04 novembre 2005

Ciuff ciuuuuf!

Sapevate che alle gare di cocktails le composizioni vengono valutate da 3 giurie differenti? La classifica, infatti, viene stabilita in base a 3 parametri: la composizione del mix, il suo gusto e la tecnica del barman. Però è la giuria gustativa che alla fine fa vincere un concorrente.
MA QUANTE NE SO?!?! È che sono già 5 minuti che il mio treno è partito e… quanto mi mancavano questi schienali da plotone, questi sedili sfondati e quest’odoraccio di polvere stantìa! Ma soprattutto quanto mi è mancata l’utenza Trenitalia! È menzionata pure nel mio papiro di laurea! Come ai vecchi tempi, dunque, quando da universitaria sbarbatella (non che ora io abbia la barba…) spendevo gran parte dei miei week-end su un vagone disperso nel Nord Est (molto spesso disperso), mi accingo a trarre le fila della sbirciatina fresca fresca che quest’ultima parentesi di viaggio (o era “un parentesis de vida”?) mi ha offerto. Seduta di fronte a me ho una barwoman di Custoza (Mn) che oggi si è aggiudicata il settimo posto; con lei un signore sceso a Brescia che svolge quest’attività solo per diletto. Che figata!
Il tutto è iniziato poco dopo il mio approdo nel posto che occupo in questo momento, dopo una corsa a piedi per non perdere il treno (su cui sono salita senza biglietto…) e dopo essere tornata a casa dalla fermata della metro per recuperare il cellulare che avevo dimenticato. Insomma, questi erano carichi di borse di stoffa piene di roba che ad un certo punto si sono rovesciate perdendo metà del loro contenuto… cioè shaker, pinzette, affarino rotondeggiante e bucherellato per miscelare (rimasto ahimè senza nome…) e millllle boccettine di alcolici! UN MIRAGGIO! La proprietaria mi ha guardata chiedendomi scusa e GIURO che ha parlato lei per prima! O forse… vuoi vedere che sono stata io per cercare di indovinare che cos’era il dolce nettare alcolico che mi ha appiccicato le dita?! Vabbè, tanto sono dettagli irrilevanti (caaara Leetha ;-)… Quello che invece importa di più è che ora ho il nome di qualche nuovo locale da andare a sperimentare a Milano, con la certezza di bere ottimi cocktails!

E nel frattempo Barry White mi accompagna da Simone… E io rido, dentro di me. Un po’ sul serio, un po’ per non avere paura di quello che ho imparato a scovare nel guizzo dei suoi occhi, nella profondità della sua voce, nelle sue unghie rosicchiate. Perché so che anche stavolta non potrò fare a meno di cercare. E troverò.
Ma ora non è il momento di pensarci. Perché è il momento di sbaraccare pc, zaino e borsa e raggiungere la testa del treno. Chè se riesco a non incrociare il controllore magari…

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