20 marzo 2011

La donna è mobile

Anche guardando Le regole dalla casa del sidro mi commuovo. Perchè ci sono degli orfani.
All'inizio c'è una battuta in cui il medico della casa dice:"I bambini orfani imparano presto che piangere a loro non serve a nulla". E io mi commuovo.

E' un altro degli effetti collaterali della gravidanza, assieme al salvagente molliccio che mi è rimasto in vita, le emorroidi, le gambe gonfie e... ah sì, l'incontinenza.

18 marzo 2011

Lunga, resistente e morbida.

5,100 kg di morbidezza per 58 cm di energia.
Sono le misure ufficiali della nanetta, verificate oggi dal pediatra che ha stabilito che è in ottima forma (e di fronte al mio elenco di osservazioni e domande si è lasciato sfuggire un se ne trovassero di mamme così, di solito bisogna tirare loro fuori le informazioni di bocca).

E anche la taglia 2 è andata, arrivano gli Huggies taglia 3. Ma vieni!

15 marzo 2011

Chi non salta è un pellegrino

Il Marci, mio papà, ha l'hobby di andare al Lidl. Cioè lui in generale come hobby va a fare la spesa.
Il bello del Lidl, come tutti sanno, sono le offerte settimanali organizzate per tema (elettronica, sport, moto, ecc...), che solitamente vengono fulminate il giorno stesso del lancio. Così l'hobby del Marci consiste nel tenere monitorate le offerte e aggiudicarsi gli acquisti più vantaggiosi.

Non rinuncia al suo hobby neanche quei lunedì o martedì in cui accompagna e lascia mamma qui da me. E a forza di parlarne ed enunciare le incredibili proprietà dei suoi acquisti, non ultima la convenienza, deve aver contagiato Uomo.

Uomo adesso controlla il sito del Lidl a cadenza quasi giornaliera ed è capace di passare le serate a guardare video come questo. Serate come il giovediaperitivoamilano, non come il lunedìtuttochiuso. E se lo so oltretutto è perchè ci sto pur'io sul divano accanto a lui a guardare video come questi di giovediseraperitivoamilano.

Per tre giorni consecutivi un po' io e un po' lui siamo andati in due diversi Lidl per trovare delle cose che non abbiamo trovato in quanto già spazzolate da pensionati che condividono l'hobby del Marci. Alla fine solo io sono tornata a casa con guantini da ciclismo, 2 borse da bicicletta una per il manubrio e l'altra per il sellino, un set di candeline pasquali a forma di uovo dentro il cartoncino tipico delle uova, Fonzies, Dixie tarocche, grana grattugiato, 6 confezioni di tovagliolini di carta in colori assortiti e una corda per saltare.
La corda per saltare è l'articolo che più mi esalta: con monitoraggio digitale dell'allenamento occupa poco spazio, si può usare anche in casa e ha l'effetto di farti sentire la colonna sonora di Rocky solo prendendola in mano.

Peccato che io non abbia considerato uno degli effetti collaterali della gravidanza. L'incontinenza.
In pratica saltello e me la faccio sotto. Cazzo.

06 marzo 2011

Fasti passati e falle presenti

Succede che trovo questa mia compagna di master sulla chat di facebook.
Succede che ci aggiorniamo al volo su alcuni dettagli delle nostre vite attuali ma che le cose più salienti chiaramente le sappiamo già grazie, appunto, a facebbook. Anzi, lei le sa di me, ma io non tanto di lei perchè per la verità non me la sono filata molto negli ultimi 2 anni.

Comunque, succede che a un certo punto lei mi chiede se ho ancora il numero di un certo Thomas. Io tento il nome per esteso e lei mi dice no, non lui. Proprio Thomas. Io questo Thomas non me lo ricordo e le chiedo perchè dovrei avere il suo numero. Anzi, per la verità le chiedo proprio Thomas chi?! E lei mi risponde quello che le ho presentato io.

Ahah.

Quanta gente ho conosciuto e presentato a Milano?
Certo che come pr non ero male. A memoria non stiamo messi benissimo ma come moltiplicatore di relazioni sociali lì sì che ero forte.

