21 aprile 2006

Bye bye signor Scott

AMENITA' DALLA SCOZIA (parte seconda)
Martedì mi sveglio alle 5, alle 5.30, alle 6. La sveglia è alle 6.30 e ovviamente il mio sonno pesante inizia 10 minuti prima. Mi alzo in ritardo e la mia colazione al cospetto del Sig. Scott non può durare quanto vorrei: alle 7.45 ho l'ennesimo treno che mi porterà a Kirkcalny, lungo il versante opposto della baia di Roth. Durante il tragitto studio, tanto per cambiare, e mi rendo conto che ancora non ho pienamente realizzato cosa sto andando a fare. Scendo ad una stazione più grande della altre (cosa che mi rincuora). Come da accordi telefono al mio referente per farmi venire a prendere in macchina ma... non risponde. La mia non chalance inizia a vacillare: dimenticata in un paesino sperduto della Scozia, abbandonata a me stessa e in balìa di una bora gelida che s'insinua tra le fessurine dei gancetti di metallo della mia camicia lilla... Che sia questa la mia fine? Dopo mezz'ora finalmente l'azienda risponde e mi chiede un indizio per riconoscermi: ma come, il mio inconfondibile Italian Style non basta?! Forse che farei meglio a specificare che sono quella statua di ghiaccio antropomorfa con i calzettini a rete rosa?! Opto per un più British ho una borsa arancione e ricomincio ad aspettare. Aspetto così tanto che perfino i controllori della stazione vengono a chiedermi se mi sono persa... Alle 9.25 arriva finalmente il mio autista: ha 19 anni e scopro che è uno stagista, cioè praticamente un collega. Merda... Ci inoltriamo nella campagna. In mezzo a queste distese d'erba, a questi steccati ondulati, a queste casupole un po' traballanti ho una visione: io, in pieno inverno (che essendo il doppio a nord del Belgio verrà buio alle 2.30 del pomeriggio), chiusa nel mio cottage con 3 gatti sulle gambe che il lavoro a maglia di fronte al caminetto (elettrico), in mezzo alla più totale desolazione, che se apro la porta l'unico suono che sento è beeeee delle pecore mie vicine di casa... Almeno avessi un fidanzato da portarmi dietro! Torno in me appena scorgo il logo dell'Azienda Produttrice di Cosi in Metallo infilato su un prato a ridosso della strada: nascosto tra gli alberi c'è una specie di hangar prefabbricato in cui lo stagista mi accompagna. Gli uffici sono ricavati al'interno di questa struttura da prima rivoluzione industriale che a me ricorda l'aeroporto (parole grosse...) di quella volta nelle Filippine che il mio aereo da 17 posi è atterrato sull'erba. Il Tizio con cui ero in contatto via mail si è sposato sabato e deve avere meno dei miei anni. Mi sorride con un incisivo decisamente sproporzionato rispetto a tutto il resto. Poi, all'improvviso, mi si materializza davanti il Gobbo di Notre Dame che camminando tutto storto, dietro un paio d'occhiali spessi 2 dita con le protezioni laterali, mi accompagna a visitare l'azienda (piuttosto una fabbrica direi). L'apice della mia giornata è il momento in cui mi porge amorevolemente un paio di tappi per le orecchie, strizzandoli tra le dita con enfasi e infilandoseli nelle orecchie tutto compiaciuto, per farmi vedere come si fa. Non so se mi spiego: io tutta precisa col mio tailleurino, la camicina lilla e le scarpette da Cenerentola che cerco di stare dietro ad un gobbo che inizia ad illustrarmi i loro prodotti: il 50% non lo capisco perchè ha un fucking Scottish accent, l'altro 50% sono cose tecniche per cui non le capisco lo stesso. Il tutto coi tappi alle orecchie! Mi viene da piangere tanto è grottesca tutta la situazione e a poco serve attivare il "Santino mentale", cioè l'immagine del mio prof di Hdemia che ribadisce quanto sia importante per un uomo di marketing sapere tutto della produzione. Ma parliamo della preparazione di cui ho dato prova al colloquio vero e proprio. La traduzione dall'Inglese al Francese di un modulo per candidarsi come Agente di Vendita (con la tastiera del pc inglese -> senza accenti), un'altra traduzione dal Francese all'Italiano sulla soddisfazione dell'amministrazione di un ospedale per il rifacimento della hall di ingresso a mò di bosco, e una presentazione in PP che avrei dovuto preparare in 15 minuti (tempo che solitamente non mi basta nemmeno per decidere l'accostamento dei colori) su come implementare una strategia internazionale... da esporre davanti e tre persone! E questi tre alla fine mi chiedono Bene signorina, allora com'è fare business in Francia? Ma signori miei belli, io che ca§§o ne so?! C'ho forse scritto Francia da qualche parte sul cv?!? A questo punto voglio fuggire già da almeno un'oretta. E se per caso mi resta qualche dubbio ci pensa uno dei 3 saggi ad illuminarmi chiedendomi se questa posizione PERMANENTE per me è solo un'esperienza temporanea, della serie un PAIO D'ANNI e poi via, oppure una prospettiva di carriera più a lungo termine. Quasi casco dalla sedia associando paio d'anni a visione di me nel simil-cottage coi gatti a fare la maglia. Dopodichè realizzo che i concetti da associare sono permanente e unica forma di vita = pecora e per fortuna quando mi risveglio dalla catalessi sono già sulla via del rientro, nella macchina con lo stagista. Il COLLEGA STAGISTA, che tutto emozionato dichiara candidamente che è la prima volta che guida da solo fino a Glasgow...

