09 febbraio 2006

Evvai col relax

Quanto è difficile ritagliarsi un momento di relax nella frenesìa dell'unica pseudo-metropoli d'Italia? Giudicate voi.

Esco dall'ufficio alle 19.45 lasciando la solita check-list con le cose da fare il giorno dopo (significa 1.Che sono uscita ben oltre l'orario normale 2.Che non ho finito di fare quello che ho iniziato). Percorro il marciapiede ancora costeggiato da cumuli di neve che con le temperature polari delle ultime 72 ore diventano sculture di ghiaccio astratte (3.Un piede messo male e potrei rompermi qualcosa). Raggiungo la macchina e cerco di aprire la portiera con il minimo contatto cutaneo digitale, perchè vicino a dove lavoro c'è un deposito di terra con conseguente fastidiosissimo passaggio di camion che inzozzano la raffinata carrozzeria della Belgiomobile (4.Se tanta polvere si deposita ogni giorno sulla mia macchina... quanta finisce nei miei polmoni?).
A questo punto sono pronta per affrontare i circa 50 minuti che mi servono per coprire la distanza di 9,5 km che mi separa da casa (5.Quanto tempo sprecato). Inizio a pulire convulsamente il parabrezza con il liquidino, ma non noto gocce sul vetro... il terriccio deve essersi depositato proprio vicino all'augello per cui lo schizzo è deviato e finisce quasi completamente su tettuccio, finestrini delle macchine vicino, motorini di passaggio e... udite udite... lunotto posteriore. Da brava massaia che non butta via niente pulisco il lunotto posteriore. Senonchè fa talmente freddo, o la macchina è talmente sporca, che sul vetro restano tracce, probabilmente indelebili, del passaggio delle spazzole (6.Ho la macchina che fa schifo).
Arriva il momento clou della serata, il Coglione Isterico, entità particolarmente nota nel milanese. Si tratta di un idiota che sfoga le sue frustrazioni, certamente derivanti da un'insoddisfacente vita sessuale, suonando il clacson a caso senza capire che NON POSSO SPOSTARMI DA DOVE MI TROVO visto che devo immettermi in Ripamonti e ho un tram fermo a 2 cm dal muso della macchina (7. Se i mezzi pubblici funzionassero meglio potremmo evitare di ingolfare le strade).
Superato anche questo momento difficile e raggiunta la circonvalla posso inserire finalmente il pilota automatico, notando con piacere che anche il condizionatore ha iniziato a scaldare l'abitacolo. Allora infilo l'auricolare del cell (8.Le radiazioni elettromagnetiche mi faranno bene, nel mio stato?) e inizio a chiamare. S3ppo per chiedergli di accompagnarmi a fare qualcosa di rilassante nel week-end, tipo terme/sauna/idromassaggio. Ma non risponde... La Cugi allora, che di relax se ne intende essendo estetista. Mi risponde mentre sta attaccando il fornelletto della ceretta. Inizio a spiegarle cosa mi succede negli ultimi giorni però non riesco a finire... Sto piangendo. Perchè sono agitata e non sopporto l'idea che il mio corpo reagisca senza di me. Non riesco a controllarlo e questo mi spaventa. Da morire. (9.Cazzo, non ho un minimo di autorià nemmeno su ciò che mi appartiene) .
Arrivo sotto casa un po' in trance. Cerco di acquisire un'aria presentabile, salgo, sorrido alla zia, riassumo la giornata in 2 parole e inizio a riempire la vasca. Devo prendermi un momento per me (10.Elogio della solitudine).
Appena sfioro con la punta delle dita dei piedi l'acqua calda sento i muscoli che si distendono, come dopo una gara di corsa. Come se avessi corso per giorni e giorni, senza accorgermene. Tutto quello che è successo di recente, i colloqui, le aspettative, le attese, le prospettive, ho sempre pensato si trattasse di stimoli, stimoli positivi, cose belle, in grado di dare energia. La Cugi mi ha risposto senza neanche un briciolo di esitazione: il fatto che siano stimolanti non vuol dire che siano rilassanti! E io che non ci avevo mai pensato... (11.E' già ora di riconsiderare i miei limiti fisici?!).
Ecco, finalmente mi sdraio, appoggio la testa e sono tutta immersa nella schiuma profumata. DRIIIIIN! (12.Nel caso in cui avessi iniziato a credere che le leggi di Murphy fossero ormai fuori moda). So che è mio papà. La zia lo rimanda. Io mi riconcentro sul bagno, ma so che richiamerà e qualcosa mi dice che faccio bene ad innervosirmi (13.E allora ormai è cronico!).
Infatti dopo mezz'ora, giusto per compensare i primi effetti benefici della mia cura anti-stress, mi devo sorbire il suo sfogo perchè il tizio che ho tamponato a fine novembre ha mandato avanti le pratiche con l'assicurazione senza avvisarmi, così io non ho denunciato la cosa per tempo. Il fatto in sè è trascurabile, considerando che col passare dei minuti e delle telefonate tra le parti la cosa si dovrebbe risolvere più o meno bene, senonchè... le parole di mio padre vanno ben oltre l'insignificante incidentino, infilando una ad una tutte le questioni che mi creano ansia in questo momento. Della serie "Mi sono stufato E' ora di finirla con la pappetta pronta Io le cose le ho imparate da solo e se l'assicurazione non paga sai che ti dico?! (questa frase è pessima e c'è in tutti i peggiori film) Che ti fai un mutuo e te la paghi da sola!".

