11 maggio 2006

Puff Puff...

Che fatica venerdì. E' l'1.30 di notte e sono appena entrata in casa, a Verona. Ho in mano i diplomi del master, freschi freschi di stampa e rifletto sul fato che cascano giusto a fagiuolo, visto che ho finito la carta igienica in bagno.
La casa è ancora calda della presenza di Santi. Accendo il pc e trovo, finalmente, la sua mail. E' bellissima. Parole asciutte suonano dolci sui colori delle nostre foto a Venezia, a Lazise, in questa stessa casa.
Sistemo la borsa per le immersioni di domani e m'infilo nel lettone, tra le lenzuola trovo il suo abbraccio.

Che fatica domenica. Alle 5.30 suona la sveglia. Alle 6.15 si parte per Choggia dove facciamo 2 belle e lunghe immersioni sulle tegnue. Una sorpresa, sul serio. Una sorpresa che mi aiuta ad essere serena e a non pensare alla stanchezza. Al ritorno l'ormai rituale gelato dal Lele, e poi a casa per sistemare di corsa tutta l'attrezzatura, cambiare lenzuola e asciugamani, farmi una doccia, che alle 21 arriva il torello e dobbiamo correre in centro a trovare la Sister e S3.
La serata è proprio carina. Finalmente, dopo mesi, io e il torello svuotiamo il sacco e con infinita tenerezza ci raccontiamo fatti (e soprattutto misfatti) del dietro le quinte dei nostri due mesi a Nottingham. Così lui scopre che per un po' sono uscita anche col Bisontino, che una sera ho pure incontrato il suo collega che mi ha guardato malissimo, e che alla fine ho deciso di stare solo con lui, perchè ci stavo troppo bene, solo con lui. E io scopro che la Louise di quell'unica volta che ho letto un sms dal cellulare di un uomo era una sua collega... E che lui usciva solo con me in quel periodo, perchè ci stava troppo bene, con me.
Alle 21 devo essere a Milano per un ape col tizio dell'Es di Roma. Ma alle 21 mi sono appena infilata in autodtrada e sono abbastanza in coma... Alla fine però arrivo lo stesso al locale. E ci rimbalzano... Io sto con uno che ci lavora, nei locali, e lo rimbalzano! Vabbè, andiamo in Corso Como e la serata è molto carina. La passiamo a raccontarci tutte le volte che abbiamo bevuto fino a vomitare. Ci soffermiamo sui dettagli delle vomitate, per essere più precisi. Quindi serata molto carina totalmente priva di doppi fini.

Che fatica lunedì. Il lavoro è frenetico, come accade spesso ultimamente. Arriva, come una doccia gelata, la rivelazione che il nuovo piano di marketing è passato interamente nelle mani del mio capo. Che ha troppo da fare per seguirlo sul serio. E per farlo seguire anche a me. Insomma dopo i 2 passi avanti abbiamo immancabilmente fatto i 2 indietro. Calpestando il mio barlume di entusiasmo.

Che fatica martedì. Mi chiama il Tz, alle prese con un corso di sub che sta tirando fuori ad una ad una tutte le sue ansie. Ha bisogno di parlare, ma soprattutto di capire cosa fare. Io lo ascolto e a malincuore rispondo.

Che fatica mercoledì. Anche la serata è di "lavoro". Un certo matrimonio si avvicina e bisogna organizzare un mucchio di cose...

Che fatica giovedì. Sono in giro a fare store check e sbaglio strada, imbocco lo svincolo sbagliato della tangenziale e mi trovo in direzione opposta, in coda... Esco dall'ufficio alle 19.40 e ancora "lavoro" per organizzare un certo addio al nubilato.

E in mezzo a tutto questo marasma il Xmas.
Puff Puff... Che fatica... 4 messaggi per capire se c'è ancora un buchino per me nel tuo cuore...

1 commento:

Anonimo ha detto...

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