29 giugno 2009

Ancora cielo

Mi hai fatto venire voglia di cielo. Oggi niente stelle ma lampi inquieti, affascinanti. Tuoni roboanti.

Mi fermo in balcone. C'è un'aria fresca che ogni tanto mi accarezza. Porta nitide le note che sta cantando Laura Pausini poco più in là. Strano, stasera la Pausini mi piace.

Ecco... te l'ho scritto mannaggia...

Non sparire Giù. Non sparire.

25 giugno 2009

Ancora notte

Facciamo l'amore.
E' il nostro lago che ci guarda, stavolta. Placido se ne sta immobile per non disturbare. Solo allunga il manto di luci del cielo che sul suo velo silenzioso si specchia.

Tu mi guardi, sopra di te, e una cornice di stelle dietro ti sorride. L'intero cosmo ti osserva benevolo. L'universo ti ammira.

Quando inizi a guardare le stelle come puoi abbassare ancora lo sguardo?

23 giugno 2009

Mar Rosso. Undercolors.

Appuntamento alle 16.30 in aeroporto.
Chiaramente io ho in spalla un bagaglio che se per caso mi sbilancio un attimo non mi tiro più su, effetto bacherozzo capottato. Sono sudaticcia e nemmeno truccata, provata come sono dall'aver fatto le valigie cercando di comprimere un'attrezzatura completa da sub in 18kg (che sono 24) e la mise di un'intera settimana esposta allo sguardo di chi mi piace in un misero trolley. Sconsiderata che sono, per la prima volta in vita mia viaggio senza scarpe col tacco... Nemmeno un paio... Dio mio cosa sto diventando!

Primo shock della vacanza: è lì con lei. LEI. L'ex moglie. La intravedo di spalle. Ha i capelli rossicci in un caschetto un po' lungo, una sagoma armoniosa non troppo alta nè troppo magra. Il culo molliccio però, questo lo devo dire.
Non ho il coraggio di andare oltre. Non cerco lo sguardo di lui. Anzi, lo evito proprio. Così ottengo l'effetto distanza per l'intero viaggio di andata. Risultato: si accozza ad una bionda, anch'essa evidentemente single con figlio appresso. Un ottimo metodo per ricordarmi che no, non c'è storia: non potrò mai competere con una donna che ha vissuto le sue stesse esperienze. A sollevarmi il morale arrivano Ally (Ma è la sua ex moglie o stanno ancora assieme? Ho visto che si baciavano!) e Cri (Ma chi è quella biondona?! Ecco, ce lo siamo giocato per tutta la vacanza...).
Nel frattempo ci imbarchiamo, l'aereo inizia il rollaggio. Che silenzioso questo aereo... sembra quasi non abbia motore... Perchè NON HA MOTORE!!! Inchiodiamo, restando ben saldi al suolo. E dopo circa 3 ore passate in aeroporto veniamo stipati su 4 pullman in direzione Malpensa. Decolleremo alle 2.30 della mattina, con circa 9 ore di ritardo.

E finalmente la vacanza inizia. 14 immersioni in una settimana: non un record ma un risultato di tutto rispetto. Non riesco a non andare in acqua! E vedo una marea di cose bellissime che provo per la prima volta a catturare con la mia macchinetta digitale. Gli squali martello per esempio. Otto squali martello, distanti ma nitidi, nel blu. Una marea di pesci palla che segnalo con il gesto del battito del cuore. I pagliaccio con l'anemone rosso. Trigoni, murene, sonnolenti pesci coccodrillo, statuari lionfish, gorgonie rigogliose di ogni colore, coralli di tutti i tipi, immancabili cernie, pappagalli, farfalla, bandiera. Giganti carangidi, branchi di platax, sciami di glassfish. Nudibranchi, napoleoni, chirurghi. Ricci matita e puntaspilli, gamberetti, tonni, sgombri, barracuda...
Ma l'emozione più grande, come sempre, me la riserva l'incontro con i delfini. Un gruppetto di tre che sguazzano durante un pranzo in rada. Un altro gruppo di 15 il penultimo giorno. Stavolta sono grampi, delfini bianchi macchiati di grigio, coda e muso da balenottere. Si divertono con noi facendo i numeri da circo, facendo la verticale, tirando su la coda perfettamente perpendicolare all'acqua.
















Ma quello che ricordo io del Mar Rosso è un gruppo numerosissimo di delfini che ci segue mettendosi in scia alla barca. Ricordo chiarissima la sagoma affusolata e sinuosa che fa strada alla prua nell'azzurro intenso dell'acqua; la potenza che sprigiona ad ogni salto; la toccante sintonia del movimento a due; il penetrante acuto del richiamo. E le mie lacrime... I singhiozzoni come di quando ero bambina, che arrivano incontrollabili per questa enorme gioia di vivere, l'energia, la forza che non riesco a contenere. Le stesse lacrime che salgono agli occhi questa volta, nell'allungare un braccio e poterli quasi toccare finchè si librano nell'aria, lucenti, vitali, belli.


***


Il gruppo è affiatato. Ridiamo un sacco. L'ipotetica relazione che attribuiscono a me e al mio compagno di stanza distoglie l'attenzione da quello che succede veramente quando anche gli ultimi vanno a letto. I terz'ultimi cioè...

La prima sera crolla a letto con i bimbi.

La seconda riemerge verso le 22.30, ma non coglie le occasioni che gli dò (cioè gli scaravento sotto il naso) di stare un momento solo con me.

La terza aspetta che tutti abbandonino il campo e mi porta in spiaggia, come divertita avevo chiesto insistentemente. Sono stata lanciata in piscina poco prima e da un pò giro con un asciugamano addosso. Camminiamo, poi ci fermiamo su un lettino. E' un attimo... La luna è bassa e luminosa, l'aria calda, il mare calmissimo. E ci sono le stelle.

La quarta sera ci ritroviamo a bordo piscina. Le guardie passano e fare gli adolescenti non ci si addice. Allora si alza e mi dice di seguirlo. Non mi pare vero... Le pareti del bagno, il ripiano del lavandino, la vasca. Nel buio, la lucina rossa della presa del phon che ho acceso sottolinea i lineamenti del viso, il profilo dei nostri corpi.

L'ultima sera mi prende la mano. Vieni, andiamo a fare l'amore...

Poi si deve ripartire. Per la prima volta riusciamo a fare il bagno assieme. Da soli. Il mare che amo tanto e che ci lega ci concede di raggiungerci, di sfiorarci, di baciarci anche.
Prima di lasciare l'hotel mi concedo 20 minuti. Con il buio mi spingo fino sulla piattaforma. Percorro la pedana galleggiante sfiorando un nero pieno, pesante di acqua liscia, piatta. Nel buio riconosco le sagome dei pesciolini che nuotano sotto la superficie, ne seguo i guizzi, i salti che affiorano. Nuvole fluorescenti di plancton si mescolano al riflesso delle stelle; come lucciole svelano delicatamente i miei pensieri.

E' la nostalgia, mia eterna compagna, che mi ha portato in riva al mare. Quella buona. Per dire grazie mare di tutto quello che mi hai dato in questa settimana. Grazie per ogni respiro fatto sott'acqua. Per i pesci palla, gli squali, i delfini... E grazie anche per te, Giù.