Meno 4

È giunta l'ora di chiedere al Capo che ne sarà di me.

Così inizio a scribacchiare su Skype. Scrivo, cancello, riscrivo, correggo. Perchè non devo trasmettere ansia, che peraltro non ho visto che so già della sua volontà di rinnovarmi il contratto, ma solo interesse per le condizioni del rinnovo.
Siccome è nei momenti clou che si scopre chi ha veramente sangue freddo e sa mantenersi lucido, io premo erroneamente il tasto ENTER, e la mia richiesta suona così:
[24/02/2009 15.43.40] Quando puoi mi dici qualcosa sul mio contratto che ormai è praticamente scadenza
[24/02/2009 15.43.54] scaduto, intendevo

Sono la solita.

Dopo 15 minuti sono a colloquio da lui e realizzo che sto per stabilire un record di contratti precari di tutto rispetto. Per quanto un tempo determinato non sia del tutto paragonabile ad un co.co.pro. è pur sempre un contratto a termine che qui hanno deciso di rinnovare finché si può.
Ringrazio pertanto il nostro avanzatissimo sistema legislativo che rende quello del lavoro un mondo aperto ai giovani, rigoroso nel premiare i meritevoli e assolutamente all'altezza dell'esigenza di favorire la realizzazione dei progetti di vita dei trentenni istruiti, qualificati e con ottime esperienze professionali su cui, è chiaro, il nostro beneamato Paese fonderà il proprio futuro economico.

E ho pure osato chiedere una variazione delle condizioni, senza però quantificare. Chissà.

Intanto stasera me ne vado in centro a vedere un appartamento. Spendiamole ste du Lire!