26 febbraio 2011

Mentre dorme

Guardarla dormire di notte è una delle cose più belle che io abbia mai fatto in vita mia.

Ha un profilo perfetto. Un nasino perfetto. Le guance perfette. La fronte perfetta. Le orecchie perfette. Le palpebre perfette. I ciuffetti di capelli perfetti. La bocca, leggermente aperta, perfetta. Che ogni tanto si piega verso il basso in una smorfietta perfetta.
Anche il collo è perfetto. Il ritmo del respiro è perfetto. Che ogni tanto si interrompe, sussulta, geme, soffia, resta sospeso in un accenno di pianto, perchè accompagna i suoi sogni di bambina nella notte perfetta.

24 febbraio 2011

Il profilo migliore

Stanotte si è girata per la prima volta da sola nella culletta!

Verso sera l'abbiamo depositata nella mangiatoia sul fianco destro, perfettamente addormentata. A mezzanotte siamo ripassati a spiarla prima di andare a dormire ed era a pancia in su con il visino girato a sinistra. Iuppidu!

Stamattina invece ad una prima occhiata proprio non c'era. Un esame più attento ha poi rivelato ciuffetti di capelli provenienti da sotto il piumone. Quest'ultimo deve averla inghiottita lasciando fuori solo le parti più indigeste.

Mi sono venute subito in mente le sacre regole di sicurezza per il sonno dei neonati, che ho ampiamente disatteso:
1) Non usare piumoni e stoffe soffici e troppo voluminose;
2) Posizionare il neonato in modo che coi piedini tocchi il fondo della culla o del lettino, perchè non possa scivolare sotto le coperte.

Mediterò sui miei errori e su come essere una madre migliore.

21 febbraio 2011

Giungla metropolitana

Voglio un corso di cross country per carrozzina.

Quando ti devi spostare in città a piedi ma con un supplemento di ruote (un supplemento di ruote qualsiasi, come può essere il semplice trolley con cui a Trieste, durante l'università, ho sperimentato questa cosa) scopri se vivi in un posto civile, a misura di disabile, rispettoso delle mamme con bambino.
Nel mio caso dovrei dire che insomma, nonostante gli sforzi non è che proprio ci siamo. I marciapiedi sono stretti e dissestati tanto che in alcuni tratti o ti sposti sulla strada o rischi il capottamento; sulle strisce pedonali ti lanci urlando banzai! sperando che il conducente dell'auto in arrivo a forte velocità abbia i riflessi abbastanza pronti per accorgersi di te (che oltretutto arrivi dopo la tua carrozzina); e quando potresti attraversare serenamente perchè il traffico è fermo... beh, solitamente è fermo proprio sulle strisce.
Fortunatamente ho una lunga pista ciclabile/pedonale dietro casa, una specie di oasi a misura di carrozzina. Peccato che se ci cammino io con la mia carrozzina non ci passano le bici. Così i ciclisti mi scampanellano, io mi fermo, accosto il più possibile al cordolo (troppo alto per scavalcarlo con le 4 rotelline della mia carrozzina vintage di fine secolo) e li lascio passare. Altri ciclisti non suonano ma ti accorgi comunque di loro dallo spostamento d'aria che provocano. Ogni volta io mi chiedo: ma se avessi sbandato giusto in quell'istante? No, perchè l'ipotesi di uno sbandamento non è assolutamente remota grazie alla mia carrozzina vintage di fine secolo che mi fa sembrare una vecchia (ebbene sì, ultimamente giro spesso struccata) stracciona (purtroppo lo shopping invernale si è fermato a 2 pantaloni pré-maman che sono anche gli unici in cui entro al momento) e mbriaga da quanto sbarella.

Poi c'è il problema di quando non ti limiti a fare una passeggiata, ma hai addirittura un posto in cui andare.
Oggi la sciura del panificio sotto casa (di cui chiaramente non avevo mai notato l'esistenza prima dell'arrivo della nanetta) mi ha dato indicazioni su come entrare e uscire dai negozi a seconda dell'apertura della porta. Se si apre verso di te allora affrontala di testa, altrimenti vai di marcia indietro. Se sono arrivata in panificio da dilettante ne sono uscita da professionista della spesa neonatale, pronta ad affrontare ogni locale manovrando la navicella sia di prua che di poppa, come se nulla fosse.