Dopo 27 anni in cui i miei hanno avuto ben poco di cui lamentarsi (eccheccazzo) improvvisamente sembra che io non sia più capace di fare niente. Si sono convinti che io non abbia voglia di lavorare, che la mia massima ambizione sia di vivere a carico loro tutta la vita, e che non abbia un briciolo di senso di responsabilità. Mio papà si è persino messo a fare il mea culpa, confidando al suo amico "di avere sbagliato tutto con me, di avere sbagliato proprio metodo nell'educarmi".
Del resto altrimenti come si spiegherebbe che io non abbia ancora mandato il mio cv all'Ente Fiera?

Sento improvvisamente come una fitta alla mascella...

8 commenti:

Michela ha detto...

Non servono commenti, ok?

Anonimo ha detto...

Commenti no,ma coccole sì. Il fatto che tu abbia fatto due errori di ortografia,dopo non averne fatti da quando ti leggo,la dice lunga...ma non è preoccupante perché transitorio.Quanto al babbo,è uguale a tutti gli altri...e magari avrà anche le sue crisi da 50enne o più...non sei tu a non saper fare nulla,ma gli altri che faticano ad adeguarsi al tuo nuovo status. Mettitelo bene in testa,non filarti nessuno e va' dritta come un treno!Un bacio.

Michela ha detto...

Un errore l'ho trovato: TRANS invece di trance... Ma mi sa che è più un lapsus freudiano!
:p

E grazie dell'incoraggiamento.

Anonimo ha detto...

Mia cara, come la capisco.
Pensi che mio padre mi voleva, e mi vorebbe, diplomato presso un Istituto Tecnico, molto rinomato per la sua grettezza e involuzione culturale, che apre diversi sbocchi in realtà quali GRANDIMOTORI, OLEODOTTI e/o FINCANTIERI e/o FERRIERE varie.
Ma le pare?!? Sporco, sudore, fuliggine, odori sgradevoli, calendari con donnacce sovrasproporzionate, colleghi capaci solo di soddisfare con avidità i propri bisogni viscerali a breve termine e dotati di capacità linguistiche che si esauriscono in soggetto-predicato verbale-complemento oggetto...
Direi che non ci siamo proprio. Meglio povero e precario che vivere in un mondo così. Potrei perdere completamente l'appetito e quindi lasciarmi morire.

Diciamocelo, i genitori spesso non sanno gestire e relazionarsi con ciò che hanno generato, soprattutto se sono stati fortunati. Come nel nostro caso ;)))

Per un eventuale weekend riparatore all'insegna del benessere e del relax mi consideri pure di compagnia.

Baci.

Informalmente,
Marco Eugenio

Anonimo ha detto...

Uno è freudiano di nuovo:l'AUGELLO!Si chiama"Ugello",ma forse scherzavi o pensavi ad altri augelli...ihihihi!L'altro è "inZozzano"con la ZETA invece che con la ESSE!!Ora sei CITTADINA ROMANA ONORARIA!!auahauhauhauhah!Poi ce n'è un terzo,venialissimo(accento grave invece che acuto su una "é":errore di battitura)...Cmq il mio non è incoraggiamento ma stima:sapessi quante cose si capiscono dalle scritture di un blog...credo di poter dire che non hai davvero motivi per serrare le mascelle...e molti per aprirle,per urlare al mondo(e ai tuoi)che sei adulta ed hai dignità e vita propri.Credo che ancora tu sia,x loro,la bimba di casa...per me,che non sono un genitore,sei una DONNA...
Baci.

Michela ha detto...

Inutile precisare che "sozzo" non l'ho mai detto e mai lo dirò, esattamente come "fica" e come "fare all'amore".
Riguardo all'augello... mi sembrava si accompagnasse bene al trans di cui sopra!

*******

Signorino Rottermeier, quanta saggezza trasuda dalle sue parole! Ma priva di olezzo e spiacevoli tracce umidicce.
Sono semplicemente onorata che lei mi abbia offerto la possibilità di incontrarla di persona... Conto di realizzare questo mio recondito desiderio al più presto!

E ancora grazie per l'incoraggiamento.

Anonimo ha detto...

non sono qui x incoraggiarti, sei tu quella che di solito lo fa con gli altri...ergo rilassati e sorridi perchè: a)quando mai avremmo desiderato una vita standard e convenzionale? b)oltre a tuo padre hai un'altra famiglia! c)oggi è uscito il nuovo video di madonna!
un bacio, con tutto l'affetto del mio cuore whale-size ;-)
s3ppo

Michela ha detto...

Un po' di glitter sul mio blog ci voleva proprio... Grazie sorellina!