Perchè ho tanto tanto tanto da dire.
Che si potrebbe più o meno riassumere così:
I periodi dimmmerda sono sempre in regime all-inclusive (con accento tonico sulla u, grazie).
Mentre al lavoro ero parecchio sotto pressione, con critiche più o meno velate, nuovi progetti che si vanno ad accodare alla già caotica attività di routine e proposte da altre aziende che come al solito mi distolgono da quello che ho e mi ricordano che voglio anche tutto il resto,
- ho portato sott'acqua gli allievi e in entrambe le occasioni ci sono stati casini,
- ho realizzato che ho una casa tutta per me ma nessuno con (di) cui approfittarne,
- ho rinunciato a due proposte di vacanza solo per sfinimento,
- ho pagato per la prima volta l'assicurazione della macchina,
- ci ho aggiunto qualche altra spesuccia (un volo aereo per Barça, due paia di scarpe semplicemente STU-PEN-DE, un paio di fedi nuziali, un altro regalo di nozze, il saldo del viaggio di sub in Argentario, mutino/calzari/pinne/maschera presi al Lidl in offerta - ma in realtà i calzari no) finendo i soldi,
- ho messo il mutino nuovo a scolare in balcone appoggiandoci il cellulare ritrovato giusto sotto, su un bel sacchetto di plastica in grado di creare un bacino perfettamente impermeabile e accorgendomene un'ora e mezza dopo, così il cellulare ritrovato ora è anche menomato.
Ah, quasi dimenticavo. Sono spettatrice in prima fila della travolgente relazione tra il fotografo e una delle mie più grandi amiche.
- Ooooommm... -
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