Dal verduraio sotto casa ho individuato la postazione in cui parcheggiare il mezzo finchè mi rifornisco di frutta, stabilendo che nel portaoggetti della navicella ci stanno comodamente zucchine, carote, tegoline e un cespo di insalata. Più il pane preso sopra.

All'Slunga invece sono più in difficoltà. Avendo solo due mani devo scegliere tra spingere la carrozzina o spingere il carrello. Sono dunque costretta a trasformare la spesona della settimana in spesucce più modeste distribuite qua e là ogni 2/3 giorni. Un concetto che va contro i miei principi di superefficienza domestica... Ma tant'è. Nel portapacchi riesco a far stare le cose più pesanti e ingombranti, mentre le baguettes le infilo tra la navicella e lo schienale di quello che sarà in futuro il passeggino, abbassato orizzontalmente sulla struttura con le ruote. Lì posso infilare anche Vanity Fair e una serie di altre cosucce di profumeria, tipo le salviettine bagnate per quando la nanetta è in trasferta. Devo confessare che queste ho dimenticato di passarle alla cassa l'ultima volta...
Ma l'Slunga non fallirà per 1€ e poco più. E la Giuly avrà le chiappine pulite e profumate. Grazie sig. Caprotti!

20 febbraio 2011

La vispa teresa

Abbiamo visto per la prima volta le apine!
Le abbiamo osservate girare in tondo ma solo per la parte del giro più vicina a noi. Quindi ci siamo dette Alla faccia quante apine! e ci siamo chieste Dove andranno mai così di corsa?
Abbiamo capito che ci piace di più quella azzurra e al secondo posto quella arancione e che quella gialla e quella verde non ce le filiamo di pezza.
Abbiamo agitato le manine senza sapere ancora che presto serviranno per sfiorarle e accarezzarle, ma più probabilmente per pigliarle a sberle, scaraventarle a terra e stordirle prima di infilarcele in bocca.
Ci siamo pure stupite quando di colpo si sono bloccate proprio davanti ai nostri occhi. Tra l'altro nello stesso momento è finita anche una musichina molto carina di sottofondo... Prot! Ops. Ecco, la musichina copriva appunto qualche scoreggiona vagante...

Io sto parlando al plurale ma in realtà non sono io che ho visto le apine, è lei. Sì, le ho viste anche io con lei ma il post era su di lei che per la prima volta le ha seguite con lo sguardo.
Eppure io ho scritto al plurale... Adesso inizierò ad identificarmi con lei e diventerò una di quella mamme che non parlano più per sè e fanno la cacchina, sbavicchiano in giro, ruttano e scoreggiano in libertà al posto dei propri figli...

AIUTO! Sono entrata nel tunnel della maternità!

18 febbraio 2011

Domani c'è la giornata degli "Asili Aperti".

Mai avrei pensato in vita mia di attendere con tanta partecipazione un tale evento mondano.

16 febbraio 2011

Progressi

Addio taglia 1. Benvenuta taglia 2!
4 cambi di body + tutina in 12 ore dovevano farmi sospettare. La nanetta cresce! E fa sempre più pipì! La cacca no invece, niente. E' una signorina per bene e non vuole sporcarsi con certe cose.

30 gennaio 2011

15 giorni!

Devo raccontare del parto. Che stikazzi è veramente è una cosa assurda.

Devo raccontare delle prime emozioni, della prima volta che ho pianto, di tutte le espressioni pazzesche che fa col suo visino, del rientro a casa per nulla romantico, della prima settimana passata in serenità, di quanto dorme, che piange pochissimo, del primo bagnetto e del primo cambio di pannolino, del dilemma ciuccio sì ciuccio no, dell'allattamento incerto (lattedimamma sì lattedimamma no), della prima uscita fuori casa per il controllo medico, dei mille regali.

