E' proprio lui... il coro della Zanicchi! E ieri me lo sono sentito risuonare in testa tutto il giorno. Perchè finalmente ho segnato sul libretto delle immersioni la n. 100... Spettacolo! Cento immersioni non sono tante rispetto agli anni in cui sono ufficialmente diventata una "subnormale", eppure per me è un grande traguardo. Nell'ultimo anno ho dovuto mollare l'attività didattica, che mi manca un casino; non sono potuta andare in viaggio col club ed ho arrancato per tutto l'autunno, e poi l'inverno, e poi l'estate, e poi di nuovo l'autunno senza la mia dose regolare di azoto.
Che brutta cosa l'astinenza! E che meravigliosa sensazione, invece, respirare sott'acqua, galleggiare senza peso e senza alcun rischio di inciampare o cadere, percepire i suoni del silenzio, sentire ogni parte del corpo che lavora, e si muove, e vive...
Andare sott'acqua può significare cose molto diverse. C'è chi si immerge per sfidare se stesso, c'è chi combatte una sorta di lotta perenne con la natura, c'è chi è spinto dall'amore per l'esplorazione, o per il proprio compagno... Io lo faccio per l'incredibile, impagabile brivido che provo ogni volta che faccio il segnale di "ok" e vedo la superficie dell'acqua salire sul vetro della maschera. Quello è il momento in cui il mio cervello comanda all'apparato respiratorio di funzionare. Nonostante il mio corpo sia immerso in un liquido e il ritmo cardiaco si rilassi appena appena, nonostante la pressione alteri l'assimilazione dei gas da parte dell'organismo e i miei polmoni riducano progressivamente il loro volume, devo tirare il primo respiro. E' un piccolo, impercettibile, immancabile sforzo che mi ricorda, ogni volta, che lì io sono solo un ospite. Che quella non è la dimensione in cui la perfetta macchina umana è stata collaudata e qualche ingranaggio potrebbe anche non funzionare, che incontrerò organismi più forti di me, più abili a sopravvivere lì sotto, eppure estremamente indifesi di fronte ad un terrestre come me. Perchè la vita, sulla terra, è più aspra, come gli esserI che vi abitano. L'acqua, invece, addolcisce tutto. Ammorbidisce le superfici più dure rivestendole di un soffice, gelatinoso strato di verde brillante, piega bastoni con la sua sola perseveranza, corrode tenacemente metalli, ricopre subdolamente ogni oggetto prezioSo, trasforma estrosamente i miseri resti di qualsiasi potente mezzo destinato a solcare spavaldo le sue onde in scheletrici intrichi rigogliosi di vita. Quella vita che è il risultato di forme, colori, movimenti inimmaginabili sulla terra e sconosciuti ai più. Su tutto posa il suo ritmo regolare, morbido, lento come un dolce respiro sereno...
E a me regala l'impareggiabile illusione di credermi parte di tutto questo.
22 novembre 2005
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7 commenti:
Yeah!
Mi hai fatto venire voglia di una bella discesa.
Tra i tanti modi in cui ho sentito parlare di immersioni questa è la più poetica senza ombra di dubbio. O forse avevi solo una miscela troppo arricchita con Ossigeno? ;-P
J.
L'avevo dichiarato all'inizio di essere in astinenza da azoto... E in ebrezza da venerdì sera! Ma sei SUBNORMALE pure tu?! Perchè qualche sospetto ce l'avevo... Hihihi...
ho sollecitato papino ad alzare il culino e andare in agenzia a prenotare il volino...appena news ti avviso!da stamattina ho lavorato talmente tanto che manco pausa pranza. Ora mi trastullo per un ora e mezza (spero)...meno male.. baci
Ahhhh...che battutona!!!!
Si sono sub pure io, ma sono ben lungi dalle 100 discese.
Piuttosto, sei all'ape ce soir?
J.
Claro que si J. Si alguien està buscando para mi, me encontrarà en el B4 desde las 7! Chatoù (hablando con Gustavo).
.......sono sempre più convinto che tutto cio' diventerà un libro, prima......e dopo, chissà, un film. Ciao.
Se c'è riuscita Melissa P ci sono buone speranze anche per me! A meno che... non mi discrimino per l'età avanzata!
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