22 giugno 2010

Primo confronto con le altre mamme

Stamattina test combinato.

Di sicuro sapete tutti di cosa di tratta ed io ero l'unica invece che non ne aveva mai sentito parlare (come sto notando piano piano di più o meno tutte le questioni che riguardano gravidanze e bambini), ma in buona sostanza il test combinato, o binario, o traslucenza nucale (TN) serve per ricalcolare il rischio statistico di malformazioni genetiche del bagigio basandosi su alcuni dati relativi alla mamma che vanno oltre quello anagrafico.

In buona sostanza per una donna di 35 anni il rischio di avere un bambino con la sindrome di Down è di 1:350. Per le donne più giovani il dato si abbassa gradualmente, mentre per quelle più v... meno giovani si alza. Considerando oltre all'età anche altri dati ormonali (dalle analisi del sangue) e morfologici (con una eco approfondita sul feto che misura, tra le altre cose anche la trasparenza della plica nucale, da cui il nome TN), si può "correggere" statisticamente il rischio, che diventa "su misura" per te.

Resta pur sempre una previsione statistica, con tutti i pro e i contro... Per cui, ho capito poi, di fatto serve a lasciarti nel tuo bel limbo ovattato se l'esito è un rischio più basso rispetto alla media delle donne della tua età, oppure a mandarti letteralmente nel panico per il resto della gravidanza se invece aumenta.

Vabbè. Noi in linea di massima siamo rimasti tranquilli tutto il tempo. Anzi, pure divertiti a condividere con una decina di altre coppie l'aula e la "lezione" sul test. Il momento brivido è arrivato, in ogni caso, grazie proprio al mio Uomo.

Dopo 20 minuti in cui, all'invito della dottoressa a fare domande, nessuno osava fiatare, improvvisamente Lui alza la mano e si prenota. Non credo ai miei occhi e dentro di me inizio a ripetere ossessivamente il mantra fachesiaunadomandaintelligentefachesiaunadomandaintelligentefachesiaunadomandaintelligente. Sento la Sua voce iniziare una frase, poi un'altra, poi fare reset e ricominciare e finalmente ordinare le parole corrette nel modo giusto e finire con il punto interrogativo.

Apnea. Silenzio.

E poi i suoni arrotondati che escono dalla bocca della dottoressa, inequivocabilmente originaria di un Paese dell'Est Europa, compongono la frase Questa è una buona domanda. Fiuuuu! Ce la siamo cavata!

La seconda fase della mattinata (dalle 8.30 siamo rimasti in ospedale fino al primo pomeriggio) prevedeva invece l'eco. Le mamme prima di noi entravano e poi uscivano in velocità, ridendo, dirette al bar a bere Coca Cola perchè i loro bagigi tranquillini e pacati avevano bisogno di una shakerata per agevolare le misurazioni.

Noi chiaramente no. E stavolta il bagigio non si stava allenando in piscina con gli esercizi sub, ma stava saltellando sulle chiappine. Così, tanto per testare la morbidezza del proprio lato B. Lo trovo geniale. Il Lato B servirà ad attutire ogni sua caduta, nonchè a parare calcioni vari che nel corso della vita incasserà. E' decisamente lungimirante verificare se al momento della nascita saremo dotati di un buon respingente (come la mamma del resto, che ne ha addirittura due).

Questo all'inizio. Poi sullo schermo sono comparse immagini varie, tanto ingrandite e quindi più sfuocate e il commento della dottoressa, sempre in un qualche dialetto russo che non ho riconosciuto, è stato "Ma che cos'è questo? Non sta fermo un secondo!". La risposta secca di Uomo: "Se ha preso dalla mamma sono fottuto".

Bello di mamma! Terrore di papà.

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