06 febbraio 2006

Come una banderuola al vento

O una mercenaria. O un cane affamato che gira il muso ovunque compaia un tozzo di pane. O una puttana che si dà al miglior offerente. Sono io negli ultimi giorni, professionalmente parlando s'intende. Sono la controparte ideale dell'Head Hunter: una persona assetata di successo e soddisfazione e voglia di fare, assolutamente motivata per ogni posto in cui fa un colloquio. Escluso il postaccio di sabato, che ricorderò per sempre come la sede del peggior colloquio della storia umana.
Dall'ottavo piano della multinazionale dove sono finita stamattina (anche questo del piano potrebbe essere un segnale, no?), indicavo a Francy dov'era parcheggiata la mia macchina: Lì, la vedi? Un po' più avanti della bandierina dell'elicottero! Sorvolando sul fatto che sì, c'è una pista per l'atterraggio degli elicotteri proprio lì sotto, la bandierina (di quelle a tubo con le strisce bianche e rosse) se ne stava triste e sgonfia come un preservativo usato. Io pure, dopo aver parlato per ben un'ora e mezza di tutto quello che mi riguarda, comprese le mie uscite serali dopo il lavoro... Certo, avrei potuto rispondere che sto a casa di fronte alla tv a lavorare a maglia, e tecnicamente non sarebbe del tutto sbagliato, ma tra le immagini che mi sono corse in testa quelle relative a festini gay, fiumi di alcol ingeriti e generosamente restituiti alla strada, e preservativi poco somiglianti a bandieruole sgonfie erano decisamente in maggioranza.
Di quest'ora e mezza sotto torchio ricorderò sempre la faccia delle mie interlocutrici nel momento in cui ho iniziato a spegare di cosa mi occupo attualmente: incredulità e pena. Se non le ho mosse a commozione poco c'è mancato...
Banderuola al vento, dicevamo. La Jena sostiene che ieri mi ha vista finalmente tranquilla dopo che negli ultimi giorni ho attraversato tutti gli stati d'animo contemplati dalla natura umana (ma forse durante lo sfogo all'aperitivo ti sei ricreduto, o no?). E infatti mi sento letteralmente esausta... Però so che non è ancora finita e sono destinata a qualche altro sbalzo di autentica isterìa.
Uno spettacolo da non perdere, prossimamente sui vostri schermi.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

da questo punto di vista siamo proprio agli antipodi...banderuola pure io ma non per il lavoro. su quel piano faccio fatica ad immedesimarmi nelle tue ambizioni...è un argomento che al momento non vivo..forse adagiata a una situazione sicura e privilegiata rispetto al mercato, sebbene poco "fascinosa". non lo so, forse un giorno mi sveglierò e cercherò altro...per ora riesco solo a pensare alla casa e alle mie pippe mentali col sesso opposto. aiuto gulp!smack

Anonimo ha detto...

Ciao Michi.
Era un secolo che non guardavo il tuo blog.
Con stupore ho visto che lo tieni ancora costantemente aggiornato. Io invece ero convinto che durasse poco...
Le mie migliori amiche, i miei alter ego "maschili", le mie sorelle, sono ora entrambi a Milano... Non mi sento solo ma sono un tantino triste.
Un bacio
S3ppo

Michela ha detto...

Streppo! Ma sai quante "riunioni di famigghia" potremo organizzare ora che la sister n.1 ha UNA CASA?! Dai dai! Smack.

Michela ha detto...

Cloty, secondo me invece ti ci puoi immedesimare. L'ambizione di cui parlo riguarda la soddisfazione personale del fare qualcosa che giorno per giorno ti fa crescere e ti dà soddisfazione... Nulla a che vedere con "posti di potere" o "scalate sociali"! Semplicemente non me ne faccio niente di scaldare una sedia e prendere soldi senza avere nemmeno un briciolo di responsabilità perchè la gente attorno mi considera "solo una stagista"... HO VOGLIA DI FARE! CAZZO APPROFITTATENE!
:)

Anonimo ha detto...

.....è un bel momento,chat,anche se a te pare il contrario...sei carica...e purtroppo io non ti vedrò all'opera!!...carine le descrizioni delle tue nottate!!!..mi fanno tenerezza,ma come te lo spiego?...è un film che ho già visto...e sono felice che sia sempre sostanzialmente uguale,che ci si diverta tra una sbronza e l'altra,tra un pianto e un sorriso,un incontro di sesso e una sbandata pazzesca,tutto sommato allo stesso modo.Erano gli anni '80....non c'erano cellulari palmari e pc...ma era assolutamente la stessa cosa.Traduzione:questi strumenti non servono a un cazzo!!! :=))
P.S.:Quanto al lavoro,sono certo che qualcuno si accorgerà del tuo talento!!(MA...PERCHé TI ESAMINANO SEMPRE DELLE DONNE??SECONDO ME NON è UN PUNTO A TUO FAVORE:SEI TEMIBILE PER IL PARCO MASCHI A DISPOSIZIONE IN AZIENDA...SAREBBE MEGLIO SE PROVVEDESSERO gli ometti,AVRESTI PIù CHANCES..SE NON SONO FINTI,O GAY...BACI DA NONNO FRANCO!

Michela ha detto...

Ora torno a casa, m'infilo una bella giacca cromata blu con 7/8cm di spalline, pantacollant e Superga, mi cotono un po' i capelli alla Francesca del GF, spengo il cellulare e mi fiondo al Plastic, che sono sicura mi fanno pure entrare! Che ne dici Scaf? ;-)

E non ti preoccupare, che mentre facevo tappezzeria aspettando di entrare al colloquio sono riuscita ad imbarazzare uno incravattato che passava di lì... Posso perdere il pelo, ma i vizi me li tengo ben stretti! :D

Anonimo ha detto...

Alla quarta riga (su "una persona assetata di successo") avevo letto male l'ultima parola. Può capitare, di dimenticare per strada tre lettere, quando si parla di te, no? ;P

Anonimo ha detto...

Banderuolona stasera sventoli sempre allo stesso locale??

arro

Anonimo ha detto...

No. Non mi sono (ancora) ricreduto. Anche se stamattina dai tuoi SMS traspariva una certa elettricità.
J.

Anonimo ha detto...

TESORAAAAAAAAA vedi che ho aggiornato il blogghino...corri corri...

Michela ha detto...

Hai detto elettricità? Da ieri qualsiasi cosa mi sfiori i capelli mi trasforma istantaneamente in un casco di banane. Quindi stasera, al solito posto, mi riconoscerete da lontano!
Dev'esserci elettricità nell'aria...