09 giugno 2010

Col senno di poi

Certo che col senno di poi mi sento alquanto idiota ad aver dubitato così dei miei.

Perchè avrebbero dovuto prendersela? In base a quale improbabile legge familiare avrebbero dovuto disapprovare la situazione, le mie scelte, la mia vita? La risposta sta nel fatto che per me non è stata una scelta consapevole. A me suona strano dirlo e difficilissimo immaginarmi. Loro, invece, si vede che aspettavano da tempo questo momento. Aspettavano che io mi decidessi a fare il passo che prima o poi fanno tutti. Aspettavano anche una "prova evidente" del fatto che io avessi trovato Uomo. Finalmente.

Sotto sotto sono convinta che mia mamma pensasse pure che fossi diventata lesbica. O misogina. Eheheh.

Mi rincuora rendermi conto che non sono l'unica a tenere tanto all'appoggio dei miei. Ieri Uomo è arrivato da me tutto contento perchè ha dato la notizia a sua madre. In realtà lui si è limitato a piombarle in casa con un sorrisone nuovo e lei ha indovinato. Immediatamente. Dicendo anche bambinA. E aggiungendo la leggendaria frase Sai che per qualsiasi cosa noi ci siamo. E mentre me lo raccontava Lui aveva gli occhi tutti rossi e a stento, trattenendo le lacrime, ha aggiunto con un filo di voce che è tutta la vita che aspetta di sentirsi dire una frase così da lei.

E' che è un gran casino confrontarsi con i genitori durante la metamorfosi. Per tutta la vita facciamo di tutto per non assomigliare proprio a loro. Con il passare del tempo siamo costretti ad ammettere che è inevitabile. Alla vigilia di una nascita, credetemi, persino rassicurante. Che se noi siamo qui ora, e poco poco ci piacciamo e ci vogliamo bene, è gran parte merito loro.

Ci metterei la firma a ritrovare il mio bagigio a 32 anni con la certezza che non gli è capitata nessuna delle tragedie a cui sto pensando da qualche giorno a questa parte.

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