Venerdì prossimo il mio contratto scade.
E chiaramente non ho ancora visto nessun pezzo di carta alternativo con il mio nome stampato sopra a chiare lettere. Tanto meno ho sentito arrivarmi alle orecchie numeri. Numeri a 4 cifre mensili o 5 cifre lorde annuali. Che non ci sbagliamo. Due Lire sono e due Lire voglio, una sull'altra, il 10 del mese sulla mia scrivania.
A questo va aggiunto che una manciata di giorni fa, 4 per l'esattezza, sono iniziate a volare licenziamenti. Per lo più annunciati, c'è da dire. Ma pur sempre licenziamenti.
Con me nemmeno questo sforzo dovrebbero fare. Basterebbe che continuassero a stare zitti e non dirmi niente. Per altri 7 giorni.
Dopodichè scatta il Piano B e cambio vita.
2 commenti:
Fanculo, alle 20.03 di venerdì in ufficio, col mio bel tempo indeterminato in tasca, forse ti tico "ti invidio". Scusa se risulto offensivo.
Proposta: visto che il mio e il tuo stile secondo me s'intrecciano bene, che ne dici se scriviamo un romanzo, tipo due storie incrociate?
Una macro, la mia e al contempo una micro, la tua (solo per le nostre diverse attitudini: tu sei brava a raccontare le cose a due, i rapporti i sentimenti, io altro).
Avrei un plot, forse.
Naturalmente continuando a rimanere sconosciuti, scambiandosi pezzi/capitoli.. sai che bomba di marketing che diventeremmo?
Facciamo i soldi e cambiamo vita.
Che ne dici? Buon weekend!
Dico... parliamone!
Il concetto del micro mi si addice.
Fanculo anche a te!
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