17 maggio 2007

Via libera! (dalla finestra del terzo piano)

Non ci sono le mie due colleghe, quelle con la scrivania attaccata alla mia. Non che questo sia mai stato d'ostacolo al farmi i k**** miei sul web, ma lo stesso è un chiaro invito, oggi, a smettere di lavorare dopo 16 giorni fuori di testa.

Perchè ho tanto tanto tanto da dire.
Che si potrebbe più o meno riassumere così:

I periodi dimmmerda sono sempre in regime all-inclusive (con accento tonico sulla u, grazie).

Mentre al lavoro ero parecchio sotto pressione, con critiche più o meno velate, nuovi progetti che si vanno ad accodare alla già caotica attività di routine e proposte da altre aziende che come al solito mi distolgono da quello che ho e mi ricordano che voglio anche tutto il resto,

- ho portato sott'acqua gli allievi e in entrambe le occasioni ci sono stati casini,

- ho realizzato che ho una casa tutta per me ma nessuno con (di) cui approfittarne,

- ho rinunciato a due proposte di vacanza solo per sfinimento,

- ho pagato per la prima volta l'assicurazione della macchina,

- ci ho aggiunto qualche altra spesuccia (un volo aereo per Barça, due paia di scarpe semplicemente STU-PEN-DE, un paio di fedi nuziali, un altro regalo di nozze, il saldo del viaggio di sub in Argentario, mutino/calzari/pinne/maschera presi al Lidl in offerta - ma in realtà i calzari no) finendo i soldi,

- ho messo il mutino nuovo a scolare in balcone appoggiandoci il cellulare ritrovato giusto sotto, su un bel sacchetto di plastica in grado di creare un bacino perfettamente impermeabile e accorgendomene un'ora e mezza dopo, così il cellulare ritrovato ora è anche menomato.

Ah, quasi dimenticavo. Sono spettatrice in prima fila della travolgente relazione tra il fotografo e una delle mie più grandi amiche.

- Ooooommm... -

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