E anche di oggi. Che la famiglia Fantozzi al completo ha deciso di fare una gita al lago ed è finita a casa di Uomo con 8 gradi di temperatura interna. Allattamento monozizza seduta sul cesso con la stufetta accesa e non vi dico quando Uomo mi ha detto "avrei un bisognino da fare".

17 gennaio 2011

Tale madre...

E' notte. La tengo tra le braccia. Ci scambiamo calore, odore, amore.
Lei tira su il musetto e mi guarda. Sembra proprio che mi guardi. Sembra che per la prima volta ci stiamo parlando attraverso uno sguardo lungo, tenero, intenso.
Per la prima volta sento una morsa nel petto.
Sopraffatta da tanta emozione per la prima volta sto per piangere...

E lei mi rigurgita addosso.

Fantastica.

16 gennaio 2011

Prime scoperte

Prima notte con la Giuli accanto.

Il tempo passa velocissimo in maniera strana. Ogni giorno ci sono cose nuove da scoprire su questa bimba... E tu passi il tempo a guardarla, ascoltarla, tenerla in braccio, attaccarla alla tetta (ebbene sì, la Giuli ha un'innata abilità nel risucchio della tetta), medicarti la tetta.

E pòi vorresti cambiarla in continuazione per vederla con tutte le cosine belle che le hanno regalato e per cimentarti nel famoso cambio del pannolino.

La guardo dormire nella sua culletta trasparente, accanto al letto. È bellissima. Cioè è oggettivamente bellissima. E' proprio una neonata bella. E non è così scontato essere neonata e bella allo stesso tempo. Ma lei, oggettivamente, lo è.

E assomiglia tutta a suo papà.
Ho sempre riso di chi si sbilanciava nell'attribuire somiglianze a un neonato, a pochi giorni, se non poche ore dalla nascita. Ma al primo sguardo mi è parsa spiaccicata a Uomo: il naso, la forma della testolina, le guance e soprattutto la bocca e una specie di fossetta sul mento.
Se anche non fossi così sicura, le scoreggione che tira lasciano ben pochi dubbi. E' tutta suo papà!

15 gennaio 2011

Il parto. Una cosa allucinante.

La lettura del seguente post è caldamente sconsigliata a donne incinta oltre il terzo mese di gravidanza.

Il parto è effettivamente quella cosa dolorosissima che si crede. Dura un'infinità anche se in realtà si tratta di una manciata di ore. C'è un momento in cui si è decise a mollare, e quello è il momento in cui l'inquilina/o sbuca fuori. E IMMEDIATAMENTE si sta bene. Da quel preciso momento l'inquilino/a parte alla conquista del mondo e prende il sopravvento su tutto il resto. Anche sui ricordi del parto.

Ecco come sono arrivata proprio lì. Cioè qui.

Giovedì sera, ore 23, sono a letto con delle contrazioncine e delle perditine strane. Provo ad infilarmi sotto le coperte. Uomo russacchia, io sonnecchio.

Ma non sono tranquilla e seduta sul ceppo mi rileggo gli appunti dei miei due corsi pre-parto. Cazzarola, devo aver rotto le acque! Senza però cascata del Niagara come in tutti i film che si vedono, tanto per semplificare le cose. Dalla mezzanotte mi dedico ad una serie di amene attività: svuoto la lavatrice, taglio un ananas, chiudo il sacchetto delle immondizie, avvio la lavastoviglie, faccio cacca 2 volte, telefono in ospedale. E alle 5 siamo lì, bravissimi ad aver fatto passare tutte queste ore.

Dopo il monitoraggio mi viene assegnata la stanza dove passerò i successivi 5 giorni. Il primo è anche quello più lungo. Le contrazioni si placano e io non ho assolutamente niente da fare. Fortuna che nell'edicola dell'ospedale trovo l'ultima copia di Vanity Fair e fortuna che il dibattito su facebook attorno alla mia condizione è piuttosto animato.

Fa strano sapere che il giorno dopo sarò mamma...

