11 ottobre 2005

Un week-end (parte seconda)

LA DEA DELL'ABBONDANZA
sotto sotto è un uomo.


Sabato sera viene a trovarmi il mio amico. Che poi in realtà è venuto a trovare Francy... e si fa chiamare AnnaDiva. L'anagrafe ormai è talmente "old fashioned"!
Io sono ufficialmente invitata tra loro e si aggiunge pure Felix. L'aperitivo, tanto per cambiare, viene rimpiazzato da una pizzetta nel locale di Gielle (ormai siamo quasi amici...Hihihi!) dove il passatempo principale diventa mostrare le mie foto di Nottingham, in cui sembro (ma in realtà sono) una sorta di mongolfiera in tutù fuxia. Vabbè, l'importante è che oggi non sia così facile riconoscermi... Così sto al gioco, coadiuvata nell'ordine da: birretta piccola, vinello rosso, triplo giro di limoncello.
Moooolto accaldata (e calorosa) seguo i miei devoti moschettieri fino all'Elephant, noto locale della Milano-gay. E inizia il mio calvario... Riuscite ad immaginare un'orda di uomini belli, tutti curati, pettinati, vestiti precisi precisi... senza neanche una donna in giro?!?! Il Paradiso! Il Paradiso in versione "meleto" (si dice così?), ovvero estesa coltivazione di alberi da frutto in cui i frutti sono TUTTI proibiti. E invece del solfato l'aria è intrisa di testosterone che su di te, in quanto donna DONNA, esercita in pieno il suo inutile effetto! Insomma, io ero pure tutta scollacciata e l'unico che mi ha filata, mentre sorseggiavo tremolante, in evidente stato di schock, il mio long island, è un tipo che indicandmi col dito ha esclamato:"Ma tu sei ETERO!".
Mi sono sentita come a Barcellona, che nei locali gay non potevo entrare, discriminata in quanto eterosessuale... Con la differenza che qui sono entrata, assumendomi tutti i rischi, e ho conosciuto una sfilza di ragazzi belli e simpatici che, commossi dal mio coraggio (o incoscienza, la questione è sempre la stessa!), mi hanno preso in simpatia e si sono presi cura di me :-) E chissene frega se erano tutti off-limits!
Il problema è stato quando ci siamo spostati all'HD, altro localino sullo stesso genere, in cui solo uno era etero: un biotecnologo romagnolo, ovviamente ventiquattrenne (dai 25 in su ormai sono in via di estinzione...) che ho conosciuto intimandogli di togliersi lo scandaloso maglioncino rosso annodato in vita. A parte lui, palesemente sfondato d'alcol eppure lo stesso capace di rompere i coglioni con la storia della sua ex, i suoi esperimenti di laboratorio, e la sua laurea orgogliosamente conseguita in 6 anni (anche io, e allora?!?!), c'erano anche due suoi amici, con cui ci siamo trattenuti fino all'alba.
La serata è stata davvero carina, con una piccola nota relativa ai miei consumi di carburante... Il mattino dopo, infatti, la Belgiomobile segnava 8,5lt/100km, quando solitamente ne indica 7... Che io abbia fatto il tragitto fino a casa tutto in terza?!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

eeeeeehhhhhhhhh Belgiomobile.... tum tum, tum tum, tum tum

Michela ha detto...

tum tum, tum tum, tum tum... Ciccozze in riva al mare, arancione fluorescente sotto le chiappine, colori da alba, aria che pizzica, francese ancora di salvezza. E ovviamente tanto tanto ridere. E' la mia visione della Belgiomobile!

Michela ha detto...

Che concetto démodé la verginità... ;)

Michela ha detto...

Ah no?!?!?! Quindi per me non ci sono speranze?! Ahahah! :-)

Michela ha detto...

Come si dice in questi casi? Montato a neve, mi sembra...

Anonimo ha detto...

All'Elephant avevi vestiti firmati?
Perché in genere ti si avvicinano soprattutto per avere conferma sulle etichette che indossi, dopo che il loro occhio vigile ti ha già classificato "da che stagione arrivi" e soprattutto da che linea. Prima linea, seconda linea, linea giovane o sportiva?

Ciao ;)