09 maggio 2008

La mia domanda

E se fosse lui?

E se fosse lui e per tutto questo tempo io non vessi voluto ammetterlo? E se fosse lui e io non me ne fossi accorta? E se fosse lui e io non fossi stata in grado di riconoscerlo?

Così, all'improvviso, tutto mi è sembrato chiaro. Chiaro e inevitabile. Sono innamorata. Sono innamorata di un uomo razionale ed indeciso, sospeso nel dilemma eterno me quedo u me voy, lontano, diverso, categorico e adulto.

Me ne sono accorta nel posto dei sogni. Il sole si posava blando su di noi e lui ha sorriso di un sorriso nuovo. Un sorriso paziente, spontaneo, sorpreso. Per dirmi che lui è anche altro da quello che vedo io, da quello che già conosco e so immaginare.
E io sono caduta dalle nuvole, su quella soffice coltre di inaspettata dolcezza. E' talmente chiaro che anche tu sai ascoltare, è così evidente che sai anche essere comprensivo, disponibile, tenero, spontaneo... Mi facevi sentire piccola. Mi facevi sentire "disordinata" e incosciente.
Mi facevi sentire intempestiva, esposta, vulnerabile. Tutte le volte che ci siamo visti ho fatto quello che credevo tu ti aspettassi da me ricacciando indietro tutto il resto.
Tutto il resto è un intero universo di emozioni che, ora so, sono tue. Le ho provate per te e ti spettano, desidero siano tue.

Ho riconosciuto i tuoi baci. Ho riconosciuto il tuo sorriso. Ho riconosciuto il tuo modo di avvicinarti, scoprirti, proteggerti. Come posso fare finta di niente, ora?

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