14 agosto 2009

Temporale

Mi ipnotizza.

Corro sul balcone a mettere in salvo i miei fiori (e già fa impressione sentire che io, proprio io, l'antibotanica in persona, l'orrore di ogni ciuffo verde, il demone dei giardinieri possiede delle piante. Vive. Cioè ancora vive!). Tiro dentro il basilico, il rosmarino, le roselline. Metto al riparo gli ibiscus e i geranei, compreso il loro bruco. Che in tempi di disgrazie anche le vecchie inimicizie si superano.
Poi mi piazzo sulla mia nuova panca da giardino in legno bianco.

Ogni tanto io e la Jessy ci miagoliamo qualcosa.

Lo scrosciare della pioggia, i lampi, il rombo del tuono costante, senza interruzioni, che come un boato di fondo fa la base. Se ti concentri sulle luci, sulle schegge di gocce bagnate che ti arrivano addosso, il rombo costante dei tuoni lo puoi quasi dimenticare. Come i miei pensieri.

2 commenti:

Aluya ha detto...

I tuoni li puoi dimenticare, i lampi no, loro sono belli, energia allo stato puro, un po' come i tuoi pensieri...
Un sorriso.
A.

Michela ha detto...

Lamps...