30 novembre 2005

Ciclone si abbatte su fotografo: nessun ferito

Ho eliminato il file danneggiato e aperto una cartella nuova nuova.
Il tutto è successo ieri sera quando, tutt'altro che scoraggiata dall'incredibile serie di sfighe che hanno segnato la mia giornata, mi sono recata al solito aperitivo, in compagnia di Alz e Sera, Ba e un collega di Alz niente male. L'atmosfera era davvero piacevole, soprattutto considerando che è da tempo che cerco l'occasione per conoscere meglio Sera e farmi conoscere meglio da lei.
La cosa è delicata perchè, inevitabilmente, guadagnarmi la sua stima ha un triplice valore: è la ragazza di Alz e quindi ci tengo, è una persona che mi piace tantissimo e quindi penso che ne valga la pena, è una grande amica di Matteo e per mezzo di lei cerco una sorta di "riscatto". Quest'ultima questione è la più difficile da gestire, perchè mi sto sforzando tantissimo per non contaminare un potenziale rapporto di amicizia con gli strascichi di un rapporto che non è mai diventato rapporto, pur riuscendo ad essere, per me, problematico. Eppure non posso negare (e soprattutto non senza provare un filo di imbarazzo) che nel mio essere "splendida" di ieri sera molto era rivolto ad essere splendida agli occhi di Sera. E di riflesso a quelli di Matteo. A nulla serve essere perfettamente consapevole che questo è inutile, che tra loro non parlano di me. Il meccanismo scatta lo stesso, come un implacabile automatismo.
Forse è anche per esorcizzare la sistematicità di questo meccanismo che ieri ero così decisa e sicura nel portare a termine il mio piano. Suicida... E il commento di Sera dopo qualche breve ma significativo scambio di opinioni sul nostro comune modo di vivere la vita, e il rapporto con l'altro sesso, mi ha dato la carica di cui avevo bisogno. "Tu sei pericolosa -ha detto. Lo vedi quanti zombie ci sono in giro? Una persona così viva è un pericolo per chiunque la incontri". Ed è stato uno splendido complimento.
Verso le 22.30 invio il mio sms (Tra mezz'ora passo dalle tue parti. E avrei voglia di vederti.). Neanche 2 minuti e arriva la risposta (Quando sei qui sali.). Non dico niente agli altri, solo Ba sa cosa sto per fare e mi fa promettere che sarà la prima che chiamerò l'indomani per gli aggiornamenti del caso. Accompagno tutti a casa (dall'altra parte della città) e poi guido, ansiosa, verso la mia destinazione, così sofferta, così critica.
L'apriporta non funziona e deve scendere ad aprirmi. Mi piace proprio... Saliamo e mi muovo insolitamente sicura in quella stanza, dove altre volte mi sono sentita così fuori luogo. Un abbraccio stretto, persino affettuoso, un bacio scherzoso e tenero. E' lui, è così. Ora più che mai lo riconosco. Ora che ho deciso di dirgli che non ho proprio capito come prenderlo, che con lui non so come comportarmi, che è una delle poche persone capace di farmi arenare, io che mi muovo tra le persone come una rompighiaccio, talmente forte della mia capacità di entrare in sintonia con gli altri da rimanere totalmente incapace di qualsiasi reazione di fronte lui. Ora lo so che è sincero quando mi chiede perchè non mi faccio mai sentire, quando mi dice che se non resiste è solo perchè gli piaccio troppo, quando esclama spontaneo che l'Acquario è troppo affascinante e... mi offre di restare a dormire da lui... E' così, niente di più. Ma anche niente di meno.
2 sono le condizioni che gli ho posto: non parlare di zodiaco e... scoparmi come si deve, stavolta. Non ne ha rispettata nessuna. Pazienza, l'indulgenza è la prima dote da spendere con lui e ora che lo so mi sembra che mi riesca persino questo. Il suo incedere nella vita è sicuro e pacato, e mettere in pausa il ciclone su cui io cerco costantemente di mantenere l'equilibrio può anche rivelarsi un utile diversivo.
Il ciclone sono riuscita a tenerlo a bada fino a stamattina. Poi, affacciandomi sul balconcino di Via P. che mi piace tanto, ho scoperto che avevo parcheggiato sul marciapiede... dove oggi c'era il mercato! Cellulare scarico per chiamare un taxi e pochi contanti per pagarlo. Così Matteo mi ha dato un po' di spiccioli e mi ha fatto telefonare. L'ho salutato sorridendo sulla porta, immersa nel suo abbraccio morbido e caldo, con la mente già intenta ad organizzare il piano d'emergenza per uscire nel miglior modo possibile dall'ennesima grottesca combinazione di circostanze. "Devo restituirti i soldi... Ho una scusa per rifarmi viva prima del solito...".
Sono scesa stranamente carina nonostante il sonno non proprio tranquillo, i vestiti del giorno prima e il trucco... pure. Non ce l'ho fatta ad aspettare il taxi al mio posto... sono andata a vedere che ne era stato della Belgiomobile. L'ho trovata sperduta tra una bancarella e l'altra, messa di traverso sulla strada con le ruote posteriori ancora sul marciapiede. Ero mortificata... Eppure i banconisti hanno sorriso alle mie scuse e si sono subito dati da fare per aiutarmi ad uscire dall'ingorgo di ombrelloni, spostando i loro furgoni e intasando il passaggio della gente. Il mio stato un tantino "sconvolto" deve pure avermi aiutata a guadagnare la loro simpatia, perchè alle domande sulla targa straniera è subito seguita l'allusione "hai il ragazzo che vive da queste parti e non sapevi del mercato, eh?". Questo ha ovviamente creato un'immediata sintonia fra di noi... e la multa sul parabrezza mi è sembrata poca cosa. Soprattutto perchè questa brava gente mi stava evitando la rimozione col carro attrezzi!
Così, non senza fatica, sono riuscita a svicolare dal luogo del misfatto, con l'intenzione di affiancare il taxi in attesa sotto casa di Matteo, spiegare la situazione e pagare comunque la corsa. Ma al semaforo rosso mi sono trovata faccia a faccia con un minaccioso carro attrezzi e... l'instinto di fuga è stato più forte! Avvisando Matteo dell'evoluzione della situazione ho saputo che si era beccato pure l'incazzatura del tassista, e l'inserimento immediato nella lista nera... quella a cui non rispondono nemmeno. Insomma, nonostante tutti i miei sforzi il suo emisfero non è uscito indenne dal passaggio del ciclone! Alla fine, dunque, qualcosa in cambio gliela dovevo (anche se in realtà...); per esempio una telefonata al Customer Care di Blutaxi per spiegare la situazione. Non potevo non riversare su qualcuno, a mia volta, l'incredibile gentilezza di cui ero stata oggetto al mercato... Ero disposta ad andare di persona a pagare la corsa andata a vuoto, ma di fronte alla mia insolita telefonata il responsabile non è riuscito a nascondere la sua sorpresa e poco dopo mi ha confermato che il tassista "mi aveva perdonata", e che non ci sarebbero state conseguenze per la persona da cui era partita la chiamata "che utilizza così di frequente il vostro servizio per motivi di lavoro", come mi sono premurata di ripetere un po' troppe volte per non destare sospetti...