16 commenti:

L'Arrotino ha detto...

AIUTTTTTTTT!
Come hai fatto a liberarti dai sequestratori e scappare quindi?
Aahahah

L'Arrotino ha detto...

Ha qualche problema oggi blogspot o io? Questo è il problema...

Anonimo ha detto...

....quando non si ha un cazzo da fare,si scrivono puttanate,scozzesi o no,sconvolgimenti(?)ormonali e amenità varie. Ora,dico io,con quello che succede in Italia e nel mondo di questi tempi,MAI,DICO MAI,UNA RIFLESSIONE:credo che la "bionda dentro" ed altri abbiano il cervello che è in libera uscita...con biglietto di sola andata x altri luoghi,più salutari.E poi,mentre la gente comune non mette insieme il pranzo con la cena,me li figuro questi futuri tagliatori di teste,fortunati possessori di conti in banca paterni e carte di credito guadagnate non si sa bene come in giro con la borsettina da fighetti...inseparabile laptop e palmarino,che non si sa bene a che cazzo serva...MAI PENSATO DI ANDARE A LAVORARE..PER DAVVERO???a farvi il culo???provate...fa bene alla salute.E non serve nemmeno andare in palestra.Mi si perdoni qualche licenza sintattica,ma fate troppo incazzare per badare alla forma.

Michela ha detto...

Ebbene NO, caro Anonimo, qui non si fanno riflessioni sul mondo. Se ancora non te ne sei accorto questo è il MIO blog. Nessuno ti obbliga a leggerlo. Nessuno ti chiede un parere. Se hai cose più interessati da scrivere non farlo qui. Grazie.

Anonimo ha detto...

Anonimo tanto nobile e impegnato, di intelligenza, razza e cultura tanto superiore, ma perchè cazzo non te ne torni ai tuoi corsi sulla filosofia delle cimici per pallidi emaciati sfigati e depressi e ci lasci in pace, noi e il nostro meraviglioso glamour scintillante e dorato mondo dell'inutile e del superfluo?

richmond?? ha detto...

mamma mia..
acidume a palla..
allora ci penso io a fare una
RIFLESSIONE SERIA:

mi guardo allo specchio-
senza sorridere.

eh eh eh..
altro che bartezzaghi..
molto haiku, per di più..

Anonimo ha detto...

ahahaha sapete cosa mi fa ridere?? che l'anonimo qui sopra, evidentemente, non ha un cazzo da fare tutto il giorno se si rintana in questo blog per cercare discorsi sul mondo e sui problemi della nostra società... un blog è un diario virtuale, e ognuno ci scrive quel che cazzo gli pare... un blog è uno spazio creato da una persona che decide in piena libertà quali caratteristiche dargli. Io, ad esempio, cancello qualsiasi commento di carattere politico, per scelta, perchè non voglio si affrontino dibattiti pesanti sul mio spazio personale... che è nato come un'occasione di sfogo sulle mie pippe mentali... e come occasione di confronto con chiunque abbia piacere a passarci e commentare.

se un blog non piace, non ci si va. punto e basta.

già la vita di ogni giorno può essere dura o pesante, ognuno con i suoi problemi, se un blog è spensierato benvenga... se non ti va bene, caro anonimo, vattene su altri blog.

oh
e soprattutto non ti permettere di giudicare Chatoù senza neanche conoscerla. non ti permettere proprio.
ariaaaa sciò

Anonimo ha detto...

senti robertspierre de' poverelli... và a farte un giro và... e se trovi qualcuno che te se fila non farcelo sapere.

L'Arrotino ha detto...

Ciao bella gente ben rientrati del ponte!! Vi trovo sereni e rilassati eh!
Altro che La Fattoria...questo blog si che è la nuova frontiera del realty show!

W chatoucheè...com'era tommy cruise?

Michela ha detto...

Oh, finalmente si tocca un argomento degno di attenzione!

TOM CRUISE è GNOCCHISSIMO.
Anche dal vivo. Soprattutto se riposto su un palco che ne camuffa l'altezza. E a distanza di sicurezza, così non viene in mente di cercare la fede all'anulare. Non si nota nemmeno che è un OT III di quella cagata fantascientifica di Scientology!

Anonimo ha detto...

Tom oh Tom... amore mio ma perchè ti ostini a negare l'evidenza?

L'Arrotino ha detto...

Ohhhh beneeee!! E nonostante ti abbia vista è ancora sposato con la holmes?! ahuahuahua

Anonimo ha detto...

A parte che la Holmes non l'ha ancora sposata.

Comunque, bello non l'ho mai trovato. E non capisco come possiate ancora considerarlo degno di nota dopo la pagliacciata da Oprah Winfrey.

Mi dissocio assolutamente.

Michela ha detto...

Miiii, come sei riggida!!! on tutti i difetti che si possono trovare in un uomo direi che una pagliacciata da Oprah Winfrey è trascurabile!

Anonimo ha detto...

La Scozia mi manca,
la Francia un pò meno,
non parlo dell'Olanda, troppi dolori di cuore,
e di Roma che dire?
Solo il pensiero di voi due che la percorrete in lungo e largo me la fa sospirare.
E piacere è stato il sapervi insieme, regalandovi compagnia a vicenda.
A presto

Zino

Michela ha detto...

Che belle parole, Zino... Grazie.