18 maggio 2009

Il mio caso clinico

Ho finalmente capito cosa non va con Allievo. Che si sbilancia nei miei confronti solo quando non rischia di rimanere veramente solo con me.

Il nostro rapporto non è una relazione. Non è una storia di sesso. Non è un'amicizia. Non è neanche una storia romantica. Non ci vediamo abbastanza spesso per rientrare in alcuna opzione sentimentale, non abbiamo una vicinanza fisica tale da rientrare in alcuna combinazione animalesca.

E' paura? O semplicemente non ha voglia di stare con me?

Attualmente è un esemplare di maschio adulto regredito alla fase adolescenziale del rapporto con le donne. Per questo ringrazio la sua quasi ex moglie. Con cui magari è finita proprio per questo motivo... Ohiohiohi, scrivevano i Greci nelle loro tragedie.

Non so come sbloccare la situazione. Soprattutto non so come comportarmi io. Non so cosa dargli di me. Per ora più o meno lo assecondo, ma resto continuamente spiazzata per la sua capacità di avvicinarsi in maniera spudorata e ritrarsi in modo del tutto inaspettato.
Mi ha avvolta di coccole per tutto il viaggio di ritorno dalla Liguria ieri, mi ha detto che in quel preciso momento se fossimo stati in un'altra situazione avrebbe fatto l'amore con me salvo poi scusarsi di essere veramente stanco e fuggire a casa, e non farsi più sentire per giorni.

Non è che gli manca sua moglie?

E poi dicono che siamo noi donne quelle complicate...

3 commenti:

Aluya ha detto...

Carissima Chat, ne hai beccato uno!
Scappa finchè sei in tempo. E' un esemplare pericolosissimo di "Non so che caspita voglio e men che meno come prendermelo". Questi tipi ti prendono, ti fanno a pezzettini, non gli basta, tornano, ti riducono in molecole e poi se ne vanno facendoti "ciao ciao" con la manina e l'aria di chi "non è assolutamente colpa mia, ma sei tu che hai capito male". Mettiti in salvo.
Un abbraccio.
A.

Michela ha detto...

Azz!

Aluya ha detto...

Io li conosco bene: ne avevo beccato uno! Leggi da me. :-) Un abbraccio. A.