La notte le contrazioni ricominciano. Mi faccio visitare due volte ma qui pare vogliano a tutti i costi rimandarmi al cambio turno della mattina. Entro in sala travaglio (che dopo i lavori fatti nel reparto è anche sala parto) alle 8.15 e sono già dilatata di 4/5 centimetri, anche se l'ostetrica sostiene che le mie contrazioni non sono ancora quelle "giuste". La stanza è piccola e accogliente sulle tonalità dell'arancione. Ci sono strani "attrezzi" a disposizione delle partorienti: oltre al classico lettone anche una palla gigante rivestita di vellutino sulla quale ci si può sedere per "sciogliere" la muscolatura del bacino, e una specie di liana fatta di tessuti annodati tra loro. Quest'ultima è irresistibile... e scatta la foto ricordo "io Jane tu Tarzan". Lo so che non è normale fare foto ricordo della sala parto, ma siamo fatti così che ci volete fare. E del resto lo trovo meno agghiacciante di farmi riprendere per rivivere l'evento sul divano, in compagnia di popcorn e Coca Cola, come mi è stato suggerito di recente...

In ogni caso, un quarto d'ora e qualche goccia di ossitocina dopo, col cavolo che rido e faccio foto... Uomo mi fa dei massaggini sulla schiena e io, insopportabile, gli intimo di spostarsi di qualche centimetro, di insistere su un punto, di essere più delicato, perfino di smettere. Il tempo passa ma non so quanto veloce, finchè chiedo all'ostetrica Ma l'epidurale in tutto questo dove si colloca? Così scopro che potevo chiederla già da un po', ma che a quanto pare le mie contrazioni non sono "credibili" visto che il macchinario che le registra non segna grandi picchi. E io penso ma porc***, quanto male deve fare più di così?! Dopo l'anestesia e una ventina di minuti perchè faccia effetto sento più o meno lo stesso dolore. Mi concedo qualche altra contrazione e poi chiedo il rabbocchino. Peccato che ormai sono troppo avanti col parto e non si possa più fare... L'ostetrica si decide a cambiare il macchinario del monitoraggio ed eccole là le contrazioni che magicamente compaiono. Alla faccia... Del resto a sentire lei mi sarebbero toccate 12 ore di travaglio, fortuna che invece ce ne sono volute solo 4 e mezza.

Per chiudere in bellezza scelgo, per l'ultima fase del parto, una posizione originale: sdraiata su un fianco, con una gamba sugli appoggi del letto ginecologico che al momento di spingere devo piegare, tirando il ginocchio verso la spalla. Servirebbe un disegnino, ma faccio fatica ad inserire in questo quadretto Uomo, investito della grande responsabilità di spostarmi la gamba qua e là, su e giù.

E poi arriva il momento fatidico in cui inizi a bramare uno svenimento, l'anestesia locale e il cesareo, e invece senti dire Ecco, vedo la testa! Pensando alla battuta del film con J.Lo (Quella non è la testa...) raccogli tutte le energie che hai e che non pensavi più di avere e ti trovi con una specie di palloncino caldo tra le gambe... Nel frattempo Uomo ha sbirciato, ha avuto un cedimento emotivo ma non ha mollato, attorno a te si sono aggiunte altre 3 persone tra ostetriche e infermiere per un totale di 6 spettatori non paganti, tu non senti più alcun dolore ma tremi da capo a piedi.

E oltre le ginocchia sbuca lei. E' tutta appallottolata, grigetta, piccola piccola. Forse piange, non lo ricordo nemmeno. Ricordo che in pochi secondi era sul mio petto, raggomitolata, stordita dagli eventi (la sua nascita, in effetti, mica bazzecole) ma placida nel seguire il suo istinto.

Cavoli, è bella! E' BELLA! Uomo, hai visto che bella? E' B E L L A ! Uomo è finito in un angolo a sfogare l'emozione.

Mi chiedono se possono prenderla per un attimo per lavarla e vestirla, rassicurano la mia espressione titubante e nel frattempo riesco a far presente che il cordone ombelicale mi sta facendo un leggero solletico, guardo e commento la placenta, suggerisco a Uomo di guardarla anche lui (quando ti ricapita...) e alla sua titubanza sul tagliare il cordone insisto come un'invasata: Dai dai, taglialo taglialo! Il tutto succede non in quest'ordine, ma nella mia testa si accavallano nel momento subito successivo alla nascita della mia nanetta.

