20 luglio 2007

Bando alle riflessioni (l'Allegra Casinista in trasferta)

Come ai bei vecchi tempi l'Allegra Casinista si appresta all'ennesima trasferta milanese, stavolta in compagnia di Capa (ancora per molto?).

La partenza è prevista per le 11.46 con Intercity sul quale incontra le sue compagne di viaggio: Capa e Moglie del Presidente. Il viaggio è piacevole grazie alle pizzette che Collega 7 le ha fatto recapitare per il suo compleanno ma nasconde anche qualche insidia (rischi di contrarre erpes contagiosi da Moglie di Presidente, rischi di rovesciare thè freddo su giacchina di lino di Moglie di Presidente, rischi di dire qualche cagata alla presenza di Moglie di Presidente, rischi di ricevere telefonate da potenziali nuovi datori di lavoro alla presenza di Moglie di Presidente e Capa).

Stranamente va tutto più che bene. La visita nel tempio del Lenzuolo di Carta Stampata Per Eccellenza, con tanto di doppia porta e sala riunioni elegantemente rivestita di boiseries, il giretto da Paul Smith e l'ape con Capa, il follow-up dell'ape al Mom e il post-ape col Nutella.

Ahimè, in quest'idillio una nota dolente: l'appuntamento nel Reame del Laghetto di Pavoni Leprotti e Masurìns spostato nel pomeriggio del giorno seguente, inizialmente destinato al sacro rito della revisione capillifera. Ma Capa è bendisposta a dispensare la Giovane Apprendista Casinista dall'incontro con l'Ufficio Stampa se la ragione è tanto importante... Quindi il Piano B prevede: notte di sesso estremo dal Nutella, levataccia (del tipo "occhiaia felice"), sessione di parrucco, ricongiungimento con Capa e Ufficio Stampa, incontro sulle rive del Laghetto di Pavoni Leprotti e Masurìns, rientro rapido a casa con tentativo di estorsione riguardo alle personali prospettive lavorative.

Andiamo con ordine.
All'incontro con il Nutella la nostra eroina è già ampiamente oltre il suo livello di tolleranza alcolica. Pochi sono dunque i dati raccolti sull'effettivo andamento della nottata.
Ma si sa che la mattina ha loro in bocca (ORO!), così la sveglia suona alle 8.20 e la Simpatica Casinista si alza senza esitazioni. In testa un unico obiettivo: Sconfiggi la Ricrescita!
Memore delle recenti esperienze di viaggio, nel corso della toeletta mattutina si riserva un momento di raccoglimento per visualizzare l'esatto punto in cui giace, inerme, il Muletto del Cellular Perduto.

Così alle 9.10 salta giù dalla Nutella-mobile armata del suo inseparabile trolley, in tenuta da lavoro casual-chic impeccabile. Il tempo di scendere le scale della metro e controllare l'orario sul telefonino... Ecco, cerchiamo un po' meglio. Sgarfiamo un po' più a destra, anzi no meglio a sinistra. Avventuriamoci sotto portafoglio, acqua, chiavi di casa, trousse per il trucco, scorie varie, taschine inesplorate.... Non è possibile. Il cellulare è ancora sul luogo del delitto, pacificamente attaccato alla presa di corrente del comodino nutelliano. DI NUOVOOO?!
E l'operazione di recupero non è delle più banali.

