21 luglio 2008

Pensavamo fosse sesso, invece era psicoterapia

Il fatto è che col passare del tempo l'intreccio dei sentimenti, delle situazioni già vissute, delle vere sorprese, dei desideri infranti e delle speranze disattese è talmente intricato che quando una nuova luce ti si avvicina e azzarda un 'dimmi che pensi', il silenzio sembra l'unica risposta.

Altrimenti... Quanto tempo ho per trovare il bandolo della matassa? Da che parte la affronto, 'sta matassa? E tu, quanta pazienza hai di aspettare che sciolga tutti i nodi per riuscire a trovare il filo da seguire? Quanto sei disposto a tenere un'estremità per darmi una mano a svolgerlo?

Il fatto è che bisognerebbe avvicinarsi all'altro non con un vuoto da colmare, ma con una pienezza da condividere.

Il fatto è che bella Berlino, bello che mi hai invitata, sarei venuta a trovarti ovunque perchè mi faceva piacere stare con te. Ma tu non hai voglia di conoscermi.

Il fatto è che Santi è il mio vuoto.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

certi vuoti non si colmano mai... il pezzo giusto del puzzle è sempre 1 solo.
tocchia

Anonimo ha detto...

Blog interessante..di quelli che trovo cercando le cose più strane con gugol! E' una mia impressione o non mettere foto nei profili e' di moda? peccato...buona fortuna e saluti da Frankfurt am Main

Michela ha detto...

Ciao Mauro! Torna a trovarmi, io intanto vengo a cercarti per ricambiare la visita.

ev ha detto...

Devo dire che non me l'aspettavo.. ma cazzo anni fa fui protagonista di una "gag" analoga.. secondo te sono più gli uomini a non esser più uomini, o le donne a voler essere troppo uomini?

Michela ha detto...

Secondo me il vero problema è che gli uomini, di fronte a donne che condividono molti loro modi di sentire ed agire, non sono più capaci di buttarsi e vivere le cose appieno. Non rischiano, non si sbilanciano, non si mettono in gioco. Si tengono sulla via di mezzo, senza infamia nè lode.
Le donne... beh, le conosco meno... :-p