29 maggio 2009

Sprazzi di serata.

Fuggire fuggire fuggire. Fuggire fuggire fuggire fuggire fuggire. Fuggire fuggire fuggire fuggire fuggire fuggire fuggire.

Devo fuggire da certe frasi che mi escono spontanee dalla bocca. Quando penso no, non è nemmeno lui. Ecco, quello sarebbe il momento perfetto per fuggire.
Invece sono ancora lì davanti, che biascico qualcosa sul fatto che so, capisco, conosco e quindi niente aspettative, niente pensieri, niente progetti, niente futuro.
Io devo imparare a fuggire prima che quelle frasi escano dalla mia bocca! Giunte da chissà quale angolo recondito della mente in cui regnano solo il caos e l'anarchia!

Devo fuggire anche da certe frasi che mi investono effettoondadurto. Appena sento lo spostamento d'aria. Ecco, quello è il momento perfetto di girare i tacchi e correre.
Mi sento instabile, non ho un mio equilibrio. Guarda che non vado a letto con chiunque e subito dopo Ho avuto poche storie, sempre vissute intensamente, ma adesso non riesco. Fare l'amore con una ragazza e poi sparire non è da me. Quanti nel club ti conoscono così come ti conosco io?
Queste sono le prove che la persona che ho di fronte è un tantino schizofrenica. Se aggiunge pure che ha parlato di me col suo psicanalista e che la moglie ha dato in escandescente quando il bimbo le ha raccontato di aver parlato al telefono con me (un me senza alcuna connotazione, legato al solo fatto di essere l'istruttore di sub) allora c'è la situazione di contorno complicata al punto giusto.
E tutto questo ne fa di spostamento d'aria. Sai quanti momenti perfetti per fuggire?

Devo fuggire infine da alcuni silenzi. Quando trattieni il fiato per sentire una risposta e davvero non si sente niente. Niente battiti di ciglia, aggrottamenti di fronte, niente pieghe della bocca o dita che tamburellano nervose sul tavolo. NIENTE DI NIENTE. Quello è il momento ideale per fuggire a gambe levate, e chissenefrega se fa rumore.
Quella sera tu avevi bisogno di qualcuna con cui rompere l'incantesimo. Quella sera non eri con me - dico io. Silenzio - non dice lui. Proprio quel silenzio che non commenta, non sottolinea, non condivide.
Quale occasione migliore per fuggire, veloce lontano subito!

E invece sono ancora lì. A fare che non lo so. A sostenere, incoraggiare. Forse a sentirmi indispensabile pur non essendolo veramente. Forse a sperare. O solamente a farmi male.

26 maggio 2009

Presagi

Gli ho detto della Maledizione del Regalo.
Gli ho detto che tra i cd che stavamo ascoltando c'erano anche quelli che avevo preparato per lui, che non si ricordava mai di cambiare il caricatore in macchina e da mesi lasciava scorrere le stesse note. Gli ho detto che se glieli avessi dati non l'avrei più visto e per questo preferivo aspettare almeno la fine del corso di sub e lasciare che prendesse il brevetto.

Ora il corso è finito e io aspetterò di rientrare dal Mar Rosso per consegnare il mio regalo. Chè le cose che fai per qualcuno non sono mai veramente tue e se girano per casa lasciano come un senso di disagio.
Allora non avremo più scuse per vederci e sarà un ottimo motivo per ascoltare la mia musica.

20 maggio 2009

Piccole cose. Grandi macigni.

Il gattino è morto. Era una gattina. Coraggiosa e sfortunata.

Che triste che sono.

18 maggio 2009

Il mio caso clinico

Ho finalmente capito cosa non va con Allievo. Che si sbilancia nei miei confronti solo quando non rischia di rimanere veramente solo con me.

Il nostro rapporto non è una relazione. Non è una storia di sesso. Non è un'amicizia. Non è neanche una storia romantica. Non ci vediamo abbastanza spesso per rientrare in alcuna opzione sentimentale, non abbiamo una vicinanza fisica tale da rientrare in alcuna combinazione animalesca.

E' paura? O semplicemente non ha voglia di stare con me?

Attualmente è un esemplare di maschio adulto regredito alla fase adolescenziale del rapporto con le donne. Per questo ringrazio la sua quasi ex moglie. Con cui magari è finita proprio per questo motivo... Ohiohiohi, scrivevano i Greci nelle loro tragedie.

Non so come sbloccare la situazione. Soprattutto non so come comportarmi io. Non so cosa dargli di me. Per ora più o meno lo assecondo, ma resto continuamente spiazzata per la sua capacità di avvicinarsi in maniera spudorata e ritrarsi in modo del tutto inaspettato.
Mi ha avvolta di coccole per tutto il viaggio di ritorno dalla Liguria ieri, mi ha detto che in quel preciso momento se fossimo stati in un'altra situazione avrebbe fatto l'amore con me salvo poi scusarsi di essere veramente stanco e fuggire a casa, e non farsi più sentire per giorni.