La sequenza dei fatti vede l'Impareggiabile Casinista rivolgersi ad edicolante e baristi autoctoni per consultare un elenco telefonico e trovare il recapito dell'azienda in cui il Nutella opera. Ma l'oggetto pare introvabile. Allora si ingegna come nessuno meglio ponendo all'edicolante la fatidica domanda:"Cosa devo fare per usare un telefono pubblico?". In tutta risposta le viene offerta una scheda telefonica (alias retaggio preistorico del sistema di telefonìa pubblica nazionale ormai per lo più relegato al collezionismo) per la modica cifra di 5€.
Si prepara dunque ad affrontare il Brontosauro delle telecomunicazioni con il seguente esito:
Tentativo 1: telefono guasto.
Tentativo 2: all'altro capo si ode una voce che ripete convulsamente Pronto? Pronto! Pronto!!!
Tentativo 3: il 412 enuncia il nuovo numero a cui chiamare al quale non c'è risposta.
Tentativo 4: 892, risponde una gentile operatrice addestrata a prosciugare l'importo disponibile, qualunque esso sia. Il Bip degli scatti punteggia ogni sua parola, la lotta contro il tempo è impari. All'ennesimo disperato appello l'Instancabile Casinista riesce a prendere nota 0-bip-2bip-8bip-9bip-7bip-4biiiiip. Yesss! E' il tanto agognato numero (insomma, è una delle aziende più importanti d'Italia cazzooooo!) ma il credito è ahimè esaurito.

Seconda processione in ginocchio al cospetto di Edicolante Autoctono, che non senza stupore le vende una seconda scheda telefonica. Impareggiabile Casinista si appresta a contattare l'importante azienda del paesello (che il paesello l'ha fondato) e scopre con sommo disappunto che il numero... è sbagliato. Mosso a pietà, Edicolante Autoctono, con un filo di voce scossa dall'emozione, ricorre alle doti hackeristiche di Figlia. E finalmente, in un batter di ciglia, al fantomatico numero risponde la voce amica del Nutellino.

Seguono indicazioni più o meno precise su come raggiungere l'n palazzo-uffici dell'azienda per recuperare le chiavi di casa. Incurante del pericolo, per nulla turbata dall'ignoto, con la sua irresistibile carica di simpatia, Magica Trippy Incasinata riesce a circuire un autista di autobus e seguendo le sue indicazioni si porta nella reception del secondo di quei palazzi rossi lì in fondo alla via, seguita dall'inseparabile Amico Trolley. Si fa annunciare e inizia ad attendere.

Passano 15 minuti
(ma quell'altra è lì da più di me)
che poi diventano 20
(deve avere l'ufficio all'ultimo piano dell'ala opposta, ci vorrà un po' per arrivare fin qui)
e ancora 25
(sicuramente ha incontrato il suo capo che gli ha chiesto qualche cosa di fondamentale)
e infine 35.
Eccheccazzo 35 minuti di anticamera?!

All'ulteriore richiesta di contattare l'Ing. Nutella Receptionist sbianca. La voce tremula per abbozzare che si scusa tanto, che probabilmente non ha controllato bene, che ineffetti l'Ing Nutella ha l'ufficio nell'altra sede.

Allegra Casinista non è più tanto allegra. Anzi è sull'orlo di una crisi di nervi. Strattona l' (ex) Amico Trolley sul vialetto che attraversa i giardini serrando la mascella (che al momento pare aver risolto i suoi problemi di contratture) per ricacciare lacrime salate di fastidio. Ma evidentemente il momento fantozziano non ha ancora raggiunto il suo apice. E visto che... piove sempre sul bagnato, a sfreggio (preggio!) dal terreno sbuca minaccioso un esercito di torrette di innaffiamento che hanno la meglio sulla sua magliettina scollata e sulla gonna di lino, chiaramente bianca.

A questo punto il palazzone a specchi azzurrognoli appare tra gli alberi minacciosi come un miraggio, il Nutella come l'ingiudicabile colpevole di tutto, l'insulso agglomerato urbano come un suddito incolto e incivile della grande metropoli, l'Amico Trolley come il parassita insopportabile (e pure zoppo ad un piedino) da sopprimere per non soffrire più.

E questa ricrescita... Tutto sommato non si vede così tanto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sgarfare? Masurìns?
Stai cercando di dare una definizione geografica al target del tuo blog? ;)

Michela ha detto...

Sapevo che avresti riconosciuto. E apprezzato.

Mandi!