17 novembre 2008

Milonga

Era un po' che non tornavo a ballare.
Era un po' che non sentivo Santi.
Era un po' che non avevo tante persone con cui uscire.

Nell'incastro impreciso ma a suo modo perfetto dei miei impegni delle ultime settimane ho incontrato persone nuove che mi piacciono. Nella routine dei corsi di sub ho scoperto un entusiasmo che non pensavo di avere. Nel lavoro quotidiano sto attraversando finalmente un momento stanco, perchè ricomincio a divertirmi altrove.

In tutto questo ho ritrovato Santiago. Improvvisamente.
Ho visto le foto del nostro viaggio a Firenze, in cui la mia presenza è tradita solo da alcuni scatti dietro i quali mi nascondo.
Non vorrei nascondermi. E invece starò lì dietro ancora un po'. Perchè qualcosa sta cambiando. Forse il mio modo di sentire, forse ciò che mi sta attorno, forse qualcosa che mi sta dentro.

Forse sono stanca di sentire la sua ombra dietro le cose che faccio. Come oggi.
La sala da ballo, le luci, la gente. Era come trovarmi di nuovo all'Impruneta, a maggio. Quella sera che ho odiato il tango e chi lo ballava. Quella sera che non faceva caldo e c'era vento e la terrazza era deserta e non sono riuscita a trattenere le lacrime. Ma non ho detto niente, perchè ancora niente aveva trovato il suo posto.
Il giorno dopo avrei iniziato a vederci più chiaro, e sarebbe stato troppo tardi. Un giorno di troppo.

Un giorno, un mese, un anno. Che importa ora? Prima o poi sentirò che sarà arrivato il momento di affrontare anche questo. Anche questa fine.

Ma non ora. Ora starò lì dietro ancora un po', a guardare le cose senza fare niente.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

per poi passar loro accanto e andare oltre.
Tocchia

Michela ha detto...

Perchè no.