02 giugno 2010

La questione del budget familiare

Non è mica di secondaria importanza gestire economicamente un nuovo arrivo in famiglia. Soprattutto se questo non può contribuire da solo al proprio mantenimento.
Ancor più se chi dovrebbe provvedere per lui sta iniziando solo ora ad amministrare nel vero senso della parola le proprie finanze e quasi per caso non è andato in rosso per l'ennesima volta nel mese di giugno. E in ogni caso non ha niente da parte perchè la politica della formichina è fin'ora sembrata alquanto impopolare a confronto con la ben più fashion cicala.

Certo, immagino che le mie esigenze d'ora in poi non prevederanno più ingenti investimenti in vita mondana (sigh) e viaggi (doppio sigh). Anche perchè la prospettiva che ogni occasione sia buona per trovare la mia anima gemella decade totalmente con conseguente crollo dell'obbligo morale di accettare ogni proposta e relativo dispendio di energie e denaro.

In più dovrebbe arrivare il contributo economico di Lui. Peccato che Uomo sia già stato sposato. E non essendolo più abbia affrontato un ingente esborso di denaro in compravendite di case, divisione di mobili, nuova macchina e così via. Per non sbagliare nemmeno Lui ha niente da parte. Così i conti vengono più facili...

Lui però ha investito in un sacco di cose belle. La moto, sua inseparabile compagna di vita, la macchina, indispensabile, la casina nuova in montagna con vista lago, fantastica tana in cui nascondersi dal caos. Della macchina interessa poco, ma purtroppo non si può fare senza.
Alla moto e alla casa, invece, so quanto tiene. Non gli chiederei mai di venderle. Ma Lui, nonstante tutto, valuta la cosa, la propone, la prospetta come ultima spiaggia.
E ogni volta che solo vi accenna io scoppio in lacrime. Lacrime disperate, di quelle col singhiozzone e la faccia deformata di cui non controlli nemmeno un muscoletto secondario.

2 commenti:

luya ha detto...

Anche io ho avuto + o - lo stesso problema quando è nata mia figlia. Certo, un bambino comporta il cambiamento dello stile di vita, soprattutto se vivete lontani da nonni sitter o se sono indisponibili.Quindi, cose che adesso appaiono irrinunciabili poi saranno assolutamente marginali e ti sorprenderà il fatto che te ne importerà pochissimo. La moto, ad esempio,noi abbiamo preferito venderle, piuttosto che vederle immobili.
La casetta in montagna, che adesso è un rifugio dallo stress, perderà tutto il suo appeal in confronto ad una casa in città comoda anche in 3. Capisco che adesso queste cose ti sembrano pazzesche: troppe novità inaspettate tutte insieme, ma vedrai che man mano che ti abitui all'idea di formare una famiglia tua, le cose cambieranno. Per te e per lui. Si chiama crescere. :-)
Un grande abbraccio.
A.
P.S. perchè la data di questo post risale a giugno se è comparso adesso nel blog? Ciao.

Michela ha detto...

Ciao Aluya!
Hai ragione. So razionalmente che è tutto vero ma diciamo che razionalmente ancora non realizzo pienamente la cosa!

Il post risale a giugno perchè in questi mesi di cambiamenti ho scritto ma non ho pubblicato... Preferivo dare la notizia di persona. Ora che è ufficiale sto pubblicando tutto quello che è successo (dal vivo e nella mia testa) fino ad oggi.
Può sembrare assurdo, invece riscoprire tutte queste emozioni è... terapeutico!