E poi me la rimettono lì, la mia nanetta. Ammiro da vicinissimo i suoi lineamenti, il fiocchetto della bocca, il naso a patatina, poi le manine perfette, i capelli ricciolini. Più giù non arrivo, rapita dall'espressione beata del suo sonno ovattato, inebriata dall'odore di questo fagottino che profuma di buono. A vederla così non si fatica a credere che stravolgerà le nostre vite.

Ogni tanto cerco di rendermi conto di quello che è successo.

Cazzo. Oggi ho partorito.

Finalmente è arrivata!

Giulia è nata il 15 gennaio alle 13.43. Pesa 3,640kg per 50 cm e la cicogna non centra una fava. E' tutto merito di mamma e papà!

E' SPLENDIDA.

S P L E N D I D A!

13 gennaio 2011

Attività neonatali

Mia figlia non è ancora nata ma è già iscritta al suo primo corso! Da fine marzo frequenterà una volta a settimana, per 4 incontri, il corso di massaggio neonatale.

Che avanti!

L'altroieri mi sono anche informata sull'iscrizione all'asilo nido, che va fatta anch'essa entro marzo. Potrei portarmi avanti con la preiscrizione alle elementari...

40+6

Ok, lo ammetto. Ieri notte mi sono un po' cagata sotto.
Ma solo la prima metà della notte e solo un po'!

E' che mi è sembrato di sentire delle "tensioni interne", così ho iniziato a chiedermi se si potesse trattare di un inizio di contrazioni. E di tutto il resto che ci va dietro. Insomma, sto per affrontare UN PARTO porka pupazza!

A restare incinte non ci vuole un grande sforzo. Ma partorire, cavoli, è una vera prova.

12 gennaio 2011

40+5

Secondo monitoraggio con annessa manovra di scollamento.
Il tracciato ha segnato grandi movimenti dell'inquilina e un unico sobbalzo della mia muscolatura panzerotta: uno starnuto.

Ma soffermiamoci sullo scollamento. Consiste nello staccare manualmente le membrane dalle pareti del collo del mio utero, cosa che (parole del dottore) potrebbe innescare il travaglio ma anche no. Non è stato dolorosissimo, ma piuttosto fastidioso. La faccia di Uomo (inaspettatamente invitato dall'ostetrica ad assistere alla visita) era fantastica. Pareva che dicesse: Ma dove cerchi di andare? Guarda che più su di così non si arriva!

Grande soddisfazione mi ha dato l'inquilina, confermandomi una qual certa mania di protagonismo. La prima volta non si muoveva quasi (cosa che mi ha mandata quasi in crisi), mentre stavolta, probabilmente riconoscendo la situazione e il piacevole contatto con gli elettrodi si è data un gran da fare, dimostrando vitalità, velocità di reazione, ottime doti di interazione.

DAJE GIULI!

11 gennaio 2011

40+4

Grey's Anatomy direttamente dalla vasca da bagno. Una pallona Lush che tinge l'acqua di verdolino.

Guardo la panza che galleggia. Ogni tanto è immobile. Ogni tanto il blob si muove.

Ma lei se ne sta paparanzata in acqua come me, ne sono certa. Questa non ha nessuna intenzione di uscire!

10 gennaio 2011

Elogio di una mucca (40+3)

Circa al 5° mese di gravidanza ho iniziato a dormire con due cuscini.

Al 6° i cuscini sono diventati 3: l'ultimo è stato collocato tra o sotto le gambe a seconda che io assumessi la posizione sul fianco o a pancia su.

All'8° mese è arrivato il cuscinone dell'allattamento che per qualche notte si è insinuato tra me e Uomo.
Il cuscinone non per niente si chiama one: è un ciambellone alto 1 mt, ha un diametrone di 20cm buoni, è voluminoso e duro e quando si insinua nel lettone matrimoniale crea una sorta di cortina di ferro impenetrabile tra te e qualsiasi altra cosa o persona abbia condiviso con te il giaciglio fino a quel momento. Il mio, in particolare, stava per metà U tra me Uomo, mentre l'altra metà schizzava fuori dalle coperte, oltre il materasso, conquistando inaspettate porzioni di stanza.

