20 gennaio 2006

Flash back

STILL XMAS TIME

Ho dormito una manciata di ore negli ultimi giorni. Anche ieri abbiamo tirato le 6. Poi taxi, corsa a casa, doccia veloce. Infilo il tailleur elegante, quello gessato nero che fa molto D&G. Però mi tocca legare i capelli, perchè non ho fatto a tempo a lavarli...
Mentre compio queste operazioni penso alle modifiche che devo apportare alla presentazione, ripercorro mentalmente i ragionamenti messi a punto in 24 ore assieme ai miei 7 compagni dal cervello fuso, esattamente come me. Non penso all'Inghilterra, dove sbarcherò stasera... Non me lo posso ancora permettere: devo essere lucida, concentrata, efficace, brillante il più possibile.
Arrivo in Hdemia e l'atmosfera è quella delle grandi occasioni: Sole e Luna unite a fare un'unica grande sala, tutte le luci accese, Omar incazzoso come non mai alle prese con il proiettore. E il pienone... Noi, spavaldi, siamo i primi ad andare allo sbaraglio. Chiediamo scusa con il sorriso di chi in poche ore si lascerà tutto alle spalle per ricominciare... Da zero a mille in 2 mesi e mezzo.
Gli inconvenienti dell'ultimo minuto non mancano: abbiamo cambiato le animazioni della presentazione ma Francy ancora non lo sa ed è il primo a parlare, non abbiamo tempo di verificare che il link del filmato parta, non possiamo spegnere la luce mentre Eli "recita" l'intro. E poi il fidanzato di MiGry ha deciso di rompere il ca§§o proprio stamattina e lei è lì al telefono che urla... Dovrebbe concentrarsi sulla presentazione, le tocca la strategia!
Ok. Il primo gruppo ha finito. Grafica pessima, analisi di mercato non richiesta dal cliente e analisi dell'azienda inutile. I nostri rivali diretti sono stati mediocri... Quanto basta per gasarci al punto giusto, ed entrare in scena con il giusto grado di incoscienza.
Francy parla. Io sono seduta al mio posto e non riesco ad ascoltarlo. Devo concentrarmi sulla mia parte, devo far filare il discorso come olio e legare saldamente ogni punto del ragionamento. Devo coinvolgere la platea e caricare al meglio i punti chiave per passare il finale alla MiGry e assicurarle il trionfo. E poi devo renderti orgoglioso di questa strana cosa che sta nascendo e che si consuma proprio qui, in questo momento, mentre tutti pensano ad altro...
Ecco, tocca a me. Non penso a niente, solo a mantenere una posizione sicura in mezzo alla sala, dare un occhio ogni tanto allo schermo, rivolgermi a tutti gli interlocutori, parlare bene, e non svenire per la stanchezza e lo stress! 20 minuti passano velocissimi, quando hai qualcosa da fare... L'applauso segna la fine di tutto. Arrivano i giudizi (non proprio trionfali come ci aspettavamo) e... dopo?
I miei compagni sono già in fuga per preparare le valigie mentre io... io non riesco a staccarmi. Cerco di posticipare fino all'ultimo il distacco con te, che poco più di un mese fa mi hai tirato una cima. Io l'ho afferrata e ora la tengo stretta nel pugno. Sono convinta di averne solo un'estremità in mano eppure già la sento stringere attorno alla vita, e tirare verso te, piano piano, lentamente, inesorabilmente. E mentre mi avvicino tu mi riversi addosso i tuoi pensieri, e quello che m'incanta è che mandi avanti le tue emozioni a tastare il terreno. Sono come una spugna in un deserto arso dal fuoco... assetata.
Così, mentre l'ora della partenza si avvicina, ti cerco nella sala, ti sorrido, azzardo addirittura un saluto. Tu sei incasinato, preso dal lavoro che ancora non avete finito. In realtà sei imbarazzato e la consapevolezza che quella è l'ultima occasione di vedermi per i prossimi 3 mesi ti indispone. Vorresti che io scivolassi via, nel nulla, senza parole... Invece ci sono.
Mi chiedi: "Dove vai?"
Rispondo: "Eh, ti seguo... finchè posso..."

Succedeva un anno fa.

"Sai quanto ti ho voluto bene in quel momento?!" mi hai scritto poi.


******************

Caro Pao,
provo a risponderti, considerando che è la prima volta che pure io penso al perchè ieri ti ho mandato quel messaggio.
Non sempre quello che faccio è frutto di un'analisi approfondita, a volte dò solo libero spago alle emozioni che provo. Così l'altro ieri stavo andando a letto e ho realizzato che i nuovi del mio master stavano vivendo esattamente quello che abbiamo vissuto noi un anno fa... Potevo immaginarmeli a far nottata cercando di imbastire la presentazione, provando ragionamenti nati in neanche 24 ore. So perfettamente come si sentono e cosa possono pensare e lo stato di "anestesia" con il quale si sono imbarcati sull'aereo per Londra, poche ore fa.
Insomma, per me tutto questo è stato importante. L'intero anno del master è stato importante... Ho fatto tante cose, anche un po' "estreme" se vuoi, vivendo a mille, cercando di assaporare ogni minima emozione... Ora voglio ricordare tutto. Vorrei che fosse possibile, almeno.
Di quest'anno la parte più importante sono state le persone. Ed è una costante della mia vita. Così ieri sera ho mandato un po' di sms in giro, per condividere le emozioni che ho provato con chi c'era, e a sua volta ha provato le stesse cose. Quel giorno di un anno fa c'eri anche tu. Nonostante probabilmente tu non lo volessi... Non lo so perchè mi sono così "incaponita" su di te, ma sono successe delle cose l'anno scorso che oggi ricordo come puntate di un telefilm, che hanno segnato il nostro "incontrarci". O sbatterci addosso. L'episodio della presentazione che una settimana dopo mi hai scritto via sms è uno di quei momenti.
Quindi? - immagino tu stia pensando.
Il punto non è tanto cosa mi aspettassi sarebbe successo dopo averti inviato un messaggio di quel tipo, ma piuttosto... perchè no?

Sono fatta così, le emozioni del passato continuano a mescolarsi al mio presente. Penso mi diano forza. E consegnino a ciò che ho fatto ed alle persone che ho incontrato il giusto posto nella mia vita. Le situazioni si accavallano, si evolvono, si confondono finchè le si alimenta. Poi piano piano si cristallizzano. Inizi a sentire una persona sempre di meno, poi non la vedi più, poi non ricevi nemmeno sue notizie, e il suo film diventa foto. Ieri ti ho mandato l'sms e non ho pensato a cosa sarebbe potuto succedere dopo. Anche niente... In quel momento provavo un'emozione e ho voluto condividerla.

Perchè tu ed io non siamo più film, ma non siamo nemmeno ancora foto...

Succedeva ieri.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

già...

Anonimo ha detto...

Bello....quando sei così intimista,non mi stacco dallo schermo...MA POI MI RICORDO COME SI FA A FARTI GONFIARE DI ORGOGLIO!!!IHIHIHIH!!!.......e ti trovo fantastica!!ehi colleghi uomini con anagrafe adatta,se avete gli attributi battete un colpo:la lasciate così?in balia di un vicino di casa???ihihihi baci e buona domenica!!ANCHE A CLO...