresti che è molto meglio così... E lo bacio.

Mezz'oretta dopo cerco di recuperare i pezzi sparsi qua e là. Passo a salutare la frase del bagno e mi avventuro sulle scale. Mi guida un'ombra di luna. Non so come identifico la posizione della Mociobelva stesa a scolare sullo scalone d'angolo. Non so come la scavalco tutta in un passo. Non so come individuo il citofono e premo più e più volte tutti i tasti (o forse lo so... è il pensiero di restare bloccata tra la porta e il cancello del cortile che mi prende in casa straniera).

Come salgo in macchina, con quel sorrisino rimasto per mesi impigliato tra il casello di Vr Sud e quello di Vicenza Ovest, realizzo che mi scappa la quinta pipì della serata. E sullo specchietto retrovisore leggo:
Pochi uomini posso dare del tu al mare. Quei pochi di solito non lo fanno.

01 febbraio 2008

@CoolJob n5

Dalla boccuccia illibata di Ciavarina escono le seguenti scandalose parole:

Mi hanno detto che a Milano c'è un locale dove vorrei provare ad andare. Uno di quelli un po' strani. Si chiama Plastic. Tu lo conosci?

OLTRAGGIO, Ciavarina.
Lo conosco. Eccome se lo conosco.

Non nominare Plastic invano.
Non desiderare il locale d'altri.
Non rubare quello che poi non sapresti apprezzare.

E poi, tanto, ti lascerebbero fuori.