Non è che gli manca sua moglie?

E poi dicono che siamo noi donne quelle complicate...

12 maggio 2009

Puff Pant

Corro tutto il giorno come una pazza.

Esco la mattina in cronico ritardo, con il sacchetto del pranzo che ho cucinato la notte precedente, di solito tra le 23.30 e l'1.30 mettendo a stendere in balcone tra una mescolata e l'altra, e il sacchetto di vestiti e/o scarpe che ho cercato di mettere assieme tra la doccia e il phon perchè la sera tento di allungarmi fino alla milonga, o spero di fermarmi da Indie.

Corro per arrivare al lavoro, mi piazzo una serie illimitata di promemoria sul cellulare per riuscire a organizzare di pagare il bollo della macchina e il bollino blu che sono scaduti già da un po', cambiare le gomme, caricare il condizionatore.

Magari in macchina devo ricordarmi di infilare anche una bombola da ricaricare non so quando, dei pesetti per sistemare i palloni da far provare agli allievi (altro pro-memoria per ricordarmi di chiedere in prestito i palloni), la frusta dell'erogatore che devo far cambiare.

Intanto sono quasi due mesi che il mio cappotto è depositato al lavasecco... Ieri ho telefonato all'892424 per avere il numero chiedendo di PrestoClean e farmi aspettare 10 minuti dopo la chiusura. Stabilendo nuovi record di velocità arrivo in anticipo e scopro che il lavasecco è chiuso perchè si chiama NewClean. Chissà quel poveretto che avevo supplicato di aspettarmi cosa avrà pensato...

Nel frattempo continuo anche a rimandare l'incontro con una serie pressochè interminabile di amici, e la testa è sempre connessa sulle mille cose da dire e da fare per organizzare le immersioni con gli allievi che ci sono, quelle con gli allievi che non ci sono, quelle con gli allievi che vorrebbero esserci, che vengono in gita, e che vorrebbero farne un'altra più avanti...

Insomma, ogni tanto mi devo concentrare per verificare se respiro ancora...

Ma oggi abbiamo salvato un gattino appena nato da morte certa.
Non può essere che una splendida giornata.

Intervallo: Days of Fire - Nitin Sawhney

03 maggio 2009

*Chiunque?

In effetti non attraggo di colpo di chiunque. Ma uomini del Toro.

Cerco spiegazioni nell'autorevole sezione che Libero dedica all'Oroscopo.
Lei dell'Acquario: Poco passionale, ama sovente i rapporti non convenzionali, nell’amore cerca il coinvolgimento fisico e mentale. Quando ama è fedele, se cade l’interesse è indifferente, in apparenza è fredda!
Lui del Toro: In teoria l’unione fra questi due segni può funzionare! L’attrazione fisica è forte ma la gelosia del Toro rischia di mandare tutto a monte: la sua possessività stanca l’Aquario!

Poco soddisfatta mi lancio su Oroscopo.it.
Quando l’Acquario e il Toro intraprendono una relazione amorosa possono fare grandi cose, se riescono ad armonizzare al meglio i loro sforzi.
Il Toro è molto pratico e realista, e il suo modo di intendere il mondo è quasi opposto a quello dell’Acquario, originale e bizzarro in ogni cosa che fa. Il Toro rifiuta i cambiamenti, e l’Acquario è il più innovatore tra tutti segni dello Zodiaco. L’Acquario è annoiato dalla routine della vita quotidiana, che è invece molto cara al Toro. Come possono, allora, andare d’accordo?
Condividono un forte desiderio di successo ed entrambi amano agire a modo loro senza fare troppo clamore. Il Toro di sicuro considererà l’Acquario una persona eccitante e si sentirà stimolato dalla sua intelligenza, ma potrebbe provare frustrazione nel momento in cui cercherà di entrare nella sua mente. L’Acquario, sebbene non lo ammetterà molto facilmente, si sentirà al sicuro grazie alle solide basi che il partner ama costruire. Possono nascere conflitti tra di loro se il Toro diventa troppo bisognoso o l’Acquario troppo freddo e distaccato.
Visto che entrambi possono sviluppare un carattere estremamente arrogante, devono fare attenzione a non entrare in conflitto, anche perchè hanno un modo diverso di reagire quando sono sotto pressione: se il Toro si spazientisce tende ad attaccare chi gli sta di fronte; al contrario quando l’Acquario si sente sotto pressione tende ad assumere un comportamento distaccato per prendere le distanze dalla situazione avversa. Questo può spingere il Toro ad essere ancora più aggressivo, causando un ulteriore allontanamento da parte dell’Acquario.
Nonostante le evidenti differenze che contraddistinguono i loro caratteri, hanno molto da imparare l’uno dall’altro.
Toro è dominato dal pianeta Venere (Amore), mentre Acquario da Saturno (Karma) e Urano (Ribellione). Venere rappresenta l’energia calda di tipo femminile, e Saturno l’energia fredda e di tipo maschile. Urano rappresenta tutte le cose strane e insolite. Venere rappresenta la passione e la bellezza, aspetti molto importanti per il Toro. L’influenza di Saturno spinge l’Acquario verso il lavoro duro e la disciplina, fondamentali per il raggiungimento di un obiettivo, mentre l’influenza di Urano determina l’aspetto innovativo del suo carattere. Il Toro farà capire all’Acquario come la vita sia basata sulle emozioni, e come sia possibile renderla migliore attraverso la bellezza e la tranquillità. L’Acquario, invece, può insegnare al Toro ad essere più determinato, e a saper rinunciare quando qualcosa non funziona come dovrebbe.
L’Acquario,
segno d’Aria, si concentra sulle attività intellettuali, mentre il Toro, segno d’Acqua, ha interessi di carattere pratico e sensuale. Il Toro chiede “in che modo questa cosa mi aiuterà a raggiungere i miei obiettivi?” mentre la domanda dell’Acquario sarà “che altro?”.
Comunque, se il loro modo di agire si fonda sulle basi dell’amore e del rispetto reciproco, i due possono arrivare a conoscersi e comprendersi meglio.

