03 marzo 2006

Una serata "un po' fusion"

Lui: Ahò la festa dell'arta sera arroma ti sarebbe piaciuta, era davvero stronza! L'ambiente un po' in stile centro sociale, però pariolo...
Lei: Mmmm, pariolo non direi, forse era più fusion...

Appena seduta questa ha iniziato a parlare così. E io che ero già provata dal locale deserto, dal buffet che avrebbe sfigurato pure in tempo di guerra e dalla compagnia non proprio esaltante, non ho potuto fare a meno di pensare che probabilmente non mi sarebbe stata simpatica. Soprattutto perchè dopo aver detto la parola fusion non si è messa a ridere. Cioè era seria...
Giro lo sguardo verso la Cugi, con un sorriso mi dice lo sapevo che non ti sarebbe stata simpatica! Ma è così facile capire quello che penso?
Mi rigiro dall'altra parte e colgo altri sprazzi di conversazione: conosci quella zona, conosci quell'altra zona, no perchè il triennio di ingegneria era dall'altra parte, lì c'è quel locale, dillà ce n'è un altro, se ti piace il whisky devi assolutamente andare al Rive Gauche...
A questo punto non penso che mi stia antipatica solo lei, ma un po' pure lui.
Cerco una scappatoia e mi rivolgo al tipo seduto accanto alla Cugi, appena tornato da un affondo sulla tipa che tempo fa gli piaceva e che ha scoperto essere single da poco come lui. Sta rispondendo alla Cugi che la ragazza appena arrivata è la migliore amica di quella che gli piace; era un'amica del suo ex e sono rimaste legate da allora. Rifletto un momento e commento che io non ho mai tenuto gli amici dei miei ex, chissà perchè. Risponde Beh, io non penso che solo perchè una persona era amica di un ex non meriti di restare mia amica, che non è assolutamente quello che ho detto. Eliminato, avanti un altro.
Ormai quasi senza speranze scorro oltre, accanto c'è il napoletano che ho preso di mira all'inizio: silenzioso, un po' imbarazzato, certo, ma pure troppo serio e soprattutto che si prende troppo seriamente. No, con lui non voglio ricominciare a parlare. E allora non mi resta che tornare all'inizio.

Lei: Tu non puoi capire che figata Porto Rico!
Lui: Fai immersioni quando sei lì?
Lei: Non ho il brevetto... Però faccio surf.
Lui: Quale?
Lei: Da onda. E sto imparando pure il kyte, infatti al prossimo viaggio me lo porto su. C'è uno con cui mi scrivo su msn di Porto Rico che ieri m'ha detto 'Ho fatto 8 piedi!' 3 metri, cioè non so se rendo!

Ed è in questo preciso momento che realizzo che è ora di tornare a casa.

5 commenti:

Michela ha detto...

Dedicato a J.
Con affetto!

Anonimo ha detto...

Grazie per la dedica. Molto apprezzata.
Comunque non era whisky.
Era Rum.

J.

Michela ha detto...

Ah ah! Me lo ricorderò la prima volta che capito a Roma!
Com'è Den Haag?

Anonimo ha detto...

Den Haag la consco poco. Ci sono stato di passaggio anni fa, e non la ricordo molto bene.
A'dam invece è sempre piena di fascino. Specie nei suoi vicoli più nascosti.

Ma davvero ti ero diventato antipatico?

Michela ha detto...

Ahahah!
Ma no dai! Non tanto almeno... ;)
Mi faceva sorridere sentirvi parlare di posti di Roma, di strade, locali... L'avrei fatto anche io.

Amsterdaaaam, Amsterdaaaam!
E la mamma di Del Piero è in vetrina ad Amsterdam! Uè!