23 luglio 2010

In competizione

Ecco. Mi sento già in competizione con le altre giovani mamme. Quelle che incontro per caso ma potenzialmente tutte le giovani mamme del mondo.

Mi auguro che l'inquilina sia bellina... O almeno che non abbia quei lineamenti che ogni tanto mi fanno dire di qualche bambino: "Ok, tu mi stai sul k@§§o".

22 luglio 2010

L'inquilina ha un volto

Un bagigio femmina non è più un bagigio ma passa al gradino evolutivo successivo, quello di inquilina.

L'inquilina ha un sesso, un volto non ancora troppo espressivo, le gambe spalancate (non te l'ha detto nessuno che le brave signorine stanno sedute composte?), la motorietà di una contorsionista bulgara e, nell'insieme, il sex appeal di un extraterrestre. La foto 3D dell'ultima eco è inequivocabile in merito. In tal senso devo chiarire meglio con Uomo quali sono le sue origini.

In più fa pipì. Nella mia pancia.

21 luglio 2010

Nomen omen

Uomo chiama per nome la mia pancia... PA NI CO!

By the way, la chiama Giulia.

20 luglio 2010

Riflettendo sul sesso

Dunque analizziamo la questione sesso del nascituro.

E' femmina. E' una figata. E' più simile a me. Forse le piaceranno le stesse cose che piacciono a me. Avrà la mia visione del mondo, cioè la prospettiva da "questa" metà del cielo. Non avrà alcuni difetti tipici ed esclusivi degli uomini.

Però quando siamo usciti dall'eco, stavolta sì, qualcuno ha pianto. E si tratta di me, mannaggia. Non lo so bene perchè ho pianto, ma so che uno dei motivi era che non era maschio. Cioè, io che ho sempre pensato fosse un bagigio femmina, io che sto con Uomo che ha sempre pensato sarebbe stato un bagigio femmina, io che da subito pensando di nomi con Lui avevo proposto Giulia e a Lui era andato strabenissimo e la ricerca del nome si era praticamente fermata subito dopo il via... ebbene io ho pianto per un istante perchè non era maschio. E forse sarebbe stato meglio.

A parte che anche se di sesso è femmina potrebbe essere di genere diverso o quantomeno misto, perchè lì per lì ho pianto? Perchè se è femmina resta incinta, come è successo a me pork@ pup@zz@!

19 luglio 2010

GIRL POWER!

E' FEMMINAAAAAAA!

18 luglio 2010

E anche Nonute capitola

Oh. (Tipico oh friulano con il tono della voce che leggermente si alza). Sono proprio contenta. Almeno adesso anche tu ti sposi!

Tante storie per trovare il modo giusto di dirlo alla nonna, che poi nella prospettiva del bagigio sarebbe bisnonna, e alla fine la reazione imprevedibilequindiancheforseterribile eccola qua.

Benissimo! E' stato tutto un crescendo di entusiasmo e intesa e approvazione. Già al suo arrivo Uomo è stato accolto con le braccia attorno al collo. La nonna gli si è appesa al collo con la Cugi che cercava di staccarla facendole presente che l'Uomo in questione è già occupato.

E poi chiacchiere interminabili solo loro due durante le quali, ha tenuto a precisare lei, se la sono proprio intesa. E mica parlavamo di te, sai!

Sorvolando sul momento più impegnativo, aperto dalla domandona Qual è adesso il vostro progetto di vita?, il week-end in pasto ai familiari furlans è scivolato via come l'olio, con grande soddisfazione della presente e forse un tantino più di rilassatezza del vero protagonista, Uomo.

Cavoli, sto bagigio qui sta avendo un successone.

11 luglio 2010

Il mare, finalmente!

Ieri siamo stati in gita al parco di Miramare. E' la prima volta che Uomo si muove "in versione sub"... Che emozione!

Il gruppetto di girini bombolari si immerge e io mi attrezzo per fare un po' di apnea in relax, seguendo le bolle dalla superficie.

Quando gli altri si alzano alla profondità di 6-7 metri riesco a vederli chiaramente e raggiungerli, per spiare negli stessi anfratti che loro hanno la possibilità di esplorare più a lungo. La prima cosa che cerco, però, sono le pinne di Uomo, la sua muta nera, il coprifruste fuxia che gli ho prestato.
Eccolo lì...
Prendo fiato, scendo fino da lui e gli tocco la coscia. Si gira di scatto, guardingo, e vedo immediatamente i suoi occhi piegarsi in un sorriso affettuoso attraverso la maschera. Per un istante ci guardiamo. Poi, lentamente, senza muovere nemmeno un muscolo, inizio a risalire. Lentamente, acquisendo velocità mano a mano che la distanza dalla superficie si accorcia. Uomo resta imbambolata per qualche istante e, senza quasi accorgersene, lentamente segue la mia risalita. Gli faccio segno di guardare il gruppo e tornare più giù. Gli mando un bacio sperando che, almeno lui, possa accompagnarlo fino alla fine dell'immersione.

E' la prima volta che riesco a condividere con lui un'emozione sottomarina. Per quanto breve, per quanto piccola, per quanto isolata. Non è quello che vorrei... Ma un inizio, sì.