15 agosto 2009

Ferragosto

In una manciata d'ore chiudo un Ferragosto e ne apro un altro.
Ho passato la giornata e poi la notte sul lago, con le mie bombole sulle spalle, la birra, una tendina a separarmi dal cielo stellato. Ora infilo il casco, nel bauletto della moto un abito leggero e le scarpe per ballare il tango. Dal tramonto all'alba a bordo piscina, un centinaio di km più in là.

Mi viene a prendere una persona di cui conosco solo la risata, che non può passare inosservata, e l'abbraccio con cui mi guida attorno a sè sulle musiche sincopate e gracchianti di vecchi dischi argentini, facendomi girare la testa.

Spero di ballare fino a perderla, la testa!

1 commento:

Aluya ha detto...

Com'è andata? Persa? E' ancora lì?
:-) Lamps
A.