21 luglio 2006

Ma prima di tutto Roma

Devo cercare d'infilarmelo in testa che stasera non parto per Barça.
Eppure ieri ne parlavo col Nutella... E stasera a Roma ne parlerò con Santi.
Devo cercare di realizzare che i pantaloni che ieri sera mi ha visto il Nutella stasera, a Roma, li vede Santi. E per le strade di Barcellona, la città di me e Santi, incontrerò anche il Nutella... Ommamma. Cercherò di ricordarmi di cambiare almeno pantaloni...

E' l'effetto collaterale di avere vissuto tante vite. Di portarsele sempre dietro. Di continuare a viverle, tutte. E' il rischio che s'incontrino, si confondano, finiscano intrecciate.
Che poi non è un rischio, piuttosto una certezza. Il vero rischio è quello di dover spiegare.
Come si fa a spiegare che sono quella di Nottingham che il Torello ha preso come punto di riferimento, quella di Barça che ha rialzato la testa e ha guardato dritta negli occhi Santiago, quella di Milano che... che... Beh, ho concluso poco a Milano.

Ognuna delle mie vite segue il proprio corso, la propria direzione.
Dopo aver detenuto per qualche anno (ma la tendenza, col passare del tempo, è riconducibile a qualche mese) il titolo di Vita Principale, ognuna di esse si è esaurita, è "implosa", finita. Riducendosi da cometa solida e luminosa a scia di stellina traballante.
Le scie, uniche tracce evidenti delle Vite Passate, continuano il loro percorso, avanzando rette ed inevitabilmente parallele per la loro direzione. Restano come in sordina, si mettono in stand-by mentre un'altra cometa nasce e s'impossessa dello scettro del regno.
Poi, del tutto inaspettatamente, qualche evento particolare provoca un'alterazione, una delle scie s'impenna e arriva fino a sfiorare, incrociare l'incedere di una delle altre, magari proprio quella della Vita Principale.
E' il tracciato di un encefalogramma piatto che schizza repentinamente verso l'alto. E crea un contatto. Una parentesi che di tanto in tanto si apre nel costante e regolare flusso delle cose. Una parentesi che è esplosione di energia, intensa, fugace. Una parentesi in cui esistono solo Qui e Ora.
Oltre, il buio cosmico.

Così mi accingo a "switchare" per l'ennesima volta.
Qualche minuto per sintonizzarmi sulla scia giusta.
Un viaggio (in treno) per attraversare il varco.
E il leggero schock, appena percepito, del momento esatto in cui entro in scia.

Forse la mia anima gemella è quella in grado di appartenere ad ognuna delle mie scie. Quella che non si accontenterà di cavalcarne una sola per solcare il cielo.


Ma ora pensiamo a Roma. Prima di tutto Roma.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

ECCOMI ECCOMI tesoro, io sono quasi in tutte quelle scie (mi manca nottingham, lo ammetto) SONO IO LA TUA ANIMA GEMELLA!!!
ahahaha
e a Roma ti aspetto... AMATRICIANA, TREMA!

Anonimo ha detto...

te sei ripresa???
dio mio che bello, giov il colloquio!! speriamo bene...
devo studiare!!
he he he
baciuz

Anonimo ha detto...

mi sa tanto di inno nazionale la tua ultima frase:)

Michela ha detto...

Ahah! Eggià, della serie Ossequi ai grandi Re di Roma!

Anonimo ha detto...

Non ne troverai mai uno che appartiene a tutte le tue vite. Ne apparterrà a una, a due se sei fortunata, in un altro paio potrai portarlo dentro tu, alle altre dovrai rinunciare.
E non vale scegliere prima quali sono le tue vite preferite. Lo scoprirai dopo.

Mannaggia, ho scritto un commento serio. Scusa, non volevo. C'è un post di là da me che attende con ansia un tuo commento.

Michela ha detto...

Mpf... E io che m'illudevo di poter sempre avere tutto (e subito)...

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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