Di recente ho visto questo film e ho capito che probabilmente non lo utilizzavo nel modo giusto, ma ormai la mia vita notturna si era già rasserenata grazie alla riconsiderazione di un elemento che da oltre un decennio allieta il mio clima casalingo: Muk.


Muk è la mucca di pelouche regina tra i miei pelouches. E' la mucca dalle narici esplorabili e dalle chiappe sostenute. E da qualche settimana è anche la mia perfetta compagna di letto grazie alla sua forma ergonomica, alla sua morbidezza, alla sua discrezione. Da non trascurare poi le sue molteplici sporgenze (corna, muso, zampe, mammelle, coda...), che la rendono perfetta da afferrare con mani e/o piedi per effettuare spostamenti notturni sotto le lenzuola velocemente, senza necessariamente svegliarsi del tutto. E senza svegliare Uomo.



Più di ogni altra cosa, Muk occupa il posto minimo indispensabile ad altezza bacino/ginocchio/gamba, senza interferire sullo spazio busto/braccia/viso che può ancora essere dedicato al compagno di letto titolare della maglia.

W Muk!

08 gennaio 2011

40+1

Questa mattina abbiamo fatto il primo monitoraggio.
Le ostetriche sono state gentilissime. Il medico che mi ha visitata poi invece era giovane, piacente e decisamente acido. Mentre mi parlava (in modo alquanto brusco) le ostetriche gli facevano le facce dietro. Figo.

Responso del controllo: è tutto ben sigillato.
Prossimo tracciato: mercoledì 12.

Uscendo ho incontrato una ragazza del corso preparto in acqua. Lei ha sfornato il 5 e ha trovato in ospedale un'altra compagna di corso che invece ha sfornato il 4. Dall'aggiornamento nascite che mi ha fatto posso dedurre che siamo rimaste in 3 su 9 a non aver ancora eseguito lo sfratto. Di queste l'unica già scaduta sono io.

Fine dell'aggiornamento.

PS: dalla neo-mamma ho anche saputo che tra il 4 e il 5 c'è stato un boom di parti. 20 bambini! Ed erano i giorni della luna nuova. Lo scrivo giusto così, se qualcuno volesse qualche dato per farsi i suoi ragionamenti.

PPS: tutti mi consigliano di fare le scale, le pulizie, sesso... Ma io non ho mai smesso! Potrei forse andare a Gardaland.

07 gennaio 2011

D-Day

Oggi scado!

Chiaramente dal sudombelico non arriva nessun segnale.

Vabbuò.

04 gennaio 2011

Chissà

Chissà che visino ha questa bambina!
Sono proprio curiosa di vedere questo faccino!
Non hai voglia di scoprire il musetto della tua bimba?

Sono frasi che sento spesso.

In tutta sincerità io sono curiosa di vedere i suoi piedini. Sono la parte del suo corpicino con cui ho avuto il rapporto più profondo negli ultimi mesi!

03 gennaio 2011

Vere verità sul parto

Telefono in ospedale per prenotare il primo monitoraggio, il prossimo sabato (ovvero alla settimana 40+1).

L'ostetrica è simpatica così azzardo una domanda: "Mi scusi sa, ne approfitto per chiederle. Ma se io non ho nemmeno un sintomo uno?"
"Signora, -risponde con voce estremamente calma l'ostetrica- ce l'ha la pancia? Allora vedrà che arriverà anche il suo momento!".

Elementare!

02 gennaio 2011

Astri

Ok, razionalmente tutti sappiamo che lune &co non hanno nulla a che vedere con le nascite.

MA.

Lune &co hanno a che vedere con le maree, la crescita dei peli, dei capelli e delle unghie, i cicli ormonali, i cicli in generale. Quindi perchè non dovrebbero avere niente a che fare con le nascite?

Quindi.

Il 4 (notte tra il 4 e il 5) c'è luna nuova. Il 4 c'è anche una parziale eclissi di sole. Sono autorizzata a farmela sotto?