24 aprile 2008

Ma tu ci pensi a Francesco?

Quando mi sono sentita rivolgere la domanda, un giovedì notte, ero sdraiata sulle gambe di Furio, mediamente rilassata, vagamente in abbiocco post-pasto e convinta di non dovermi riinfilare le scarpe fino al mattino seguente.

'Mumble mumble' si materializza nella mia capoccetta ed inizia a girare sempre più vorticosamente. "Ma tu ci pensi mai a Francesco...?"
Azz. E chi è sto Francesco...?

Furio.
Colui che per un mese mi ha rincorso per casa sua porgendomi delle ciabattine di spugna bianca identiche a quelle che indossava lui.
Colui che la mattina trovavo già sveglio nel letto e che appena aprivo gli occhi correva a lavarsi i denti per poi iniziare a fare sesso.
Colui che s'infilava in doccia con me per insaponarmi e lavarmi bene bene bene bene i capelli.
Colui che aveva un pc in disuso zeppo di pornazzi.
Il collezionista di lubrificanti e gadget della Durex.
L'unico motociclista capace di farsi superare da un motorino senza incazzarsi nemmeno un po'.
L'uomo che mi ha offerto un anello.
Il primo che ha cucinato per me e poi mi ha chiesto di fare un passo indietro.

Insomma, m'ha dato molto da pensare, Francesco!

Calzetti intrisi d'acqua

L'odore della pioggia ristagna sottopelle. Scrolla via la consuetudine di saluti, brindisi, pezzi di pizza, biglietti del cinema, brunch, tortellini precotti, popcorn bruciati.
La nuova stagione è alle porte. Toc toc.
Tiro le coperte fin sopra agli occhi. Non voglio aprire. Non voglio sentire.