04 aprile 2009

Non sono mica una maniaca!

Ieri sera sono uscita. Aperitivino in centro con la Vet.
Incontro per caso il Nick e la piazza è piena di gente causa Vinitaly. Sentire tante parlate diverse accende lo spirito. E tra una conoscenza e una chiacchiera scrocco qualche giro qua e là.
Quanto bello è starsene all'aperto con un buon vinello che rinfresca la gola! E l'aria della primavera che muove i capelli senza costringerti con giacche sciarpe guanti cappelli!

Mi faccio accompagnare alla macchina e saluto la Vet. Saranno al massimo le 23.30.
Poi non resisto... Furtiva controllo che giri l'angolo per tornare sui miei ultimi passi. In un batter d'occhio vedo sbucare tra i tetti le finestre di Allievo.
Per la verità non vedo le finestre, ma la cornice in muratura delle finestre ad arco. Non vedo nemmeno la luce della sala, ma credo solo il riflesso del lampione giallo appeso proprio lì sotto. Insomma, sostanzialmente non si vede un kezzo ma io so che è lì, che quello è il posto, e mi basta.

Attacco una sigaretta (lo dico spesso ultimamente ma di fatto non è che ho iniziato a fumare, è che ho comprato tempo fa un pacchetto super glam che merita di essere tirato fuori ogni tanto) e mi fermo nell'atrio di un negozio di fronte. Ogni tanto mi affaccio sulla strada e sbircio a destra e a sinistra per essere sicura che non stia arrivando. Che se mi vede poi pensa che gli faccio la posta sotto casa... E come lo convinco che non è vero.

Tiro l'ultimo pizzico di tabacco. Dò un'ultima occhiata verso l'alto. Un ultimo pensiero cerca di intrufolarsi in quella tana, di farsi spazio tra l'amarezza, la confusione e il senso di colpa che vizia ogni cosa. Peccato. Peccato che lui non possa sentire.

Inforco le tasche del mio soprabito, afferro la tracolla della borsa, giro i tacchi e riporto le mie chiappe da maniaca a casa.

Nessun commento: