16 giugno 2008

La crisi dei 30 (parte prima)

Alla fine mi scopro piena di vizi di forma. Alla fine mi scopro 'corrotta' dai timori, dalla noia e dalla rassegnazione.

Quasi non me ne sono accorta e mi ritrovo completamente trattenuta nei gesti, nelle cose che dico, nel modo di relazionarmi all'altro sesso. La cosa mi è sembrata evidente durante il week-end con A. Non l'avrei davvero pensato di me qualche mese fa. Eppure...

Ho lasciato Milano con la sensazione di non aver fatto abbastanza. Di non avergli mostrato abbastanza. Realizzo che osservo, ascolto, sorrido. Ma mi faccio conoscere poco. Non esprimo giudizi, non condivido i miei pensieri, non mi sbilancio.

E' nel gruppo che dò il meglio di me. Quando sto in mezzo alla gente, quando è il mio lato "pubblico" ad essere messo in gioco e non quello più intimo. E se imposto la relazione con un Lui da amicona allora sono davvero brillante. Ma se questo Lui mi piace un pochino, ecco le resistenze, l'abitudine a limitarsi, l'istinto di difendersi.

Lo sai che sei una persona che mette di buon umore? (Certo, come no.)

Mi ha fatto piacere che tu sia venuta. (Non sei mica obbligato a dire per forza qualcosa di carino.)

Vieni a trovarmi su a Berlino! (Seeee. Ma se neanche mi risponderai più ai messaggi!)

Non è divertente dubitare sempre di tutto. Accorgersi di stare sulla difensiva, sentire di avere tanto da esprimere e ritrovarlo ancora lì, inesploso.

Nessun commento: