04 ottobre 2005

Finale a sorpresa (ma poi mica tanto)

Macchè sfinimento o autocontrollo... Era il mio sesto senso!
Perchè ora, Cloty, è ufficiale: abbiamo un pallavolista nel book!

La cronaca. Ieri sera verso le 8 mi chiama e schivando le frecciatine sulla sera precedente (che avevano il solo scopo di sottolineare che non sono del tutto cogliona) (ok, è un'affermazione forte lo so) si propone per la serata. Restiamo che ci troviamo alle 10. Ovvio che alle 9.30 mi telefona per rimandare il tutto di un'oretta e mezza "perchè sennò non ho la casa libera", sussurrato al telefono. E mi sorgono dubbi sulla sua presunta età... Cmq, faccio il "pre-serata" dagli altri, ironizzando sul nervosismo che incalza visto che mi annoio ad aspettare, e soprattutto visto il paccone che ho già incassato (và che termini che uso! P-a-c-c-o-n-e... hihihi). Insomma, dopo averlo lasciato questi 20 minuti sotto la pioggia ad aspettare (hehehe), aver imboccato un paio di corsie preferenziali ed essermi addentrata nella ztl tra il Duomo, Corso Italia e via Torino, incurante del fatto che siamo nel Nord e per di più a Milano mi fermo su un comodissimo parcheggio per residenti. Scendo e lo seguo, cercando di memorizzare qualche punto di riferimento (varrà pur qualcosa il mio brevetto sub di Orientamento, no?!). Alzo lo sguardo e tra i palazzi, bassi e signorili, sbuca luccicante la Madonnina. Da questa prospettiva non l'avevo mai vista... Sbaglio o mi dà le spalle? Pure lei fa finta di non vedere cosa sto combinando! Due passi sotto la pioggerellina e usciamo su via Torino, mi affaccio sulla destra per controllare ed intravedo il porticato del Duomo. Non ci credo che sto per entrare in uno di questi palazzi...
E invece sì. E' stato sistemato da poco. Ascensore che non indica il piano. Quando si ferma sono su un pianerottolo con le porte in metallo color antracite, come quella che ho nel garage di Codroipo. Lui infila le chiavi e... no, decisamente non sembra il mio garage di Codroipo! L'appartamento è più una sorta di open space, ricavato da un locale di tipo industriale. Ci sono divani lungo tutte le pareti, di tutti i tipi. Su quello all'ingresso appoggio giacca e borsa. Il tappeto sottostante raccoglie le mie décolleté. Alle pareti della sala sono appesi foulard orientaleggianti; niente mobili, ad eccezione di un tavolo corredato di sedie verde pastello, vagamente ottocenteschi, e del mobiletto tv, rigorosamente al plasma. Io adocchio il divano in pelle rosso fuoco, dalla seduta irregolare. Anche lui. Accende la tv, la luce della cucina, ma di fatto ci stiamo già togliendo i vestiti. Mi sposto sopra di lui, mostrando il mio tatuaggio alle 3 finestrone senza tende della sala, e mentalmente chiedo scusa ai miei fans se sto dando loro le spalle (come la Madonnina...).
Il resto lo potete immaginare. E' la breve ed intensa storia di una scopata con un tizio che sostanzialmente non conosci. E che non conoscerai mai. Un tizio di poche parole ma di gran bel vedere che alla fine di tutto si alza, va in cucina e torna con un bel barattolo di vetro trasparente. E quello che mi fa annusare non è origano!
La mezz'ora successiva è un misto di formicolìi strani, membra leggere e pensieri piacevolmente accavallati sotto il piumone bianco. Mentre mi rivesto cerco tracce di chi abita in questo posto così figo, dice un avvocato del sud come lui che vive qui da 13 anni (Rà... curriculum, subito!). Le foto sono poche, ma di bei trent'enni in barca a vela (Rà... te la scrivo io la lettera di motivazione!). E lui si guarda attorno e sembra stupito come me... Ma non è che questo è solo il tizio che guarda la casa quando il padrone è ferie?! Uscendo m'immagino i Carabinieri che mi aspettano giù e mi arrestano per violazione di domicilio... E in ascensore penso a lui che intanto sistema il piumone e cancella le tracce del nostro passaggio.
Percorro il corridoio e faccio mente locale sulla strada per tornare alla macchina. Come esco sulla piazzetta Beatrice-qualcosa un sorrisone mi si stampa in faccia. Mi guardo attorno e un misto di soddisfazione e sorpresa ed incredulità prende possesso di me. Inizio a sentire anche in sottofondo la musichetta di Sex & the City, mentre assumo un passo deciso che mi ricorda la scena finale di Staying Alive... FIGATA!
Figata un corno... Al terzo passaggio per la stessa, anonima stradina deserta chiamo Francy:"Non trovo la macchinaaaa!". E tra lo stordimento della canna e la spossatezza della trombata inizio a ridere come una pazza, con gli altri al telefono che, cartina sottomano, mi guidano per le stradine del centro...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

bella serata!! ....se passando da qui per andare a codroipo ( e ti assicuro che volendo ci si passa), ti va una replica con meno divani ma sempre sostanziosa....sai come trovarmi!!

Andrea uomoggetto.splinder.com

Anonimo ha detto...

tesorina, vedrai che mettendo simili post risveglierai i lmondo blog verso il tuo...improvvisamente una carrettata di uomini assatanati ti posterà e tu non avrai che l'imbarazzo della scelta....e allora AVANTI TUTTI ma occhio ai pervertiti!! cmq...cara SAMMI sei proprio la MIA PREFERITA! Bisoux

Michela ha detto...

Hihihi... Ghigno satanico!

Michela ha detto...

Uomo, come vedi ho ricambiato il favore. Si viodìn!