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Proviamo ad applicare la teoria alla pratica, guardando solo ai fatti del weekend.

Toro n.1 (Indie): nonostante sia quello che più mi ha ieri ha ceduto e mi ha fatto le ripicche telefoniche.

Toro n.2 (Mercy): non mi ha dato tregua un istante, tanto che già oggi non lo sopportavo più.

Toro n.3 (Allievo): a sorpresa, dopo l'immersione, mi ha baciata.

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Allora signorina Chatouche, che busta vuole? La Uno, la Due o la Tre?

02 maggio 2009

1.38

All'1.38 sto riordinando la cucina.
Domani mi alzo presto per andare in acqua con gli allievi e dormirò su un giaciglio di fortuna dal momento che i 4 posti letto che ho in casa sono tutti occupati. Nonostante questo sto riordinando la cucina.
Sciacquo i piatti con l'aceto per togliere l'odore di uovo (non può essere un'usanza solo della mia famiglia, su!), avvio la lavastoviglie, pulisco i fornelli dai resti della cena, lascio in evidenza quello che può servire domani ai miei ospiti per la colazione.
Dovrei correre a dormire e invece, come ai tempi dell'università, preferisco tardare ancora riordinando. Mi rilasso. Mi prendo del tempo per pensare. Realizzo quanto è bello che la mia casa ricominci a vivere con me, riempiendosi di persone. Di amici.

E Respiro.

(E qua mi viene in mente Santiago. Perchè non ci siamo ancora risentiti e mi sembra la prima volta che succede. Perchè questa cosa della casa me l'aveva detta lui. Perchè in realtà è già un po' che ci penso e il richiamo di Barcellona in questo periodo dell'anno è fortissimo.)

(E poi mi viene in mente Indie, che ieri mi ha scritto delle cose belle e pop-porno e ha concluso con Ah dimenticavo. Mi piace da morire quel cervello che ti porti sempre appresso ma non vale perchè era coi suoi compari di immersione e aveva bevuto e di sicuro aveva fatto anche lo sborone raccontando di me e poi oggi ci siamo sentiti due volte -che sono troppe- e la seconda, poco fa, ci siamo salutati non come al solito.)

(E poi mi viene in mente il Mercy che dorme di là e ha un debole per me e me lo sta facendo capire. E mi chiedo se davvero dipenda da me che per certi -lunghi- periodi dell'anno non mi caga nessuno e poi di colpo chiunque*.)

(E infine mi viene in mente Allievo. Che ha fatto di tutto per farmi andare in Mar Rosso -Sì! Ci vado a giugno! Come ai vecchi tempi di quando ero una sub agli esordi!- però non si avvicina più come prima, sorride sempre e ogni tanto mi abbraccia ma non cerca di parlarmi... E viene in Mar Rosso. E quindi evito di pensare qualsiasi cosa perchè al momento nulla c'è. Mapperò. Mapperò.)

(Ed è proprio adesso che mi viene in mente che forse è il caso che io mi ritiri nel mio giaciglio di fortuna.)

Spengo la luce. E in cucina resta solo il ronzio confortante della lavastoviglie che cancella ogni traccia del giorno.