29 giugno 2008

Come un raggio di sole

Mi sto dedicando alla musica dal vivo.
Man è un ragazzo che viene a fare sub e organizza mille eventi musicali in città. Dopo non poche insistenze ho deciso che era il momento di approfittare della sua disponibilità e ieri sera sono finita ad un concerto di musica blues, in una cascina di Custoza, con una cantante davvero brava.
Ero stanca morta, sfasata sia per la nottata vorticosa di ieri che per il pomeriggio caldissimo passato sotto il sole a cercare di recuperare un livello abbronzatura decisamente sottotono per i miei standard. Ero talmente stanca che non sono riuscita ad anticipare un passaggino in Piazza per incontrare MisterX, che qualche ora prima mi ha fatto sapere di essere in zona.
L'inettitudine degli ultimi tempi ogni tanto lancia qualche sfida, e ogni tanto si vede che la lascio ancora vincere.

Alle 2.50 sto entrando in casa. Il cellulare suona. Giuro che volevo invitarti su... Meglio che sia andata così, Man.
Il cellulare suona ancora. Ciao! Ancora in giro? Si beve l'ultimo? MisterX è insoddisfatto della sua serata. Indugio un po' via sms ma alle 3.20 sono da lui e mettiamo finalmente il punto a quella notte rimasta a mezz'aria tempo fa.

Il mattino dopo il sole entra già dalla finestra del soggiorno, spalancata, mentre io le vado incontro. Devo ancora andare a dormire ma la luce dorata riflessa dai mattoni rossi dei palazzi storici del centro mi chiama. Mi affaccio. E il calore sulla pelle nuda mi dà quella pienezza di cui ho brama, quella soddisfazione che sto ritrovando.



Mi sto ritrovando.

Chiudo gli occhi cullata dallo scrosciare dell'acqua nella fontana, il calore di questo sole guaritore imprigionato in ogni centimetro di pelle e poi sotto, nella carne, fino all'anima.
Quando li riaprirò farà più freddo in questa stanza. Ma io avrò ripreso a risplendere.

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