04 ottobre 2008

L'esito

Tu hai stile, personalità. Mi piaci come donna dice Steph raccontando a Chat che ha parlato di lei con le colleghe a cui sono più legati. Ogni tanto capita che condividano il loro affetto reciproco con gli altri.

In 5 giorni Chat non conta più i commenti sul fatto che starebbero proprio bene assieme, che il loro è un rapporto davvero invidiabile. Ha pure ricevuto un messaggio dal suo capo che nei saluti include Steph, una telefonata in cui le si danno comunicazioni per lui.
Loro due per la verità si fanno solo delle grandi risate, di quelle con le lacrime agli occhi. Delle volte scherzando come due bambini, picchiandosi o facendo le facce strane o i gesti goffi o mettendo assieme parole senza senso, altre volte scambiandosi di sfuggita solo un'occhiata.

Però la sera a cena Steph passa alle spalle di Chat che è seduta a tavola e le infila le dita nelle orecchie. Chat si dimena per liberarsi e Steph le prende la faccia tra le mani costringendola a guardare in alto, il viso di lui chinato su quello di lei per un istante. Un solo istante. A un centrimetro dalle labbra, solo un centimetro, stretta nel suo scherzo.
Chat non è preparata a questa vicinanza. Le balena negli occhi un pensiero insolito. Si scioglie in una fragorosa risata.

Dopo i balli caciaroni della notte, il gruppo sale le scale che portano alle camere da letto. Steph si ferma per darle la buonanotte. Girandosi le afferra la guancia sinistra con la mano e le dà un bacio.

E' un bacio sulle labbra. E' una sorpresa.

Chat spegne l'abat-jour e riavvolge fino a prima. Al loro rapporto "prima".
E' lì che vuole risvegliarsi domani mattina.

Buio.