01 luglio 2009

Intimamente vintage*

*AAA: l'argomento trattato in questo post è d'interesse prettamente femminile. Tu, uomo che ti accingi a leggere, lo fai a tuo rischio e pericolo e nel pieno delle tue facoltà mentali. Si declina ogni responsabilità.

Mi chiedo come sia possibile che io sia rimasta così indietro in tema di contraccettivi. E non è una questione di secondaria importanza.

Una volta fui la pioniera dell'utilizzo della pillola tra le mie amiche. Del resto fui la pionera di tutta una serie di eventi che segnano l'ingresso nella fase adolescenziale, meglio conosciuti come "diventare signorina", "il primo bacio", "la prima volta". E non a caso le mamme mi affidavano le proprie figlie per comprare i primi reggiseni. Certo tutto questo dopo aver scoperto come nascono i bambini, cosa successa oserei dire in tarda età.

Avevamo 11 anni io e la Clo. Eravamo 2 pischelle emigrate in quel paese piatto e piovoso del Nord Europa. Giocavamo a calcio con gli Italiani, spiavamo da lontano gli Americani, andavamo dietro ai Greci, evitavamo i Turchi, snobbavamo i Belgi. Eravamo in grado di esprimerci comprensibilmente in 3 lingue e nei 10 mesi precedenti avevamo visitato almeno almeno un paio di capitali europee, quando il pacchetto turistico Capitali Europee non era ancora stato inventato. Avremmo potuto snocciolare in un batter d'occhio, senza esitazioni, le nazioni della compagine del Patto Atlantico. Ma spiegare come nascono i bambini... No, quello proprio no.
Un giorno, rientrando a piedi da scuola che avevamo già imboccato rue Finsen, fu la Clo ad aprire la porticina e affacciarsi sul Nuovo Mondo.
Ci vedo più o meno così (e so di sbagliare di poco): 2 nane avvolte la prima in un Lloden scuro con berretta di lana merinos azzurra marchiata sulla fronte dalla C (ti prego Clo, perdonami!), sotto quella gonna rossa coi volants o in alternativa quella gonna scozzese con spillona da balia, calze di lana spesse bianche e scarpa scamociata stile Clarks; la seconda (ma perchè mi voglio così male) insaccata in una giacca a vento fino sotto alle chiappe di colore azzurro sbiadito, calze bianche con la riga dietro e tutte tempestate di pizzo a fiori e completino di felpa violetto con minigonna.
Da due avanguardiste dello stile metropolitano quali eravamo agli sgoccioli degli anni 80, non potevano che uscire codeste parole:
Chat, non puoi capire cos'ho scoperto... Hai presente 'il coso', no? E 'la cosa'? Ecco. Pensa che uno s'incastra coll'altra... E' così che nascono i bambini!!!
Nooooooooo! Daiiii?! Ma che schifezza non è possibile!!! A me avevano detto che era il bacio con la lingua! Io l'avevo capito che non poteva bastare così poco -sapientina- ma così è teribbile!

Il resto della nostra educazione sessuale, per i successivi 3 anni e mezzo almeno, si è interamente fondato sulle paginette in formato tascabile di Top Secret, l'equivalente francofono del Cioè, come avremmo scoperto poi. Tranne una piccola parentesi televisiva... di homevideo per la precisione. Ma questa è un'altra storia.

Tornando al motivo sconcertante di questo post, la mia esperienza in tema di contraccettivi è passata attraverso: Fedra, Practil 21 e qualcos'altro di matrice tedesca, Loette. Poi il nulla. Nel senso che mi sono affidata al minimo sindacale.
La mia idea è che se devo bombardarmi di ormoni almeno sia per qualcosa che ne vale la pena... Non produrre pargoli indiscriminatamente è di sicuro un argomento più che valido, ma nella mia testolina ci vuole qualcosina in più, qualcosa di simile ad una relazione pseudostabile, ecco. E' chiaro che è una presa di posizione discutibile, e ci hanno già pensato a farmi mille ramanzine le ragazze della Comune, ripetendomi le stesse identiche cose che ripeto a mia volta a chi fa come me.

E mentre io ero impegnata a fare e subire ramanzine il mondo si è evoluto.
Già non ho avuto l'onore di usare le trifasiche, ma soffermarsi su questo aspetto significa sottolineare in maniera lampante quanto io sia rimasta indietro. Perchè nel frattempo sono comparse delle cose PAZZESCHE. I cerotti per esempio! Mi pare l'altro ieri che le donne rivendicavano il loro diritto alla pillola e ora basta un quadratino di plastica traspirante piazzato nei posti più impensabili: sotto i reggiseni, sulle chiappe, un polpaccio... E dura una settimana! Cioè invece di avere la sveglia sul cellulare tutte le sere attorno alle 22, come intere generazioni di ragazze hanno fatto, basta che te ne ricordi una volta alla settimana. E' abbastanza chiara la portata di quest'innovazione?
Ancora mi devo riprendere da questa scoperta ed ecco che anche il cerotto rischia di essere soppiantato. Da... da... Non riesco quasi a dirlo. Un anello! Che è il concept che tira di più ultimamente da quelle parti lì, le parti intime. Anche questo è un cerchietto di gomma ma senza la levetta on/off. E dura 21 giorni! Cioè lo posizioni e poi te ne dimentichi per un mese intero! Anzi, puoi anche fargli prendere 3 orette d'aria ogni tanto. Giusto per sentirti più libera.

Ma io dov'ero finchè s'inventavano tutto questo?! Tra le pagine del Cioè?!

2 commenti:

Clo ha detto...

Beh, diciamo così...io sono rimasta alla trifasica!! ma ti giuro che scoprire l'esistenza dell'anello, circa un paio di mesi fa...è stato grandioso!!!

Che ricordi mioddddio!!!
e poi specialmente oggi, mi si è stretto il cuore un pochettino!!
Chat...ti voglio bene!

Aluya ha detto...

Non abbatterti. Considera il rovescio della medaglia: hai sempre badato al sodo ed al risultato. Infatti con una normale vita sessuale non sei rimasta incinta. Ciò vuol dire che i buoni vecchi preservativi (l'equivalente della bassa tecnologia) svolgono egregiamente il loro lavoro e tutti gli altri ammennicoli + o - tecnologici, spesso finiscono per complicare la vita invece che semplificarla. Be happy.
Una serie di Lamps. :-)
A.