Sono un po' di ore che mi sento serena, leggera, felice. Elargisco sorrisi in ogni direzione. Per poco, solo per questa giornata così particolare legata a lui, di cui conserverò, finalmente, un ricordo allegro e pieno di spicciola tenerezza.

4 commenti:

Michela ha detto...

Si spiega che in certe situazioni spesso ha le mani occupate a reggere una macchina fotografica o una telecamera... Quindi se mi vedi in tv NON TI SBAGLI, SONO PROPRIO IO! ;o)

Michela ha detto...

A proposito, cara Leetah, ovviamente quando dico che diventerò famosa... mi riferisco a questo genere di cose! :-p

Anonimo ha detto...

CARINO!!!FINALMENTE UNA GIORNATA IN SINTONIA COL MONDO E...CON I "BANCARELLARI",COME LI CHIAMIAMO QUI..è TUTTO DIRE!!E FORSE SE INVECE DI AVERE IL FACCINO CHE HAI FOSSI STATA UN CESSO,TI AVREBBERO PESTATO!!UN PO' DI AUTOSTIMA NON GUASTA...CMQ,SFASCIA LA SUA MACCHINA FOTOGRAFICA!!!...è MEGLIO...ALMENO...PARLERà MENO DI ZODIACO:AVRA'LE LABBRA IMPEGNATE,SPERO....
HA CULO E NON LO SA:GLIEL'HAI DETTO?NO?BEH DIGLIELO.CIAO

Michela ha detto...

Ahahah! Grazie Scaf! Mi fai sempre ridere coi tuoi commenti SPICCI! Magari ti dò il numero e glielo dici tu che ha culo, eh? :)