11 dicembre 2006

Mai piangere sul latte versato (e i cocci sono tutti tuoi)

Consideriamo la situazione con raziocinio.

Premettendo che è oggettivamente inconfutabile che io necessiti di completini intimi all'altezza della mia immagine pubblica e che il mercato italiano della lingerie non è ancora sufficientemente maturo per soddisfare le esigenze di un segmento specifico come quello costituito da me medesima, sarà senz'altro evidente che la spesuccia che ho effettuato nel week-end è da considerarsi un investimento di medio-lungo termine più che un capriccio di stagione.

Da anni mi privo del sano piacere femminile dello shopping intimo. L'Italia non offre prodotti adeguati alle mie forme, così sono costretta a bandire catene gettonatissime dalla categoria, come Intimissimi, Tezenis, Infiore &Co. Il rituale dell'acquisto di un completino si è ormai trasformato in una sterile sequenza di fredde operazioni: individuo un punto vendita Lovable, entro, ordino quell'unico modello veramente comodo e allo stesso tempo sufficientemente carino nelle 3 varianti colore disponibili, lascio il mio numero di telefono e aspetto di andare a ritirare l'oggetto. Uno squallido mercimonio in cui il prodotto viene privato delle sue valenze estetiche, simboliche e d'interazione sociale.

Inutile a questo punto precisare che è a tale mortificazione della femminilità che si deve far risalire la mia ipersensibilità ad ogni stimolo riconducibile, anche lontanamente, al tema in questione... E in tal senso il Belgio è il mio personale paradiso fiscale.

All'Inno di City 2 il piano dedicato alla lingerie è una distesa di completini che si estende a perdita d'occhio. Pizzi, lycra, cotoni, neri, bianchi, fuxia, violetti, lisci, di pizzo, lisci con inserti di pizzo, infantili, sexy, contenitivi. Ma soprattutto tale abbondanza è disponibile in una serie pressochè infinita di taglie: n combinazioni di n coppe e n circonferenze.
Il valore del denaro diventa un dettaglio infimo se paragonato alla profonda, intima gioia di sentirmi chiedere Che colore le piace?, invece di limitarmi ad un'annichilente verifica dell'esistenza della taglia giusta. Autostima, amor proprio, sicurezza in sè stessi, positività alla vita e disponibilità verso gli altri non hanno prezzo.
Soprattutto la disponibilità verso gli altri, che mi permette di ammortizzare l'investimento e superare in tempi record il break-even point.

Che il mio nuovo 3 Years Business Plan abbia inizio!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Da quando riesco a riempire una terza di Intimissimi, il mondo mi sembra diverso.

Michela ha detto...

Mpf. Allora diciamo che io ho sempre vissuto in un mondo a parte.

Anonimo ha detto...

Sempre quarta coppa c, spero.
Per gli slip non saprei, non mi hai mai dato il tempo di indagare (d'altronde eri iperfidanzata)

Michela ha detto...

4a coppa C? Sì, in effetti devo averla indossata... tra i 14 e i 15 anni. A quando apparentemente risalgono i tuoi ricordi, Simpatico Anonimo.

Anonimo ha detto...

Beh sei la dimostrazione vivente e deambulante che la Melandri HA RAGIONE(e pure io): ODIO la magrezza dei busti....un ideale bacio di solidarietà!!(....o di ammirazione???......adoro le forme.)

Anonimo ha detto...

Oh Crhristian Dior che favola... è quello il Paradiso?!! mi ci devi portare una volta mio tesoro, sì sì sì mi ci devi portareeeee!